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Buick Skylark Sports Coupe

buickpolar20230701.jpg
Anno 1962 (polar).

Data: 01/07/2023
Commenti: 12
Visualizzazioni: 787
Commenti
#1 | time101cv il 01/07/2023 09:56:22
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2023/07/img_20230311_194026.jpg

www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2023/07/img_20230311_193942.jpg
(foto "Biturbo83" )
#2 | Astrale il 01/07/2023 09:59:30
Modello mai visto prima d'ora, però mi piace oltretutto nato italiano, inutile parlare delle ruote.....
#3 | puma76 il 01/07/2023 10:24:50
La trovo molto affascinante, colore fantastico, che non credo sia originale, come del resto cerchi e vetri oscurati..
Comunque, il fatto che sia customizzata, in abbinamento con la vecchia quadrotta italiana, mi intriga molto!
#4 | bob91180 il 01/07/2023 13:30:41
Serie appartenente al my'61 , motore V8 di 3,5 litri con 155cv ; incredibile la quadrotta sabauda che mi fa venir in mente il mitico Fred Buscaglione appassionato di auto u.s.a.
#5 | Frabo187 il 01/07/2023 15:45:27
Come purtroppo troppo spesso capita, le auto americane sul suolo italico sono vittima di cafonaggine e tamarrate varie. Andrebbe riportata alla totale originalità, anche alla luce della bella quadrotta originale.
Se non ricordo male, una volta era grigia.. paiasso
#6 | gabford il 01/07/2023 17:13:17
Serie appartenente al my'61

La serie è quella, l'esemplare in realtà dovrebbe proprio essere un my '62, che comunque mi pare sia sostanzialmente identico.
L'esemplare è estremamente affascinante; inutile dire che non approvo la personalizzazione che è stata effettuata.
La tinta pare simile al Burgundy metallic regolarmente previsto: da capire se la scelta sia stata o meno consapevole dal punto di vista filologico...
#7 | vivi61 il 01/07/2023 19:11:17
Col materiale usato per costruire questa in Italia ci uscivano 40 fiat 600 e 50 fiat 500ROTFLROTFL
#8 | Luka96 il 01/07/2023 19:30:46
inutile dire che non approvo la personalizzazione che è stata effettuata

Sono totalmente d'accordo.
#9 | 5speed il 01/07/2023 19:31:06
Cerchi inguardabili
#10 | Markino il 01/07/2023 23:25:20
Le americane a targa quadrata emanano sempre un particolare fascino, che scaturisce dal contrasto, nell'immaginario collettivo e nella realtà stessa, tra due mondi così distanti come quello nostrano, dal contesto economico-sociale che iniziava ad affacciarsi sul pieno benessere solo con il boom, e con una viabilità spesso angusta sia nei centri urbani che nelle zone collinari e di montagna, e quello statunitense, con la sua potenza industriale, il suo immenso e ricco mercato interno, e i suoi spazi sterminati dove potevano scorrazzare innumerevoli automobili imponenti e lussuose.
L'industria statunitense, peraltro, dovette fare i conti più volte con la sua crescente spinta al gigantismo, che non tutti, per reddito o per contrasto con le proprie esigenze, erano disposti ad assecondare, ed uno dei capitolii più consistenti e fertili di tale dinamica furono i primi anni '60, quando, nell'alveo delle Big Three, presero vita le "compact".
Più pratiche, economiche e meno mastodontiche quanto a dimensioni e "pollici cubici" rispetto alle sorelle maggiori, talvolta caratterizzate da innovative soluzioni tecniche (motore posteriore per la Chevrolet "Corvair", modello notoriamente controverso, schema transaxle per la Pontiac "Tempest" ), queste nuove vetture incontrarono rapidamente il favore di una larga fascia di pubblico, potendo contare, nonostante le dimensioni più contenute, sulla persistenza di elementi decisamente yankee, a cominciare dallo stile, seppur calibrato sul gusto del momento.
La Buick "Skylark" ("allodola", in italiano) dei primi anni rappresenta uno degli esempi più riusciti e gradevoli di tale nuovo filone, potendo oltretutto godere della qualità costruttiva, della raffinatezza delle soluzioni e dei dettagli - inclusi la soluzione Hardtop di questo modello, e gli immancabili ventiport - e della brillantezza di prestazioni che contraddistinguevano il marchio, senza dubbio nella parte apicale di un'ipotetica classifica dell'industria a stelle e strisce quanto a reputazione, apprezzamento e immagine.
In Europa, la percezione delle compact era inevitabilmente diversa rispetto alla Patria, perché tutt'altra era la scala gerarchica, diciamo così, nella quale si inserivano, il che le poneva automaticamente nella fascia alta del mercato (per le cilindrate, più che per le dimensioni), ma la differenza rispetto alle ben più impegnative full size era comunque netta, come dimostrarono le vendite relativamente discrete che, pure in Italia, riuscirono complessivamente ad ottenere.
Inevitabile stigmatizzare le orrende "calzature" inutilmente inflitte a questo comunque splendido esemplare superstite, che meriterebbe le opportune correzioni - inclusa la riverniciatura nella tinta originaria - per recuperare pienamente la sua notevole suggestione retrò.
#11 | Giant il 03/07/2023 21:27:04
Auspicabile (ma probabilmente impossibile) un ritorno alla configurazione originale. Così conciata ha un aspetto vagamente sinistro...
#12 | bob91180 il 04/07/2023 23:50:06
In vendita sul web a circa 23.000 euro
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