Vedi argomento
 Stampa argomento
Giulia 1.3 tabellone autoscuola (in uso)
LFL
Pur condividendo il tuo punto di vista, la vedo un po' meno pessimisticamente: avevo poco più di 20 anni d'età nel 1985, quando fu annunciato che in Europa si sarebbero catalizzate le vetture, in due fasi: over 2 litri dal 1989, le altre dal 1993. Ho interpretato, come molti, questa scelta come la fine dell'auto che conoscevo, pur riconoscendo che era necessario fare qualcosa per l'inquinamento: diciamo che condividevo la posizione della Francia, che spingeva - sperando in un appoggio dell'Italia - che il kat fosse limitato alle vetture oltre una certa cilindrata (circa 1200-1300), lasciando così intatta l'auto così come avevo imparato a conoscere: motori a 2 valvole (i 4 valvole per cilindro già erano apparsi nel 1985), alimentazione a carburatore (iniezione rara all'epoca, sistematicamente adottata solo dal segmento E in su), potenze non decurtate. insomma auto su cui mettere le mani - la mia vera passione - era sempre possibile e non trovarsi a viaggiare con 40/45 CV pagando assicurazione e tassa di possesso per un 13-14 CV fiscali

Passando gli anni però mi sono accorto che lo sconvolgimento non c'era: rapidamente - ancora prima del fatidico 1993 - la potenza fu riguadagnata, ma soprattutto scoprii l'iniezione, da me prima considerata come una complicazione per vetture di un certo costo. Non era così e la dimostrazione l'ho avuta quando acquistai - nel 1996 - la mia prima vettura (prima utilizzavo le vetture di famiglia) mentre lavoravo a Torino: la BMW 528i del 1982 che tuttora è parte della mia piccola collezione. Ho appreso a mettere le mani sull'ABS - ne è dotata - e sull'aria condizionata, ho imparato a diagnosticare i malfunzionamenti (pendolamento del minimo, nel 2001 cambiai il sensore posizione farfalla): insomma, ho cominciato a cpiarci qualcosa e il divertimento non è finito.

Penso che le generazioni future, non avendo conosciuto l'auto così come l'abbiamo conosciuta noi, possano appassionarsi ad un mezzo così come noi ci siamo appassionati ai nostri: considera che la maggior parte degli appassionati under-70 non hanno voglia di competere, per esempio, con trasmissioni manuali non sincronizzate (non parlo di quelle della Fiat 500, che sono una meraviglia rispetto a quelle di un'auto anni '20 o '30: personalmente, ho qualche timore di "grattare" anche con una trasmissione di fine anni '30, quando la "doppia" devi saperla fare al numero di giri esatto) o peggio con avviamenti a manovella, o ancora giocare con l'anticipo manuale sul volante, magari quando si affrontano salite o la temperatura esterna diventa molto calda... Eppure questa era la norma dell'auto d'epoca degli anni '60 e '70, quando nei club che stavano nascendo anche una 500 C Topolino non era accettata perché... troppo moderna!).

In conclusione, se per noi sarà poco piacevole, chi prenderà il nostro posto nella passione, avrà un altro divertimento. Spero solo - qui sono un po' meno ottimista - che ai "vecchietti" sia data possibilità di divertirsi ancora con le loro auto, senza troppe restrizioni Wink
 
Captain Midnight
Nel 2010,si usava un tabellone raffigurante una Ritmo prima serie rossa nella mia scuola guida.
L'insegnante poi ci spiegava anche cosa fosse un carburatore e come funzionasse nonostante tra le domande dei quiz non ne trovassi circa la parte meccanica.
 
IL BUE
Lavorando nel settore, purtroppo oramai sono più ferrato sui problemi elettronici e relativa ricambistica piuttosto che i componenti classici, oramai del tutto spariti negli esplosi delle vetture.
Nel mio piccolo, patentato dal 2000, ho guidato la prima auto ad iniezione, Lancia Y, nel 2004. Prima solo Panda 750 Young e Tempra 1.6 Sx, rigorosamente a carburatore.
 
Vai al forum: