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Oldsmobile Ninety-Eight Holiday Coupe

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Anno 1958, targhe ZA in formato europeo (sir alec).

Data: 23/05/2024
Commenti: 13
Visualizzazioni: 955
Commenti
#1 | prof il 23/05/2024 09:08:44
Manifesto degli eccessi stilistici dell'industria automobilistica americana della fine degli anni '50.
Attendo con curiosità approfondimenti da parte di chi, in questi lidi, ne sa molto più di me.
#2 | bob91180 il 23/05/2024 11:02:21
Opulento ferro da stiro
#3 | Markino il 23/05/2024 12:24:30
Bellissimo scatto dinamico che mette perfettamente in risalto le voluminose scocche General Motors per il MY 1958, inevitabilmente costellate da vistosi decori cromati di ogni sorta - con palesi richiami da space age, fanaleria compresa - sia per l'esigenza di riempire spazi così ampi altrimenti troppo sguarniti, sia per sfoggiare sfacciatamente l'opulenza e l'ottimismo degli Stati Uniti in uno dei suoi periodi di massimo vigore, quel lungo dopoguerra di ininterrotta crescita caratterizzato, nel decennio '50, dal doppio mandato dell'ex generale Dwight Eisenhower, che conobbe un primo brusco arresto con l'improvvisa e inattesa recessione economica manifestatasi proprio nel 1958, con penalizzazioni anche forti sulle vendite di molti modelli di fascia medio-alta di quell'anno, i più voluminosi ed elaborati di sempre, a cominciare da un malinteso insuccesso che segnò già all'esordio le sorti del nuovo brand Ford, Edsel.
Pur appartenendo ad un marchio tradizionalmente intermedio nella gerarchia General Motors, questa versione "98" top of the line in ariosa configurazione Hardtop Coupe (brillante invenzione GM che trovò felici imitazioni anche in Italia, come le splendide FIAT "1900 Granluce" e Alfa Romeo "1900 Primavera" ), qui commercialmente battezzata Holiday Coupe, finisce per tracimare nel campo delle Buick, vetture a loro volta poco inferiori alle apicali Cadillac, circostanza che la rendeva destinata ad un pubblico decisamente facoltoso, tanto più arricchendo l'allestimento con alcuni accessori opzionali.
Meravigliosa la tonalità heather (erica, poco più scura del successivo grigio indaco alfista) del corpo vettura, con padiglione mountain haze iridescent (foschia di montagna, molto creativo), combinazione Oldsmobile originale e assai rara.
Il propulsore potrebbe essere un poderoso V8, 371 c.i. (6,1 lt.), da 312 HP, abbinato alla trasmissione automatica; molto probabili servosterzo e vetri elettrici, anche posteriori, come in un esemplare analogo, ma rifinito in alaskan white con padiglione festival red, ammirato in un paio di recenti occasioni tra Milano e Monza, che l'orgoglioso proprietario muoveva agevolmente con due sole dita sul volante. Ricordiamo che stiamo parlando di automobili in vendita dall'autunno del 1957, progettate nel 1955-'56, quasi 70 anni fa.
Vettura, in definitiva, di grande suggestione per intenditori e palati fini, probabilmente non digiuni di storia politico/sociale americana, capaci di non fermarsi, nello sterminato universo a stelle e strisce, alle solite e scontate "Camaro" o "Corvette" degli anni '70.
#4 | prof il 23/05/2024 13:33:24
Attendo con curiosità approfondimenti da parte di chi, in questi lidi, ne sa molto più di me

Ok, mi aspettavo qualche spunto ma non osavo chiedere tanto! Grin
#5 | Markino il 23/05/2024 13:34:46
Eeeh...capirai, 'ste quattro belinate...
#6 | Rover213 il 23/05/2024 13:38:41
Opulento ferro da stiro

ROTFLROTFLROTFL

Per me francamente è inguardabile, come i 3/4 (se non di più) delle auto americane, specialmente antecedenti agli anni '60.
#7 | bob91180 il 23/05/2024 15:49:53
Bè , sono auto figlie di un'epoca , ed hanno senza dubbio il loro "perchè" , come ci ha spiegato Marco ...
Cuba è affollata ancora di questi dinosauri , rabberciati alla meglio
#8 | Sauro il 23/05/2024 17:00:26
Il 1958, a mio giudizio, è l'anno più bello in termini di summa stilistica dei Cinquanta... e per tutte le tre sorelle e i marchi minori. Col 1959 cambia quasi tutto e c'è già il germoglio delle nuove tendenze dei Sessanta.
Sono testimonianza di un'epoca che fu, soprattutto, per chi lo sa leggere, di un messaggio estetico-politico e semiotico lapalissiano... e l'automobile americana ne è stata una delle testimoni più potenti e pop per l'Occidente del tempo.
Per questa Oldsmobile in particolare, la 98 è in assoluto una delle mie preferite per il suo essere così futuristicamente barocca (quasi un ossimoro) da qualsivoglia punto la si osservi...
#9 | polar il 23/05/2024 18:57:56
futuristicamente barocca (quasi un ossimoro)

Bella definizione, molto efficace
#10 | 131 Mirafiori il 23/05/2024 20:30:11
si potrebbe quindi condensare la definizione di questa Oldsmobile come “un opulento ferro da stiro futuristicamente barocco” Grin
#11 | mariano il 23/05/2024 21:33:55
L'ottima considerazione di Marco mi ha fatto vedere con altri occhi quest'auto, mai amata troppo personalmente come buona parte delle vetture americane del decennio della massima opulenza. Nel posteriore ci vedo un'ispirazione alle pregiate cucine americane del periodo, saranno queste ad essere ispirate alle auto o la Oldsomobile si ispirò alle cucine? Grin
#12 | Danip il 23/05/2024 22:41:51
Penso che le cucine si siano ispirate alle auto, come è emerso anche nei commenti precedenti era un periodo di grande ottimismo e di fiducia nel futuro e nella tecnologia.
#13 | gabford il 23/05/2024 23:15:49
Il propulsore potrebbe essere un poderoso V8, 371 c.i. (6,1 lt.), da 312 HP

Eccallà.
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