Sorprendente in tutto e per tutto, numerosi amatori della Ritmo farebbero carte false per averla! Il fatto di essere (o essere stata) residente in una piccola provincia avrà forse contribuito a farla giungere a noi nel miglior modo possibile.
Conoscevo già questa Ritmo grazie ad una pagina su un social... Dovrebbe stare quasi sempre in strada, e lo scolorimento dei paraurti dovrebbero esserne una prova. Per il resto, bella!
Clamoroso avvistamento.
Il padre del mio compagno di banco ne aveva una simile ma bianca, versione basica a 3 porte e senza tergilunotto.
Ricordo che montava il motore 1.050 e aveva una bella grinta nonostante la cilindrata ridotta.
Bellissima e meritevole di cure per preservarla.
Dovrebbe avere pedaliera dedicata,cruscotto fissato da una vite a croce,ed altre particolarità che ho descritto in altro post
Avvistamento coi controfiocchi, un triplice abbinamento (anno, versione e colore) che rende questo esemplare praticamente unico. Son convinto anche io che sia nella top 5 delle Ritmo più vecchie ancora esistenti al mondo.
Non vedo una prima serie a tre porte da 14 anni, l'ultima ricordo di averla vista nella primavera del 2010 in una via di Avellino, fuori ad un circolo per anziani, era bianca con targhe nere AV.
Rarità estrema da preservare con cura, colore bellissimo e raffinato. Da Quattroruote agosto 1978: prezzo 5.599.000 lire e sovrapprezzo per il metallizzato di 94.400 lire. Pare abbia anche il "pacchetto" poggiatesta + cinture di sicurezza.
Da preservare per sempre, difficile pretendere di più per un appassionato del modello, senza nulla togliere alle versioni più performanti ed accessoriate.
Reperto di grande interesse per la combinazione di più elementi, tra i quali spiccano certamente versione, colore e anzianità; per parte mia, tuttavia, non ho mai gradito molto le "Ritmo" a tre sole portiere, al netto delle versioni sportive.
Per garantirne l'auspicabile perpetuazione è fondamentale la conservazione al chiuso.
E' in ottime mani, sta benissimo, al momento sonnecchia in carrozzeria in attesa della sua nuova splendida livrea Alitalia...Diventerà una replica da corsa coi fiocchi!
Non condivido questa scelta. Lascerei assolutamente questa Ritmo nelle sue condizioni di originalità, visto l'abbinamento allestimento/anno pazzesco. Ma de gustibus...
Scelta dall'esito tendenzialmente non reversibile che farà storcere il naso a molti, sottoscritto incluso, considerato appunto l'esemplare di partenza...
Mi aggiungo a quanti storcono il naso. Una replica Alitalia su base 60 per me non ha alcun senso storico e men che meno vale il sacrificio di un esemplare come questo.
Scelta dall'esito tendenzialmente non reversibile che farà storcere il naso a molti
E pure io sono tra i molti, già non gradisco le repliche corsaiole, ancora meno se viene "sacrificato" un esemplare in una versione rara, con una tinta rara e stupenda, e tra i più datati ancora esistenti. In più concordo con blackboxes sul fatto che una 60 "Alitalia" secondo me non ha molto senso. Così come ora è un esemplare che se vedessi ad un raduno mi soffermerei a guardare e riguardare e fotografare bene, con livrea Alitalia gli farei forse una foto al volo e passerei oltre. Ad ogni modo non è mia, quindi per quanto mi dispiaccia, il proprietario ha diritto di disporne come meglio crede.
Non ho mai gradito le repliche corsaiole o cose simili, in alcuni casi sono state il primo passo verso la rovina completa dell’auto, poi da un punto di vista del “valore” storico non hanno senso, per me sono solamente esemplari pasticciati.
Secondo me, questa Ritmo va riverniciata della stessa tinta che ha ora.
Poi, se proprio uno vuole, può farla "wrappare" con la livrea Alitalia e può montarci qualche accessorio corsaiolo.
Ma devono essere modifiche reversibili: la vera particolarità di questo esemplare è la sua configurazione originale, perderla significherebbe mortificarlo.
E' in ottime mani, sta benissimo, al momento sonnecchia in carrozzeria in attesa della sua nuova splendida livrea Alitalia...Diventerà una replica da corsa coi fiocchi!
Eh beh.. Si sentiva proprio il bisogno di un'ulteriore replica insulsa.. Ma giocare con le macchinine no?
Il fatto è che, per molti, le automobili datate sono considerate proprio alla stregua di giocattoli, e non, come dovrebbe essere, di testimonianze storiche da perpetuare con spirito filologico.
