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Le auto della vecchia compagnia
Alfa33
Classe 1985, patente presa nella torrida estate del 2003; iniziai con una Fiat Uno Hobby e come la maggioranza dei miei coetanei che frequentavo, si trattava di auto già presenti in famiglia.
Erano diffuse le Panda e le Uno con oltre 10 anni, poi ricordo Opel Corsa, Ford Fiesta, Fiat Punto prima serie; erano molto apprezzate le Peugeot 106 e poi la più moderna 206, ricordo anche che chi aveva pochi anni in più, utilizzava le Opel Tigra, che ebbero comunque un periodo di larga diffusione ed infatti l'idea di avere una piccola Coupé stuzzicava molti.
Chi personalizzava un po' la macchina, con esiti spesso discutibili, sceglieva la Bravo, la Golf III, oppure le 145 o 146.
Parlando di auto un po' più anziane, mi viene in mente un'Audi 80 di un mio amico, penso immatricolata nel 1985 o inizio 1986, che venne sfruttata alla grande prima di essere sostituita da una Peugeot 206.
 
deltago92
Bell'argomento, anche se io posso contribuire con poca roba buona visto che sono del 1992. Vediamo...

Escludendo un amico che usa ancora le auto dei genitori (Opel Astra GPL-Tech altrernata ad una Meriva Turbodiesel) gli altri hanno (e hanno avuto) una Volkswagen Lupo sostituita da una Hyundai i20, una Bravo Steel sostituita da una Mazda 3, una Fiat Punto 60 sustituita da una Opel Astra Turbo benzina, una Renault Clio, una Toyota Yaris, una Hyundai i10, una Fiesta Ecoboost sostituita da una Focus TDCi, una Corsa Ecoflex sostutuita da una Focus TDCi. Praticamente hanno tutti un'auto con la targa che inizia per E o F. Auto nuove, sì, ma nonostante la giovane età nessuno che abbia un'auto tamarrata o esteticamente sportiva, solo io mi salvo Smile

Spero mi perdoniate se faccio un salto indietro nel tempo, infatti per trovare qualcosa di gustoso bisogna saltare indietro di una generazione.

Nella compagnia di mio papà (classe 1967) c'erano un'A112 Abarth 70hp 3a serie, una 127 Sport 70hp sostituita con una Peugeot 205 GTI 1.6, una Golf mk1, una Renault Super 5, una Ritmo 1a serie sostuituita con questa
http://www.targhe...o_id=17772
, una 131 Racing nera (ancora circolante, prima o poi la catturo!) il cui proprietario non risparmiava spettacoli gratuiti nella piazza del paese e questa Renault 4
http://www.targhe...o_id=18772
. Mio papà alternava la sua nuova Fiesta 1.1 mk2 con la Vespa 50 Special bianca elaborata con il 102 e cambio a denti dritti e rapporti lunghi, che permettevano una velocità massima di 120 all'ora e la gioia di poter sfidare in accelerazione il 112 sopracitato Pfft

Mia mamma, di quattro anni più giovane, aveva due amiche. La prima ha usato per anni la Ritmo 1a serie di famiglia sostiutita da una Uno 2a serie mentre l'altra ha avuto (sempre di famiglia) una Escort mk1, una Prinze una Kadett C, finchè si è comprata una 500 e poi una Peugeot 205 "normale" . Talvolta venivano accompagnate alle feste da padre di quest'ultima, che ha avuto una Citroen DS e poi una Citroen CX. Mia mamma usava sempre la 128 blu di famiglia (questa
http://www.targhe...o_id=17659
) diventata di sua proprietà quando mia nonna ha cambiato auto.

