Sopravvissuta!!! Era un bel mezzo come accessori, comodità e prestazioni. Auto dell'anno 1976. Insomma, meriterebbe che ne fossero rimaste di più; io è decenni che non ne vedo più una in giro nè in uso quotidiano nè ai raduni di auto d'epoca.
Sembrava destinata ad un folgorante successo, invece l'interesse si è spento quasi subito per questa media....
In verità non era male. La GT era ben accessoriata (vetri elettrici, tergifari, contagiri, poggiatesta e tergilunotto di serie) e veloce il giusto, pur col suo poco attraente rumore di punterie.
Forse pagò il poco appeal del binomio Simca-Chrysler..... Al pari della Horizon...
L'immagine delle Simca non era un granche', erano auto si compravano con la testa e con l'occhio al portafogli.
Le peripezie del marchio, trasformato poi infelicemente in Talbot, fecero calare l'attenzione del pubblico, e quando la gamma dei modelli fu abbandonata a se' stessa, queste macchine non le voleva più nessuno, nemmeno da usate, cosicché la rottamazione in massa si rese inevitabile.
Bisogna considerare che le Simca erano rifinite in economia e la reperibilita' dei ricambi non era e non e' facile...
"Studiando" dal vivo il povero esemplare in demolizione che conosciamo, sono rimasto sorpreso dalla qualità e l' "importanza" che trasmette quest'auto (pur sempre da fermo). Forse a renderla poco attraente ci pensò anche la linea "fast-back", tant'è che non contenti la replicarono con la 1510, e solo con la Solara ci fu un certo "successo", grazie ai più tradizionali 3 volumi...ma ovviamente il tipo di mercato ricoperto non era lo stesso delle concorrenti di segmento.
Una 5 porte di linea piacevole, moderna (una delle prime con paraurti in resina ad assorbimento d'urto), comoda e veloce (la 1307 S col 1.3 sfiorava i 165 km/h effettivi il che era un risultato al vertice della categoria, di poco inferiore alla Giulia Nuova Super!!!). La sua rovina anche secondo me è stato il marchio e i suoi continui passaggi di proprietà oltre che una cronica "rugginite" acuta comune a quasi tutte le auto francesi e italiane del periodo.
La 1510 è stato solo un restyling del muso e della coda (fanali, calandra, paraurti) che non ha portato miglioramenti. La Solara (derivata dalla 1510) è stata accolta con un discreto successo solo nei primi anni di produzione (1980-1982) poi è finita anche lei nel dimenticatoio e....nei campi di demolizioni.
E pensare che a listino la Solara vi è rimasta fino alla morte ufficiale della Talbot cioè il 1986. Mi piacerebbe sapere se esiste oggi in Italia una Solara immatricolata nel 1985/86.
Di Solara ne girava una qui da me, bianca, ultima serie con la mascherina e le fasce inferiori dei paraurti in tinta, fendinebbia integrati e coppe ruota integrali.
Aveva targhe bianche con numerazione compresa tra la fine dell'85 e l'inizio dell'86.
Inutile dire che è sparita già da un pò...
Se Ata me la pubblica,re-invio la 1510 GLS che giace abbandonata da secoli nel garage condominiale del palazzo di mia nonna..
Questa é in splendida forma,e pure di un bel colore!
"Studiando" dal vivo il povero esemplare in demolizione che conosciamo
Ancora non ci possono credere che l'abbiano demolita
Comunque se posso dir la mia, in Italia questo modello non ha avuto il successo che meritava perchè gli italiani all'epoca non apprezzavano molto le vetture medie col portellone. Nel 1976 auto medie con analoga linea due volumi ma con più fortuna commerciale (Alfasud, GS, Beta) mantenevano comunque il bagagliaio separato dal resto dell'abitacolo. Persino la 127 trovava all'epoca molti estimatori in versione due porte anzichè tre.
Sai che secondo me in tempi di crisi economica tanti sceglievano la 127 a due porte perché costava di meno di quella a tre?
Comunque non credo ci fosse un'antipatia verso le auto col portellone, anzi...
Alfasud, Gsa, Beta non erano disponibili con questa soluzione, se lo fossero state credo che il pubblico avrebbe gradito...
Infatti poi sia l'Alfasud che la Gsa furono dotate di portellone, anche se tardivamente.
Tutt'al più c'era una diffusa diffidenza verso le berline a due volumi, ma solo se si trattava di ammiraglie tipo la Gamma o la R30...
Nel caso delle medie come la Simca 1308 il problema non si poneva, teniamo presente che proprio gli ultimi anni 70 sono ricordati per il boom dei due volumi, con esordi importanti come la Ritmo, la Delta, la R14...
Un deciso ritorno alle berline con la coda si avrà soltanto nei primi anni 80, anche se la vera rivelazione di questa tendenza furono le cosiddette due volumi e mezzo con portellone, come la Escort, la Sierra, le R11 e 25, l'Alfa 33, la Croma...
Mmmm, da ciò che scrivi si deduce che sei giovane
Quando nacque la 1308 la crisi stava passando, anche se dalla crisi petrolifera gli italiani avevano imparato a dar più perso ai consumi di benzina delle loro autovetture. Le auto col portellone erano pratiche, ma nell'immaginario comune erano considerate ancora "auto da lavoro". Le auto che hai citato te (Ritmo, Delta, R14) erano di categoria inferiore rispetto alla 1308, in casa Simca la loro concorrente era la Horizon. Le Alfasud e GSA col portellone arrivarono successivamente, agli inizi degli anni 80, quando ormai la Simca 1307/1308, diventata nel frattempo Talbot 1510, era sul viale del tramonto.
Leggendo i quattroruote del tempo, tanti preferivano la 1307 a due carburatori (piuttosto che la 1308) alla 131 per via del costo parecchio inferiore, con una dotazione di serie maggiore, e prestazioni decisamente superiori (un bel milletrè da 82 cv, se non ricordo male). E se ne vendevano, avoglia... Poi arrivarono la Giulietta, la 131 Supermirafiori, e la due volumi francese fu presto dimenticata...
X Time: poi c'erano i concessionari con strane idee per la testa.
Nell'81, quando mio papà prese la 80 GLS, visitò vari concessionari chiedendo di una "berlina 1.6".
In Fiat gli proposero la Ritmo Abarth!!!