Stupenda! Colore forse un po' troppo spento, meglio blu e arancione, ma esemplare che si salva per rarità e targa di pregio.
Parlando del modello in generale, secondo me si è presa troppe critiche e insulti.
Mio babbo nel 77 comprò una prinz usata del 71, e ricordo che nel libretto di uso e manutenzione marchiato Audi-NSU c'era una foto della gamma vetture nel 1971 dove la RO80 era in posizione apicale e per me che avevo appena iniziato a leggere sembrava una astronave tanto era diversa dalle linee squadrate delle altre.
Forse più che corretto direi sporadico, visto che il motore rotativo della Ro80, indipendentemente dall'utilizzo, cominciava a dare segni di cedimento superati gli 80.000 km. Oppure, è stato semplicemente sostituito... Non mi stupirei. A ciò si dovrebbe aggiungere anche il consumo a dir poco esorbitante tipico di questa vettura ( ho letto che per fare 100 km consumava la bellezza di 20 litri di benzina...)
Un pezzo di design strepitoso (Claus Luthe sapeva il fatto suo), anche nei particolari, tipo gli stupendi cerchi in lega.
Ricordo che nello stesso anno della presentazione di questa vattura la Fiat presentava la 125, che al cospetto sembrava preistorica.
Se la Nsu avesse avuto il motore della 125 sarebbe stata un capolavoro!
Il motore della prima serie aveva già grossi problemi a 30 mila km. Con i segmenti in lega Ika, migliorò notevolmente, ma i 100 mila km. rimanevano una chimera.
Il Wankel pativa i viaggi brevi, i continui cambi di regime, oltre ai già citati consumi spaventosi di olio e benzina.
Il Wankel Mazda sembra che fosse molto migliore dell'acerbo Nsu, ma i difetti elencati, permanevano.
Sono convinto che se l'avessero dotata di un 6 cilindri (magari boxer dato l'affusolato cofano) sarebbe stata meno iconica, ma probabilmente la Nsu esisterebbe ancora....
Ne apprezzo la rarità e il fatto che sia un conservato, ma non mi ha mai entusiasmato esteticamente, a parte le noie meccaniche di cui tutti parlano (per altro questo motore è stato utilizzato sulla M35 ed è stato anche in quel caso un fiasco).
Stupenda rarità, tanto bella quanto cagionevole... Ogni volta che ne vedo una mi viene in mente il film di Alberto Sordi con Monica Vitti "Amore mio aiutami" e quello con Tomas Milian "Squadra antimafia" dove ne distruggono una a martellate...
Le proporzioni del corpo vettura sono veramente peculiari, credo che siano veramente poche le berline con la porta posteriore tagliata verticalmente, senza l'incavo del passaruota.
(Sì, lo so che tra le "veramente poche" c'è anche la ben più diffusa DS, ma per la RO80 si nota di più perché la ruota posteriore è in piena vista, non carenata come sulla Citroen)
Il rivoluzionario disegno di Luthe, non secondo alle innovazioni meccaniche, ha definito l'impronta stilistica delle Audi dei decenni successivi , in particolare della 80 B3.
Mi è sempre piaciuta tantissimo, devo ammettere che la coda "all'italiana" con il paraurti tagliato e la targa quadra bassissima però non l'ho mai digerita.
Notiamo che è una delle poche auto storiche che confrontata alle moderne utilitarie non sembra poi così piccola, d'altronde era quasi 4 metri e 80 (4.78), più grande (di pochi cm) di una moderna Classe C!
(foto "1600 GT" )