Feci letteralmente il disastro con quella macchina (vennero addirittura i carabinieri a cercarmi a casa Shock


A tal proposito vi racconto due aneddoti: in quegli anni un amico di mio zio aveva un'Alfetta 1600 bianca con calandra della 1800. Siccome ne combinava di ogni genere un giorno venne inseguito dalla Polizia perchè aveva tamponato alcune auto in un parcheggio, e nonostante le ammaccature riuscì a seminare la pattuglia e a meritarsi un articolo nella cronaca sul giornale locale. L'auto poi venne risistemata, ma il carrozziere non deve essere stato molto esperto e riverniciò l'auto di rosa (magari era rimasto un po' di rosso nela pistola, chissà ) così diventò per tutti "l'Alfetta rosa" .
L'altro aneddoto riguarda mio papà, che non ha mai avuto il piede pesante ma che quando c'era (e c'è) da correre non si risparmiava: 1992, sposato da poco, con mia mamma e me piccolo a bordo della sopracitata 128 blu (all'epoca ancora intestata alla nonna) ad un incocio si trovò dietro l'auto dei Carabinieri, e siccome si ricordava che con la Vespa li seminava, pensò di provare a fare altrettanto con la 128. Questi iniziarono l'inseguimento ma la Uno non era potente come la 128 (tra l'altro munita di carburatore a doppio corpo) e dopo qualche chilometro scomparvero dallo specchietto. Quando mio papà rallentò, perchè pensava di averli seminati, li vide arrivare con le sirene spiegate e lo fermarono. "Patente e libretto!" . Patente ok, ma vai a trovare il libretto sull'auto degli altri! Dopo un po' lo trovarono e l'agente disse "questa non è la sua auto" e mio papà inventò una scusa sul momento, disse che la sua auto era dal meccanico e che stava andando a ritirarla. Deve essere stato il suo giorno fortunato, l'agente non fece alcuna multa ma gli disse solo di andare piano e ci seguì fino all'officina del paese. Solo uno dei tanti motivi per cui sono legato a quest'auto.

Scusate se sono andato un po' fuori tema (e se ho scritto tanto), ma visto che siamo su Targhenere e purtroppo non ho vissuto in quel periodo credo sia bello raccontare le esperienze di chi c'era all'epoca.
 
TanteUno
La Cinquecento Soleil era regolarmente in vendita anche in Italia.

Era la nipotina della Fiat Tipo 1.6 Moonlight (però la foto di questo link di Quattroruote non è corretta, basta cercarla su Google Immagini e si trova senza difficoltà), commercializzata qualche anno prima...

La ricordo perché - per riallacciarmi al topic - l'aveva un mio amico e credo di non averne viste mai altre. Non so se fosse vero o meno, ma girava voce che erano in vendita solo (o quasi) a Torino, Milano e Brescia (dove appunto stavamo noi). Dopo qualche anno ha fatto un salto di categoria e ha preso una BMW E34 turbodiesel usata (non ricordo quale modello esattamente), quando già era uscita la E39.

Poi vi racconterò anche degli altri...
 
Mc 127
Oh che bell'argomento! Io sono dell'81, patentato nel 99: ma gente più grande l'ho sempre frequentata già dalle primissime compagnie a 13/14 anni. Tante persone, tantissime macchine: quindi cercherò di essere più prolisso possibile Grin , anche perché ci sono bocconcini che meritano.
Cominciamo con due Clio RT, allora praticamente nuove: una 1.4 3p bianca e una 1.2 5p grigia, bersagliata di sfottò perché l'assetto era a molle tagliate anziché ribassate. Poi una coppia di Panda bianche, 750 scassata e 1.0 CLX elegantissima: Citroen AX Fiorello bordeaux, Opel Tigra nera e Punto GT oro con kit estetico Cadamuro, cerchi Valbrem, scarico CSC e una pop-off che soffiava come un gatto incazzato. Ma soprattutto la meravigliosa Alfasud 1.2 SC 5p blu del compianto caro Marco, che il sabato sera ci portava al concerto per Boxer sulle colline dell'Oltrepo: quanto ho amato quella macchina... Un paio di ragazze con Fiesta 1.1 CLX 3p grigia e Y10 Mia prima serie verde (questa ricordo che diceva orgogliosa di aver imparato a guidare sulla Giulietta del padre e devo dire che si vedeva...), una Polo 6N 1.0 3p viola, che io soprannominavo poco affettuosamente "L'incudine" per il rapporto peso/potenza che la faceva muovere a rallenty e una delle più belle Golf che io ricordi, GTI my90 3p importata dalla Germania, tinta champagne, assetto, cerchi BBS, interni Recaro e, dulcis in fundo, motore della G60; e poi la Prelude quarta serie 2.2 Vtec bordeaux di Piero, il miglior lavagista del globo, detta "L'astronave" per la plancia avveniristica e per il pilota sui generis. Memorabile quella notte che mi accompagnò a casa dal bar perché c'era temporale: tre chilometri in due minuti scarsi, il pavè neanche lo vidi. Poi arriviamo alla compagnia storica, quella con la quale ho trascorso un decennio: molte di queste le ho guidate anch'io, con o senza licenza. La Renault 9 GTL bianca, più volte citata su queste pagine, una Bravo 1.6 blu (dell'unico ragazzo non appassionato di motori e di guida, ma che riusciva ad essere un pericolo pubblico peggio di tutti noi messi assieme perché si distraeva e saltava via gli incroci: ricordo un paio di strizze...), Rover 114 nera, Fiesta Mk4 bordeaux, Panda 900 rossa (povera piccola, quello che non ha visto e patito: compreso girare a gasolio per sbaglio). La "mia" Alfa Romeo 75 2.0i Twin Spark ASN, che oltre ad averci fatti divertire un sacco e averci regalato tante soddisfazioni, ha il merito di essere perita salvandoci la pelle in un frontale. L'altro Cuore Sportivo, una 33 1.3 uguale a quelle di super80 e Frabo, la Visa Club beige soprannominata "La saltafoss", Nissan King Cab rosso e la Panda Diesel!! (la fidanzata di questo ragazzo aveva la sopracitata Cinquecento Soleil). Uno 60 S 5p bordeaux, Fiat 126 Personal blu Adriatico con tetto apribile della Uno e Alfa GTV6 Zender gialla. Panda 30 tinta panna (con copricerchi della Uno SL e portapacchi: soleva fare le curve su tre ruote e una volta ha superato il muro dei 130Km/h su in tre), sostituita da una 106 Rallye 1.6 bianca, assetto e scarico (che ho personalmente salvato da un fosso tirando il leva al posto del pilota che si era un attimo scordato). Uno 60 SL 5p bianca con cerchi, paraurti, portellone e interni completi della Turbo, che a 400mila chilometri adottò il motore di una Regata 70, poco prima che i duomi anteriori si arrendessero: sostituita da una Croma seconda serie aspirata champagne, poi da una meravigliosa Croma seconda serie Turbo i.e. antracite con interni in pelle panna (travolta da un Daily mentre era incolonnata al semaforo: hanno dovuto tenermi) e poi ancora da una Uno Turbo (vera) seconda serie rossa, affiancata da una terza Croma aspirata verde. Peugeot 106 XN 950 blu (raramente anche la 19 Chamade verde paterna), sostituita da una Y 1.2 16V blu (che abbracciò con ardore una cabina telefonica causa sonno), a sua volta sostituita da una Punto ELX 3p my99 blu, con assetto e cerchi della Barchetta. La bella Punto Sporting prima serie azzurra di Paolino, che ci manca tanto: piegata dalla graniticità di una Duna 60 e sostituita da Ibiza 1.4 my96 grigia. Punto 55 S 5p blu con assetto, scarico e cerchi della GT (nuova, aveva preso il posto nientemeno che di una Ritmo Targa Oro che potete immaginare quanto venga rimpianta), sostituita da 106 Sport 1.4 bordeaux con assetto e scarico, poi affiancata da una 500 diventata fedele replica 595 essesse: prima storica del gruppo. Uno 45 beige a targhe nere, sulla deturpazione della quale vorrei stendere un plaid pietoso: sostituita da Seicento Sporting rossa, assettata e con terminale della Yamaha R1. Cinquecento Sporting blu, sostituita da Punto Sporting my99 nera. Opel Corsa B 1.5 TD 5p grigia, sostituita da 106 Sport 1.4 blu. Ford Sierra Cosworth grigio/azzurro met, sostituita da Lancia Delta HF 8V antracite, a sua volta da BMW E39 Touring nera. Peugeot 205 XS Roland Garros e Opel Calibra, sostituite da due BMW 318 iS Coupé E36 blu gemelle. La Visa 11 RE bianca di Giulio, che abbiamo salutato qualche settimana fa: e in ordine sparso...Y10 Avenue seconda serie bordeaux con alcantara beige e tetto apribile, Ritmo Team grigia, Punto Sole verde, Citroen ZX Aura grigia, Golf IV TDI 5p grigia e Matiz verde. Quelle delle ragazze: Y 1.1 rossa e 1.2 blu, Ka nera, Punto 55 grigia, Clio my96 blu, Peugeot 205 Look bianca, Cinquecento Sporting nera, Seicento Sporting Schumacher gialla, Hyundai Coupé Mk1 1.8 nera. Le prime degli amici d'infanzia furono: Ibiza GLX, 309 GR, Golf 1.4 Mk3 e Uno Trend. Ce ne sarebbero altre che meriterebbero di essere menzionate, ma credo di potermi fermare qui. evvai
 