E' in ottime mani, sta benissimo, al momento sonnecchia in carrozzeria in attesa della sua nuova splendida livrea Alitalia...Diventerà una replica da corsa coi fiocchi!
Ho già sentito il motore da Vaccari in rodaggio, suona come un violino
Ho già sentito il motore da ... in rodaggio, suona come un violino
Non so se citare l'officina presso la quale il motore è in fase di elaborazione costituisca una violazione del regolamento.
In ogni caso, quella officina si è distinta proprio nell'elaborazione di motori Fiat. Pare che quello della Ritmo Gruppo 2 avesse parecchi CV in più di quello delle auto ufficiali.
Cari tutti, va bene, era solo uno scherzo, e tra la voglia di trollare per far venire fuori il giusto sentimento (che mi pare in aumento: deo gratias!) e quella di evitare il rischio di litigi inutili ci aiuta la ragione: era solo uno scherzo.
La macchina, di cui mi pare oggi qualcuno in più capisca il valore storico, è davvero in buone mani: le stesse che dopo dodici anni che era in vendita a 4700 euro o giù di lì hanno scambiato un 300 E con i sedili riscaldati per lei: la prima domanda che viene spontanea è dunque dove sono tutti questi paladini quando ce n’è bisogno?
Ormai mi scomodo raramente a scrivere su forum et similia, sono fuori da tutti i giri di social nei quali, al contrario, prospera la moda, l’effimero, ma anche se si leggono quattro nozioni in croce e le si riporta sulla carta come sul web non significa né essere parte attiva e meritoria nella conservazione di un patrimonio, né, peggio ancora, detenerne i diritti di autore della memoria: ecco perché oggi sento il bisogno di aggiungere i puntini sulle i, o se preferite levarmi qualche sassolino dalla scarpa.
Perché, cari tutti, le macchine da salvare sono queste: quelle che quando non sono dei cessi sono come minimo molto bisognose, che qualcuno più furbo (o magari solo più fornito di soldi e spazio) ha imbarcato per settecento euro e poi ci specula a questo livello dopo averci magari buttato sul sedile un semiasse sporco di grasso; quelle recuperate da venditori improbabili che hanno bucato portelloni e tetti per attaccarci alettoni e verniciato e bucato paraurti rari per attaccare col catarro scorpioni che non c’entrano niente con una bella Targa Oro delle prime, e magari hanno avuto la faccia di dire che la macchina “così vale di più”.
Imbarcare a settecento euro un conservato uniproprietario “barn find” da chi non sa cosa ha in casa non è da eroi: è da dritti.
Quelle da salvare non sono quelle da sfilare ai vecchietti dicendogli che valgono poco: quelle da salvare sono quelle che sono GIA’ nelle mani sbagliate e tocca turarsi il naso e dargli le migliaia di euro pur di veder finire il teatrino di quelli che si atteggiano a grandi conoscitori, ma che sono solo gente che per sua fortuna è stata capace di leggere le tracce lasciate da Noi.
Perché siamo Noi quelli che hanno consacrato la Ritmo: Noi siamo quelli che l’hanno riportata in vita quando era considerata meno di niente; siamo Noi quelli che hanno scritto le cose che altri hanno letto e hanno riscritto, perché siamo noi quelli che hanno fondato i club e li abbiamo lasciati agli altri quando hanno iniziato a prendersi troppo sul serio; perché siamo Noi quelli che la Ritmo è di tutti, e dovrebbe rimanere di tutti.
Perché, cari tutti, come diceva qualcuno l’italiano ha la memoria del pesce rosso, e sarebbe strano che fosse andata diversamente con questa povera macchina; ma almeno si dovrebbe essere capito che la memoria si può leggere e scrivere, si può anche tramandare, ma non comprare e possedere: altrimenti facciamo la fine della Monsanto che pretendeva di brevettare le mele.
E io credo, Noi crediamo, che non sia bello un mondo in cui il più forte brevetta le mele.
Discorso di grande passione in buona parte condivisibilissimo tranne che per l'aspetto economico commerciale per la ragione che il prezzo di scambio di un bene non si forma per pura fantasia del venditore ma per precise ed immutabili leggi di mercato che si possono trovare in qualsiasi buon libro di economia.Per quanto frustrante possa essere per l'appassionato puro è comunque giusto e lecito che chi vende realizzi il massimo profitto.
