(foto "gabford" )

Verniciatura forse non perfetta, ma esemplare - per di più già a tre porte - che pare complessivamente in buona forma, e strettamente di fabbrica; tonalità giallo Tahiti molto gradevole.
In un tardo pomeriggio d'estate di fine anni '80, fresco di patente, mi feci lasciare quella, identica, ma molto malmessa, che mio cugino aveva acquistato per due lire in "società" con la sua ragazza di allora, e mi inoltrai da Sampierdarena sino ai primi tornanti del passo dei Giovi, con la sconsideratezza e la spavalderia di un diciottenne, visto che la macchina era quasi senza freni....
Il motore era però ancora in gran forma, e invogliava ad andare "allegri", visto il tiro che non è esagerato definire "sportivo".
Per la cronaca, quella sera tornai a posare la "127" nei pressi di Torre Cantore senza aver stirato nessuno. L'auto fu probabilmente demolita entro poche settimane.

Alla sensazione contribuisce l'effetto di brina e condensa che erano presenti su cofano e tetto.


Riesce difficile immaginarlo .

Leggendo il bel racconto di Markino mi viene in mente quando salivo la A26 da Voltri verso Masone con la mia Fiat 127 targata GE60,una delle tante avute,tre benzina e tre diesel(2 Panorama)dopo un lancio chilometrico da Genova Pegli arrivava sulla rampa del Turchino a quasi 140 (tachimetro) e sulla galleria del Turchino ancora a 130,una volta con alle spalle una Golf 1100 che ha dovuto arrendersi,la 127 in salita tirava di più,ovviamente il rumore nell abitacolo era quasi insopportabile.

Erano tempi, erano bei tempi, erano tempi che correvo, che rompevo e che scappavo e coi tuoi occhi ci giocavo...

Però "era tanto, tanto tempo fa"

Purtroppo sì, un glorioso passato e un disastroso presente...

Bellissimo esemplare, con qualche piccolo segno del tempo, che dal mio modesto punto di vista non fa che accrescerne il fascino.

Un buon conservato, con un colore molto bello e che dona molto alla 127 prima serie.