francesco78
Eccomi... il periodo incriminato per me è ricompreso tra il 1991 ed il 1996... e le comitive sono ben 3.... "Quartiere" "Scuola" "Paese".

La primissima esperienza "Paese" è in una panda 750 Young 4 marce rossa fiammante con il raro orologio analogico optional... alternata con la Prisma 1.6 a carburatori dal completissimo quadro strumenti e dal "tiro" non trascurabile... C'erano anche una 75 TS monospecchio, una Ritmo 60, Uno 45 brasiliana, Panda 30, Renault 9 diesel (polmone), Super Thema i.e. 16v (un missile) R5 GT-Turbo (che ho guidato senza patente, sopravvivendo anche...) Ford Escort 1.1, Panda 4x4 Sisley, Alfa 90 2.0 6V ed una pletora di Uno...

Nel "quartiere" invece vantavamo una A112 Abarth 6 serie, Y10 1.1, Uno 45 e 55 (che inseguito venne rivestita a Turbo i.e. al netto della meccanica). Alfa 33 QV, Ritmo, Golf II, Panda, Marbella, una vetusta Regata 100s che andava come mai avrei creduto... una più tranquilla Regata 70s, una fiammante Tipo 2.0 sedicivalvole.... poi arrivai io con la Croma 2.0 i.e. che compensava in opulenza le prestazioni borghesi seppur non disprezzabili...

La "Scuola" prevedeva una Ritmo 75, fiat 126, Renault 4, Uno 45, ed una 75 TS grigio scuro... su quest'ultima, in coppia con la mia Croma, è forse doveroso aprire una parentesi...

A metà anni '90 tali vetture erano le più gettonate per i vari servizi di stato... vedasi scorte a politici etc... Avevo notato sia dal vivo che nei vari servizi ai TG che tali vetture in borghese viaggiavano sempre con i fendinebbia accesi anche di giorno... una specie di segno distintivo... ecco quindi che a 19 anni, quando si faceva sega a scuola, si entrava in tandem e fendinebbia ben accesi (75 avanti e Croma dietro) belli allegrotti nelle corsie preferenziali e nel centro storico della capitale, spacciandosi per "auto di servizio"... all'epoca le ZTL non esistevano, o meglio i varchi erano piantonati dai vigili urbani... immaginate la nostra faccia da cul.. di bronzo... nello sfanalare ai vigili passando, anzi correndo e sgommando dentro ai varchi... beata gioventù... Smile
 
Frabo187
beata gioventù..


