Una GPS Personal 4, con motore 700 da 34 cv!
C'erano anche la GP 650 da 30 cv e la Sport DC 700 con carburatore doppio corpo e 42 cv.
Nel 1979 queste Giannini non le comprava più nessuno, anche perchè di sportivo avevano ben poco, salvo attingere dal ricco elenco degli optional dedicati.
Curiosamente, il prezzo della 126 GPS Personal 4 era identico a quello della 650 P4 di serie...
Qualcuno ha un elenco dettagliato delle modifiche apportate da Giannini sul motore nei vari "step" di potenza? Perchè è vero che la base di partenza era impostata molto tranquilla, ma incrementi (in percentuale ovviamente) così evidenti su un motore 4 tempi aspirato mi paiono parecchio ottimistici. Ben felice di essere smentito con grafici e documentazione ufficiale, per carità, ma vista l'esperienza mia e dei miei clienti nel settore, resto un po' scettico.
sile650 il 11 dicembre 2011 02:58
Passare da 24 a 42cv non mi pare "avere ben poco di sportivo"...
Beh, io non parlavo di meccanica ma di estetica: tranne che per la coppa dell'olio, per la marmitta e per gli stemmi, la Giannini era identica alla Personal 4, inclusi i fari posteriori, che non erano quelli delle serie speciali.
Mi chiedo chi potesse comprare una di queste 126, alla fine l'unico plus era dato dalle prestazioni migliori, che in un'auto minima da usare quasi esclusivamente in città non so quanto potessero interessare, anche alla luce di consumi senz'altro superiori.
audiclassic il 11 dicembre 2011 09:20
Qualcuno ha un elenco dettagliato delle modifiche apportate da Giannini sul motore nei vari "step" di potenza? Perchè è vero che la base di partenza era impostata molto tranquilla, ma incrementi (in percentuale ovviamente) così evidenti su un motore 4 tempi aspirato mi paiono parecchio ottimistici. Ben felice di essere smentito con grafici e documentazione ufficiale, per carità, ma vista l'esperienza mia e dei miei clienti nel settore, resto un po' scettico
Beh, ottenere 34 cv da un bicilindrico era cosa relativamente semplice, si pensi che il 695 cm3 della Abarth ne erogava 38 in tutta tranquillità, e il 650 della Panda 30 con un semplice carburatore doppio corpo aggiungeva ben 6 cavalli rispetto alla base di partenza della 126 Personal.
Ricordo che la Giannini aveva in listino anche l'incredibile 800 GPA, col bicilindrico portato probabilmente al limite massimo di cilindrata, dotato di carburatore doppio corpo.
Tornando alla 700 GPS, oltre ai benefici dell'aumento di cilindrata, ricordo: carburatore da 34 (in luogo del 28 di serie), albero motore nitrurato, bielle e valvole speciali con molle maggiorate, testata con condotti raccordati e lucidati.
Inoltre vi era tutto un lavoro di bilanciamento delle masse in movimento (albero, bielle, volano e ventola) altamente preciso e artigianale, ed era questo che faceva la differenza, in quanto in una grande produzione di serie non è praticamente possibile ottenere una apprezzabile precisione.
Insomma, quelle potenze erano assolutamente alla portata di un buon elaboratore esperto quale era Giannini, in più chi aveva obiettivi agonistici, la elaborava ulteriormente, e comparivano la testata a condotti sdoppiati, il carburatore a doppio corpo 40 DCOE ed aspirazione diretta, la ventola in alluminio, il radiatorino dell'olio.....
Mi ricordo un confronto fra una 500 Giannini (meccanica 126 650) ed una Cinquecento Sporting su Autooggi.
Avevano rilevato la potenza e c'era tutta, comprese le prestazioni.
Mi ricordo che il giornalista scriveva: "La Giannini raggiunge la stessa velocità massima, ma l'importante è COME ci si arriva..."
Non ci sono praticamente limiti all'elaborazione di questi indisrtuttibili motori, in anni di raduni ne ho visti alcuni portati a 900 cm3, alimentati con i carburatori dell'Alfa 75 o con iniezione multipoint, con distribuzione bialbero o addirittura turbocompressi.
Ovviamente è roba talmente esasperata da richiedere continui interventi, in genere proprietà di meccanici o di appassionati danarosi particolarmente esibizionisti.
Le elaborazioni Abarth e Giannini invece tiravano fuori dai bicilindrici una potenza anche più che doppia rispetto ai modelli di serie, ma mantenendo un'affidabilità assolutamente degna dei motori normali.
Ciò grazie a collaudi puntigliosi e a vari accorgimenti (le già citate molle valvole maggiorate, ad esempio, o i cilindri in lega speciale delle Abarth, o le coppe dell'olio e i coperchi punterie in alluminio, che smaltivano il calore molto più velocemente, ecc...)
Riguardandola più attentamente... Visto l'anno, il colore e le luci posteriori, non è che ci troviamo di fronte ad una Black taroccata?
I vetri sembrano atermici, nessuna 126 tranne le serie speciali li montava...