Ti ringrazio per il tuo contributo, bayerische, e potrei essere d'accordo se il discorso che fai, che è sui massimi sistemi, fosse applicato ai massimi sistemi: in poche parole la Yaris sarà anche soggetta alle "immutabili leggi di mercato" eccetera, e magari costerà di più in Olanda e di meno in Ucraina, ma ti posso assicurare che il prezzo praticato da certi soggetti per la manciata di Ritmo residue sulla faccia della terra E' eccome frutto della pura fantasia del venditore, quando non di puro sadismo a lucrare sulle altrui debolezze ; che poi abbia tutto il diritto è fuor di dubbio, infatti mica lo abbiamo denunciato all'Antitrust, anzi, gli abbiamo dato quello che chiedeva e zitti.
Ma credo sappia anche tu, se come sembra mastichi di economia, che il MERCATO non è (o almeno non è più) ciò che almeno nelle intenzioni si diceva dovesse essere.
Non ti faccio l'esempio di altre auto per non scontentare nessuno, ma facciamo quello dell'arte che è la più inopinabile delle merci: come diceva Ando Gilardi in "Meglio ladro che fotografo", l'arte è tale quando ti viene pagata per tale; quindi tu puoi dare il prezzo che vuoi al tuo oggetto, ma finché nessuno lo compra quello è il prezzo, non il valore; ovviamente per noi si trattava di foto, quindi oggetti di arte, e come tale sempre considerati esemplari unici, ma direi che anche a questo livello come unicità non c'è male
Quindi forse la frustrazione più grande non è neanche quella di aver dovuto sborsare quelle cifre assolutamente ingiustificate, quanto l'aver certificato in questo modo proprio noi per primi quel prezzo facendolo diventare valore.
Pensa un po'...
Aneddoto di qualche anno fa: accompagno un amico a consegnare la sua Ka appena venduta al compratore; ironia della sorte, quel giorno avevo sotto casa la Ritmo Abarth e quindi ho dovuto accompagnarlo con quella; arrivati lì sono stato accolto col tappeto rosso, ed ovviamente ero molto contento di poter chiacchierare con un altro appassionato in un garage dove c’era anche roba di un certo pregio; invece… l’unica cosa che questo è riuscito a dirmi è stata “eh questa vale!”, e di seguito “Ma perché non la vendi??”. Quindi in un attimo, senza minimamente interessarsi a un 125 conservato, è riuscito anche a trovarmi fesso perché non lo monetizzavo immediatamente.
E non è finita: all’agenzia del passaggio, ha detto “adesso tu la Ka la vedrai di nuovo in vendita su Subito, ma non ti preoccupare, non la devo vendere, la voglio mettere a 4000 per tenere alto il prezzo”.
Allora, ovvio che anche io non mi sono tenuto negli ultimi trent’anni (facendomi prendere per il culo per i primi ventinove) le Ritmo in perfetto ordine per poi regalarle a te per un piatto di ceci, ed è giusto riconoscere il valore di ogni esemplare con i dovuti parametri, ma la speculazione è un’altra cosa.
Aggiungo un P.S.: naturalmente per fortuna i venditori non sono tutti uguali: c'è chi davvero aggiunge valore al bene, ed è giusto che gli venga riconosciuta la sua parte, e qualcuno davvero bravo lo conosciamo pure; io ho parlato della storia specifica di questa macchina (e di un'altra) a cui il venditore non ha aggiunto nessun valore, anzi, gliene ha ovviamente tolto: non credo proprio che la stagionatura in capannone valga i danni che hanno subito per ignoranza e incuria.
Con una tua frase hai confermato le regole cui facevo riferimento, per averla avete pagato quanto chiesto,domanda e offerta si sono incontrate, il venditore ha fatto bene il suo lavoro e voi siete altrettanto contenti di avere la vettura, se in quel momento ci fossero state 1000 Ritmo analoghe sul mercato avreste pagato di meno se quel giorno assieme a te ci fossero stati altri 1000 acquirenti il venditore avrebbe alzato il prezzo.
Ed io ci sono cascato in pieno
Comunque, leggi di mercato a parte, mi ritrovo totalmente nel tuo discorso, ed è bello finalmente vedere qualcuno che pensi solo alle auto in primis, piuttosto che al loro valore economico.
l’unica cosa che questo è riuscito a dirmi è stata “eh questa vale!”, e di seguito “Ma perché non la vendi??”.
Quando trovo gente del genere di solito li zittisco immediatamente, dicendogli che le loro boiate da pezzenti non mi interessano; nella mia mente, li prendo a schiaffi ripetutamente
e qualcuno davvero bravo lo conosciamo pure
Purtroppo stanno a fatica nelle dita di una mano (monca).
Vedo un altro esemplare della mia Fiat preferita tra tutti i tempi. Risale al primo anno di produzione, livrea verde metallizzato molto gradevole, motore 1100 Lampredi, rara carrozzeria a 3 porte. Sono molto felice che sia in buone mani.