Spettacolo Grin
 
Mc 127
Francé, hai toccato un tasto che finimo ar gabbio. Grin Grin Grin
Dello stesso tenore ne potrei raccontare... Ma la finezza é stata quando in tempi molto più recenti e, inizialmente, per via del tutto casuale, ho esportato la cosa anche alla Stilo MW e in maniera estremamente più soft. Erano i primi anni, era nuova e intonsa: un giorno, nel sistemare le cose che avevo nell'abitacolo a portata di mano, aggrappo il filo del caricabatterie del telefono allo specchietto interno, abitudine di quando lo facevo sul furgone con il microfono del CB. Non ci penso più e lo lascio così; qualche giorno dopo vado a Linate a prendere un amico che tornava da una trasferta di lavoro ed essendo un momento molto tranquillo mi fermo nei pressi delle porte d'ingresso, accanto a una Punto della Polizia. Scendo, mi accendo una sigaretta e vedo sti due pischelli che portano la mano al cappello e mi dicono "Buongiorno": solo che non é immediatamente seguito da "mi favorisce i documenti?" e allora capisco, faccio un cenno con la testa, mantengo la serietà (anche se dentro stavo rotolando per terra dal ridere) e vado oltre. Scena simile un paio di settimane dopo davanti alla questura di Genova: al semaforo mi si affianca una Legacy dell'RPC e i tre a bordo mi salutano con la mano. Grin Perdonate l'OT.
 
polar
Bellissimi questi racconti… Io non ne ho di ricordi all'altezza dei precedenti, a parte due mie compagne di scuola che fecero pratica con una 127 seconda serie e una RSuper5 5 porte, poi si andò a studiare fuori sede e una bici scassata era più utile di un'auto nuova, mentre al ritorno in città d'estate, città di mare, con scooter e motorino erano gli ultimi anni in cui potevi ancora fare quello che volevi...Cool Di questo periodo (98/99) mi ricordo un viaggio allucinante su una Uno prima serie 5 porte, in 5 con fumatori e radio a palla, praticamente un incubo se dovessi riviverlo adesso.
Mi prenoto per il topic "auto del vicinato" sul quale avrei qualcosa da dire...
 
TanteUno
Ai tempi dell'università (siamo nei primi anni '90) io giravo con una Uno DS prima serie non vecchissima (7-8 anni), ma con già 300mila km sul groppone e condizione meccanica tutta sua per cui ci voleva quasi una patente speciale.

Un amico aveva una Ritmo 60CL prima serie bianca, cui aveva personalmente cambiato gli strumenti montando quelli originali con il contagiri, rarissimo e reperito non so dove.

Il ricco della compagnia, decisamente benestante (all'epoca girava già con un telefono portatile che in realtà era meno maneggevole di un mattone e più caro di un diamante), aveva una Alfa 33 poi trasformatasi in una ALfa 75 e infine in una Opel Astra F, quest'ultima turbodiesel. Non ricordo la motorizzazione delle due Alfa (comunque a benzina), ma tutte e tre mi pare fossero parecchio rielaborate meccanicamente. Aveva il piede pesantissimo, e la lingua ancor di più (sosteneva di aver fatto il tragitto da casa mia all'università, 20 km entrando in città, all'ora di punta con un tempo che - facendo due conti - dava una media di circa 200 km/h. Va bene che un pezzo era autostrada, che andava forte e che Brescia non è New York, ma direi che era comunque un po' esagerato).

Suo padre aveva una Thema turbo pure quella rielaborata che io non ho mai visto. A suo dire beveva come una petroliera (cosa che non dubito) e faceva i 280 km/h di velocità massima (posso crederci se di tachimetro, che fossero reali ne dubito assai).
 
Transaxle73
Vado un po' fuori tema visto che si parla anche di "zingarate" in auto (magari si potrebbe aprire un topic apposito una volta esaurito questo).
Al penultimo anno delle superiori avevo in classe un paio di ripetenti già patentati dove ad uno di questi l'insegnante di religione, parroco del paese tra le altre cose, affidava incautamente le chiavi della sua Alfa 75 2.0 TD grigio verde metallizzato targata CS 425.... per spostarla quando passavano i vigili nel quartiere scolastico, notoriamente avaro di parcheggi. Inutile scrivere che il buon Ferruccio si faceva accompagnare a turno da un "navigatore" e optava per il giro largo dell'isolato, anzi larghissimo, andando puntualmente a percorrere una curva stretta in salita con tanto di scodata finale. Ancora mi emoziono quando penso a quella 75 con il suo bel trattoroso VM a turbina Aravio o KKK.
 
