Forse l'Ardea è una delle poche auto in cui è il posteriore a caratterizzare il singolo modello: dal lunotto, ma soprattutto dal paraurti, dovrebbe essere un'ultima serie (IV).
Quella precedente (3* serie) era uguale a questa, ma aveva un paraurti piu liscio, senza la nervatura centrale ed i profili in gomma.
Il lunotto diviso era la caratteristica della prima e della seconda serie; la prima serie non aveva baule, ma solo lo sportello della ruota di scorta (tipo Topolino C, per semplificare), la seconda serie fu la prima ad avere l'ampio coperchio del baule a forma trapezoidale.
Anche la terza serie era dotata di 5* marcia: nel '48 doveva essere proprio qualcosa di spaziale disporre di 5 velocità.
E pensare che ancora negli anni '60 alcune auto francesi e tedesche di marce ne avevano solo 3 !!!
In una riga si potrebbe dire che l'Ardea è la copia in scala ridotta dell'Aprilia; in maniera più approfondita, vanno considerate tutte le varianti tecniche del caso: passo, cilindrata, ecc..
Diciamo che l'Aprilia offrì lo spunto per una vettura di fascia inferiore, tecnicamente anche l'Aprilia continuò ad evolversi, in tutte le sue serie, dal 1937 al 1949.
Fa veramente tristezza pensare a com' era all' avanguardia la Lancia una volta e com' è caduta in basso adesso. Queste auto erano veramente dei capolavori per le finiture lussuose e per la modernita' della loro meccanica, pensate che BMW e Mercedes non offrivano la 5° marcia nemmeno negli anni 80!