Ce lo avrei visto bene incassato fra cofano e paraurti, a patto di rimuovere allogio targa e relativa "cornice"! Esemplare in tinta insolita, un'auto, ai tempi, non per tutti sicuramente. Il doppio logo nello specchio di coda non è una modifica malvagia, ma queste auto andrebbero tenute originali data la loro rarità.
La fantasia va subito al 1965, quando il proprietario ritira la sua fiammante auto, i passanti l'avranno guardata come una cosa dell' altro mondo... ed il proprietario che orgoglioso pensa .... e adesso muuuuti....
Ma questo è un mio film
Due stemmi per sottolineare il marchio prestigioso e darsi un tono per essere a bordo della bagnarola che in realtà è.
Considerando che è un'auto con più di 60 anni, il livello era lussuoso e le prestazioni elevate in rapporto alla cilindrata. Ogni confronto con le altre utilitarie era impietoso per queste ultime. Ogni giudizio negativo che possa essere formulato, sempre rispettabile, è dovuto alla vecchiaia.
Ma è possibile che per qualche periodo il doppio logo posteriore fu messo di serie dalla casa? Credo di aver già visto (in foto) un esemplare con questa particolarità.
Eccellente avvistamento di una vettura ancora oggi accessibile e che suscita curiosità nel mondo delle storiche.
In risposta a FrancescoG ,considerato che nel 65 la 700 costava come una Mini una Kadett una Nsu1000 o una Fiat 1100 e nella versione 700cs come una Giulietta il termine bagnarola, con affetto, inquadra un po meglio il raffronto con la concorrenza di questa simpatica vetturetta con motore da moto.
..considerato che nel 65 la 700 costava come una Mini una Kadett..
Riguardo il prezzo di listino dell'epoca si tenga presente che era gonfiato dalle forti tasse di importazione, e ciò comportava che i paragoni finivano per essere fatti con auto di segmenti superiori.
La stessa rivista Quattroruote evidenziava sempre questo fenomeno, e il fatto che a parità di spesa si poteva acquistare un prodotto nazionale di classe superiore.
Per un paragone onesto occorrerebbe considerare il prezzo di listino del Paese di origine.
il prezzo di listino dell'epoca si tenga presente che era gonfiato dalle forti tasse di importazione
Ben ritrovato Max
Considera che, nel 1965, i dazi doganali sulle vetture intracomunitarie erano già decaduti: gli effetti del mercato comune europeo, per il settore auto ritardati in Italia di qualche anno, divennero operativi dal 01/01/1962, epoca dalla quale si riscontrò un deciso balzo delle importazioni.
Ho tuttavia il dubbio che, con la decisa manovra anticongiunturale per il 1964, volta a frenare l'improvvisa fiammata inflazionistica e a riequilibrare il rilevante deficit della bilancia commerciale, fosse stata reintrodotta qualche forma di imposizione indiretta sulle auto straniere, che infatti subirono un pesante arretramento in quell'esercizio, per poi riprendersi parzialmente già nel 1965.
La caduta dei dazi del 1962 poteva non essere ancora del tutto coattiva nel sistema giuridico, e quindi definitiva.
Sul punto occorrerebbe trovare riferimenti storico-normativi più precisi, dei quali, al momento, non dispongo.
(foto "berto88fi" )