mx5dan
Patente conseguita nel 1996: le mie prime uscite alla guida furono con la Cinquecento ED del 1992 presa a prestito da mia sorella e con la Renault 9 TSE di mio padre che poi io e mio fratello (minore di un anno) finimmo di sfruttare per qualche tempo, fino alla rottamazione.
A ripensarci ora, posso dire che fra amici e compagni la Uno prima serie era ovviamente parecchio diffusa: quella del mio compagno di banco, con cerchi della Turbo e assetto, quella di un altro compagno di classe che facevo incavolare sgommando quando la guidavo, quella della madre di un amico che ogni tanto ancora ci doveva scarrozzare, ed altre.
Tra le auto di cui ho ricordi più diretti ci sono una Marbella, la Supercinque del mio amico con cui andavamo spesso allo stadio, una Ascona B di famiglia guidata in maniera terribile, una Ritmo prima serie condotta in modo anche peggiore, e una 500 L che terminò la sua carriera in un urto frontale in una calda mattina di estate, mentre ci accompagnava al mare: io ero sul sedile del passeggero anteriore e la mia "capocciata" fece volare via a qualche metro di distanza il parabrezza tutto intero comprensivo di guarnizione Grin
Pur essendo un pochino off-topic, il mio ricordo più bello risale ad appena un mese dopo aver preso la patente: mio fratello maggiore quella sera era arrivato con una Thema, che non so di chi fosse, e dall'alto della sua incoscienza mi concesse di guidarla; ancora gongolo al pensiero di quei pochi km percorsi nghenghe
 
marnile
Visa Club beige soprannominata "La saltafoss"


Le piccole Citroën hanno finito tutte per chiamarsi “Saltafossi”: anche la mia AX Thalassa porta da sempre tale nomignolo Wink
 
Mc 127
Il suo picco la Visa lo raggiunse in una notte di pioggia, quando, in volo stile Hazzard de no artri da un campo all'altro, atterrò...un po' così, girandosi in slow motion su un fianco e poi sulla capotta, in scivolata sul fango. Dopo le risate, la doccia per rimetterla dritta, le risate, aver disturbato qualche santo del calendario e le risate, andammo a lavarla scoprendo con sommo stupore che non si era manco rigata. Grin Grin Grin

Bella la Thalassa! Mio cugino, dopo le Fiat, aveva avuto una TZX verde 5p .
 
gabford
Avendo abitato a lungo in un piccolissimo paesino, sebbene non troppo lontano dalla città, non ho mai avuto una vera compagnia, ma solo amici sparsi qua e là, tra quelli d'infanzia e quelli via via acquisiti con le frequentazioni scolastiche, università inclusa (iniziata nel 1993, stesso anno in cui ho conseguito la patente).
In sostanza, fino alla laurea ho utilizzato in prevalenza i mezzi pubblici o, all'occorrenza, le automobili dei miei genitori (le più volte ricordate Ford Escort 1.1 GL terza serie del 1982, targhe nere VI53, e la Peugeot 106 XR del 1992 targata VI92). Difficilmente salivo sulle auto degli amici, anche perché all'epoca già giravo con la morosa e, tendenzialmente, preferivo tenere io il volante e trasportare gli altri Grin.
Ad ogni modo, il mio amico "storico", coetaneo e compaesano, fortunello, giovò di una BMW 316i E36 bianca comprata poco prima della patente dal padre (che rimaneva comunque il proprietario) e nel resto del tempo utilizzava la Y10 Fire, sempre bianca, acquistata poco dopo l'uscita delle prime targhe bianche.
Un altro dei miei amici di lungo corso girava invece con una Punto prima serie blu della madre. Non ricordo la versione, ma sicuramente niente di esaltante Pfft.
Il mio miglior amico del liceo girava invece con una scassatissima Fiesta terza serie di un indefinito color pastello (non me lo ricordo perchè era sempre sporchissima). Il fatto di essere usata da quattro fratelli maschi tutti di età simile non giovava di sicuro...
Nel parco auto degli amici con cui andavo a giocare a calcio in un campetto di periferia, ricordo invece un'Alfasud blu ultima serie, che mi tamponò a bassa velocità scivolando sul fango (perdendo la mascherina, mentre la Ford Escort non fece una piega Pfft) e una Sprint QV rossa che veniva sempre parcheggiata in bella mostra e con spettatrice femminile all'interno Grin.
Tra le coppie di amici che frequentavo con la fidanzata, mitica fu la Renault Clio bianca (1.2 mi pare) di Marco: acquistata usata, era un discreto scassone ma non cedeva mai e fu tenuta per molti anni, facendo regolarmente lunghi viaggi verso le mete di vacanza.
Su un'altra Punto blu di una coppia di amici, feci invece uno dei pochi viaggi da passeggero della mia vita, fino ai castelli della Baviera, con stressante itinerario di ritorno sotto una pioggia torrenziale.
Tra le (poche) auto delle amiche, spiccava invece una Y10 terza serie di un vistosissimo color fucsia. Ovviamente non ho mai osato salirci Pfft.
E infine, l'auto della mia futura cognata, una Fiesta Pro (1.3) blu, che potei guidare in una vacanza in Umbria, rischiando in verità grosso in corrispondenza di un dosso preso a velocità un po' troppo allegra e con la vettura a pieno carico (non avevo imparato la lezione dell'anno precedente, quando, in condizioni analoghe, ero andato un po' troppo lungo in un tornante con la Peugeot 106, in una località vicino al lago Maggiore...).
 
