Fino agli anni '60, il marchio Oldsmobile, che in un'ideale gerarchia GM si collocava dietro Cadillac e Buick, era sinonimo di soluzioni tecniche innovative e di design d'effetto. L'esempio che subito salta alla memoria è la splendida Coupé "Toronado" del 1966, prima auto americana di serie a trazione anteriore dopo un oblio durato decenni. Nel corso degli anni '70 le differenze con le altre vetture del Gruppo divennero via via più sfumate, e il marchio entrò lentamente in un cono d'ombra, seppure le vendite continuassero ad esprimere numeri importanti, ancorché decrescenti, fino ad essere soppresso nel 2004.
Questa Delta 88, denominazione esistente già negli anni '50, è un classico esempio di tale "normalizzazione", poiché le sue linee squadrate e tradizionali rivelano una forte somiglianza con quelle della sorella più "popolare", la coeva Chevrolet Impala. Nel caso in oggetto, il propulsore dovrebbe essere un 5,7 lt. aspirato, dalla notevole coppia e dall'intonazione tutt'altro che sportiva. Ricordo che negli anni '80 qualcuna delle grosse berline e station GM a gasolio era importata ufficialmente e presente nei listini di Quattroruote.
Questo esemplare nella classica livrea "Yellow Cab", corredato anche di vetrinetta "a barca rovesciata", sembra stazionare nella zona, ai margini di una rotonda, con velleità di veicolo pubblicitario.
Scusandomi in anticipo, per la lunghezza del mio commento, mi riaggancio alla consueta acuta analisi di Markino (con cui colgo l'occasione di complimentarmi, in quanto inesauribile fonte di informazioni tecniche e dissertazioni storico-sociologiche), per un paio di puntualizzazioni:
- effettivamente l'esemplare in questione è equipaggiato da un V8 diesel da 5,7 litri (350 cu), introdotto proprio con questo model year 1978. All'epoca questo modello ebbe un certo successo negli USA, in quanto proposto come auto "importante", sebbene non proprio un oggetto di ostentazione, ma alla portata di clienti che sino a quel momento si erano dovuti accontentare di vetture più frugali.
Il successo iniziale si ritorse contro la povera Delta 88 diesel, in quanto il motore si rivelò rumoroso, lento, inefficiente, inquinante e soggetto a guasti, il che contribuì a far diventare il modello l'emblema del pregiudizio, tuttora duro a morire, dell'americano medio verso i motori a gasolio.
- effettivamente la vettura nella foto è esposta nel parcheggio di un centro commerciale, a pubblicizzare un servizio di autonoleggi. Le condizioni del mezzo, lasciato a deperire all'aperto, come testimonia anche l'erba cresciuta tra i blocchi della pavimentazione, sinceramente non accresce granchè l'appeal del servizio proposto... Tra l'altro alla vettura sono stati in tutto o in parte sottratti, oltre al marchio Oldsmobile, anche i fregi e le targhette peculiari del modello diesel, un esempio dei quali riporto qui sotto, per chi ne avesse curiosità:
NB: i poster e le ultime 3 immagini sono tratte dal sito http://www.curbsideclassic.com, una sorta di "targhenere" yankee
Ringrazio Gabford, e mi complimento a mia volta per il buon materiale qui raccolto. Molto gradite in particolare le pubblicità dell'epoca, che compaiono spesso negli articoli del filone "Back to 19..", pubblicati sulla rivista italiana American Drive, della quale intendo anche avviare il recupero dei numeri arretrati.
Da quanto è stato ben spiegato, risulta anche più chiara la modesta diffusione nella gamma delle vetture USA dei motori a gasolio, e la scarsa convinzione con cui erano lasciate a listino quelle esistenti, tendenza protrattasi, credo, anche oltre gli anni '80. D'altronde gli Stati Uniti continuavano ad essere uno dei principali paesi produttori di petrolio, seppur nel contesto di un notevole rafforzamento dei paesi Opec.
risulta anche più chiara la modesta diffusione nella gamma delle vetture USA dei motori a gasolio, e la scarsa convinzione con cui erano lasciate a listino quelle esistenti
Se non ricordo male, emblematico il fatto che le Delta 88 a benzina fossero contrassegnate sin dagli anni '50 da un razzo nella targhetta posteriore, al posto della ordinaria scritta "diesel" dei modelli a gasolio.
Una,come quella provata da quattroruote, era a Rapallo, insieme ad una simca 1000 coupé in buono stato ed altra auto più anonime nel deposito sequestri.
Allora ero ragazzino,e con qualche remora rimandai la visita di una settimana.speravo di trovare qualche libretto,e di sedere al volante di quelle due rarità
Ebbene,rimediai solamente la vista desolante di quelle auto devastate dai vandali....stemmi e strumenti distrutti,ecc...niente libretti ed una sgridata del proprietario del fondo ,che conoscendo la mia passione,capi'pero' che non ero stato io a fare danno.
Scusate per l'errore da addetto nettezza urbana(ufficio),non raggiungo i livelli eccelsi di qualcuno.......ma la mia passione rimane.
No deltago92... è capitato 35 anni or sono....
Ma lo rifarei mille volte
Questa Delta 88, denominazione esistente già negli anni '50, è un classico esempio di tale "normalizzazione", poiché le sue linee squadrate e tradizionali rivelano una forte somiglianza con quelle della sorella più "popolare", la coeva Chevrolet Impala. Nel caso in oggetto, il propulsore dovrebbe essere un 5,7 lt. aspirato, dalla notevole coppia e dall'intonazione tutt'altro che sportiva. Ricordo che negli anni '80 qualcuna delle grosse berline e station GM a gasolio era importata ufficialmente e presente nei listini di Quattroruote.
Questo esemplare nella classica livrea "Yellow Cab", corredato anche di vetrinetta "a barca rovesciata", sembra stazionare nella zona, ai margini di una rotonda, con velleità di veicolo pubblicitario.