(foto "GiovanniSpalla" )

Solita targhetta attaccata male, ma l’importante è avere l’auto tirata a nuovo d’altronde.

Non decifro il colore , forse "gabardine" ?

Si, verde gabardine, sorta di verde salvia, che non mi faceva impazzire allora, e che, oggi, posso accettare soprattutto in ragione della sua rarità.
Esemplare probabilmente riverniciato, con "conseguente", solita, riapplicazione della targhetta a "pene di segugio", alla quale si somma qualche incoerenza, che sarebbe opportuno "sanare" per riguadagnare una piena conformità.

Questa 75 appartiene ad un mio amico, che l'ha acquistata qualche anno fa da un sassarese, per l'appunto, e che lui usa solo nei fine settimana "a scopo ludico" (ha percorso poco più di un centinaio di chilometri in un anno). L'auto è tutta originale, vernice inclusa (e infatti presenta delle piccole bolle nella zona posteriore, anche se non si vede). La targhetta messa in quel modo già c'era quando l'ha comprata; il mio amico si è limitato ad aggiungere diverse piccole licenze ( stemma 75 sulla calandra, scritta della cilindrata sulla fiancata).

Wow, non ricordo di averla mai incrociata. Probabilmente girava poco.
Una tinta così rara appartenente alla primissima gamma colori esigerebbe i copricerchi e la mascherina corretti, oltre che i paraurti verniciati nella doppia tonalità d'origine. Ritoccata in questo modo ha un aspetto un po' ibrido, soprattutto all'anteriore. Ma per fortuna si rimedia con poco.

Visti i magnifici percorsi che si snodano nelle Vs zone , merita un uso piu' frequente !

2 km a weekend?

Siamo in pochi a osservare i piccoli dettagli, anche se sono questi ultimi a fare la differenza in mezzo a tanta rumenta.

La targhetta e le bolle mi portano a pensare che almeno il posteriore sia stato ritoccato, se fossi il tuo amico cercherei di capire anche il perché del ritocco...quelle bolle potrebbero nascondere qualcosa di non esattamente buono come della ruggine passante.

Ci sarà un ottimo ristorante a km 0

Il verde gabardine è uno dei colori più iconici delle 75 prima maniera e una identica l'aveva un signore che abitava vicino casa mia.
Con una spesa tutto sommato contenuta questo esemplare si può riportare alle specifiche di origine.

Viene usata qualche volta al mese e giusto per fare qualche giro. Considerando anche che non ha un impianto a GPL, è più che giustificabile. Adesso ha circa 180 mila chilometri, chiaramente tutti percorsi dal vecchio proprietario. Quindi può anche essere plausibile l'ipotesi di un tamponamento e di una successiva riparazione senza particolare cura nei confronti dei particolari.

Già all'epoca era una tonalità poco diffusa, se non la più rara in assoluto.
In occasione del ciclopico raduno svoltosi in un enorme piazzale della fiera di Rho all'epoca del centenario del marchio (correva il 26 giugno 2010), ricordo di aver ammirato uno splendido esemplare 2,0 litri a carburatori - ulteriore rarità - così rifinito, mi pare con targa riflettente GE del 1986 circa, mai più incrociato in seguito.

Ho due ricordi legati a due Alfa 75 verde gabardine, da neopatentato. Una di queste (non ricordo se 1.6 o 1.8) la stavamo per comprare "in società" io e mio fratello come prima auto per entrambi, ma quando abbiamo richiamato il concessionario per dare conferma era già stata venduta...
L'altra era del padre di un mio compagno di liceo ed una sera (credo all'insaputa del genitore) l'abbiamo presa per andare a farci un giro; guidavo io perché ero l'unico già patentato e siamo pure rimasti in panne perché ad un certo punto ha smesso di funzionare il cambio
O meglio, ricordo che entravano solo alcune marce e in qualche modo siamo rientrati a casa, pensando già di aver fatto chissà quale danno: so che poi non era successo niente di tragico (non so di preciso, a posteriori posso ipotizzare un problema a qualche boccola delle funi del cambio) ma il mio compagno di classe avrà comunque preso un cazziatone

13# perdonate l'ignoranza, si discute qui di uso sporadico in relazione al consumo, ma quanto fa al litro una vettura odierna di categoria pari a questa 75?

Ricordiamo che, diversamente da quanto pensava il cretino della strada, se mantenute a puntino e guidate a velocità prevalentemente costante, anche sostenuta, le Alfa Romeo, oltretutto, per vocazione, "leggere" e con una buona efficienza aerodinamica (data la formazione aeronautica dei più storici e qualificati progettisti del Portello, da Giuseppe Busso all'Ing. Orazio Satta), non sono particolarmente assetate.

La 75 a benzina meno assetata in assoluto era la Twin Spark, mentre le versioni a carburatori erano più voraci specie nell'utilizzo urbano.
Con guida rilassata comunque i 10/12 Km al litro si fanno tranquillamente anche con questa 1.6 a carburatori ed è una percorrenza assolutamente comparabile agli attuali catafalchi in vendita nonostante oltre 30 anni di "progresso".

Memorabile la mia media di 13,5 km/litro, misurati con precisione certosina anche ripristinando al ritorno il livello benzina della partenza ( ), durante la bella vacanza a Vienna del 1999, quattro trentenni e relativi bagagli: 2.200 km totali, di cui 2.000 tondi in autostrada con velocità anche nell'ordine dei 140-150 km/h per lunghi tratti (specialmente gli ultimi 150-200 km dell'andata), e 200 in giro per Vienna, tra tangenziale e periferie, "Ring" e centro storico.

Alle stesse condizioni, la 2.0 carburatori di mio zio avrebbe segnato, presumibilmente, una media di 10 km/litro circa.