TanteUno
Dopo aver raccontato dell'università, qualche breve aneddoto anche dei tempi del liceo. Quasi nessuno aveva una macchina propria, erano in pochi anche ad aver preso la patente e generalmente quei pochi guidavano l'auto di famiglia.

Di queste non ho ricordi particolari: ricordo una Uno 55 base a 5 porte (in effetti l'unica variante esistente) rossa ma soprattutto una Renault Supercinque di una mia compagna che aveva la particolarità di avere la frizione automatica. Era una modifica fatta after market per consentire al padre di guidarla nonostante un problema alla gamba sinistra. Aveva i soliti tre pedali che potevano funzionare come in una qualsiasi macchina oppure - premendo un pulsante - si attivava l'automatismo: in quel caso la frizione veniva comandata credo toccando il pomello del cambio (ma non ricordo esattamente) e il pedale si muoveva da solo. Mai più rivisto niente del genere.

In classe c'erano anche due compagni di famiglia decisamente più agiata della media: uno ha ricevuto per il compleanno una Lancia Dedra 2000 full optional nuova fiammante (all'epoca per me una delle macchine più belle in commercio... ero vagamente invidioso), tenuta ferma in box qualche mese, giusto il necessario per fare la patente.

L'altro dopo un'annetto mi pare con una Y10 si è presentato con una Lancia Delta Integrale bianca in livrea Martini e super assettata. Un vero gioiello.

Un bel giorno arrivo a scuola dopo un'assenza, non vedo la Delta e al suo posto scopro esserci una Uno diesel aspirata. Esteticamente un po' tamarra, ma decisamente l'antitesi della Delta. Non ci ho messo molto a scoprire il motivo: il giorno prima faceva freddissimo. All'uscita da scuola il parcheggio era ghiacciato e tutti erano molto attenti sia a camminare che a muoversi. Lui però no... tanto «io ho la Delta Integrale preparata, per cui a me il ghiaccio fa un baffo». Per farla breve: il muro di recinzione in cemento prefabbricato che circondava il parcheggio avrebbe potuto spiegarmi cosa era successo e a lui il perché in certe situazioni si usano le gomme chiodate anche se hai una macchina che all'epoca aveva vinto 4 titoli mondiali rally costruttori consecutivi (e ne avrebbe vinti altri 2).
Per fortuna sua il danno all'auto non era grave (al prestigio un po' di più, ma è un'altra storia) e dopo poco la Uno è tornata da dove era venuta, per far posto alla rediviva Delta.
 
Transaxle73
A proposito di compagni di scuola fortunati ricordo che ad una festa dei 18 anni, correva l'anno 1991, il papà del festeggiato fece trovare all'esterno del piazzale del locale una rossa Fiat Uno Turbo 1.4, mi pare in versione Racing, infiocchettata. Beh...
 
nonsolo86
Buongiorno, che peccato non poter competere con chi era neopatentato tra gli anni 80 e i 90, mi scuso in anticipoSmileROTFL .. Sono di classe 1986 e ho conseguito la patente nel 2004, ero per esattezza il 2° della compagnia, per cui facevo da autobus sulla mia Alfa 164 2.0 Twin Spark del 1992 ( che sostituì la Ritmo 60 CL azzurrite del 1982 di cui ho già parlato). Sembravo un cummenda e a volte mi sentivo un pappa ma il fascino argento della mia alfona in cerchi in lega 1000 MIGLIA era superiore. Sempre meglio di un povero avaro del gruppo che tirava fuori un Mercedes W123 bianco sporco del 1982 ( è anche quì fotografata) che tenevano tutti alla larga Wink per non sfigurare nelle uscite; ripeto è un avaro che per descrivere le sue scelte devo fare un altro topic . Per alcuni mesi fummo due gli autisti, oltre a me un amico con una Marea Weekend del 1997 ( diretta creatura degli incentivi che soppressero la "sua" storica 131 rossa del 1978). Quest'ultimo alternava anche una Y10 2° serie del 1996 VIOLA. Altro amico poi divenuto più stretto con il tempo, faceva l'autista della componente del suo gruppo correlato al mio ( dalle mie parti i gruppi di amici erano come gli insiemi matermatici) con una Y10 del 1990. Alla fine del 2004 il mio miglior amico di una vita mi venne a prendere con la sua storica RN Supercinque del 1988 5p ed ebbi veramente paura ( andavamo a prenderci un aperitivo analcolico per festeggiare la patente e mi venne quasi la nausea ahahah), tale modellino poi fu scartato 12 mesi dopo per una Lancia Ypsilon con cui usciamo insieme ancora adesso. Poi non mi dilungo più perchè le altre di ragazze e ragazzi erano tutti al volante di alfanumeriche o targhe europee anche se di seconda mano ( Clio II , Seat Ibiza III serie, Uno alfanumerica del '95, Yaris e una Panda 4X4 del '92).. anche queste ultime sono rimaste ancora in famiglia.
 
freccetricolori
Dopo aver letto tante belle storie ed avventure anch'io mi aggiungo ai patentati anni '90. Nella nostra compagnia che era quasi completamente formata da compagni di scuola superiore la patente l'abbiamo tutti presa tra il 1989 e il 1990. (nel 1989 ovviamente i bocciati!!). Anzi in quattro o cinque abbiamo fatto pure insieme la scuola guida e preso la patente in un'autoscuola a Como (conseguita su una Y10 1100 LX - una sciccheria visto che era un'auto molto alla moda in quegli anni).
Le prime "scorribande" su quattro ruote le abbiamo fatte con una 127 verde .... del primo dei neopatentati 1989 e pochi mesi dopo si è aggiunto il secondo con una Fiat Uno 45.
Quei due amici e quelle due macchine ci hanno portato al lungo a scorrazzare a destra ed a manca a godere dei primi momenti di libertà senza il "controllo" dei genitori che fino ad allora ci portavano e ci recuperavano.
Con il 1990 il resto della compagnia è diventato automobilista! Che conquista!!! E quindi tutti insieme a formare uno squadrone di neopatentati che era formato per la metà da Fiat ovviamente o seconde auto di famiglia o acquistate usate dai genitori visto che tutti eravamo ancora studenti dell'ultimo anno delle superiori (quattro Fiat Uno, una Panda) mentre quelli che avevano i genitori che avevo aperto i portafogli con più abbondanza si presentavano con una Volvo 480 una Suzuki SJ410 ed una Autobianchi Y10 LX.
Bellissimi anni che questo post mi ha permesso di ricordare con piacere e ... con un pizzico di nostalgia!
 
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