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Alfa Romeo Giulia SS

giuliassetilico20140219.jpg
Anno 1965 (etilico).

Data: 20/02/2014
Commenti: 6
Visualizzazioni: 1449
Commenti
#1 | bob91180 il 20/02/2014 10:46:50
Esemplare strepitoso con finitura biancospino , frequente ma sempre gradevole , ottime le vistose cromature , targatura di origine , non si puo' pretendere di piu' ...
Versione "fuoriserie" oggi adatta a manifestazioni e concorsi ...
Disegnata da Scaglione e prodotta da Bertone con il 1600 venne commercializzata dal '63 al '66 in circa 1400 pezzi ...
#2 | Markino il 20/02/2014 11:15:25
Esemplare biancospino a me ancora sconosciuto di un modello per il quale ho una passione viscerale, includendo ovviamente la capostipite "Giulietta".
Nell'intento di ricondurre nei propri canali commerciali la domanda di una versione ancora più performante della Giulietta Sprint Veloce, che alcuni piloti avevano fatto rapidamente ricarrozzare da Zagato, partendo sia da esemplari nuovi che incidentati, per migliorarne l'agilità nei percorsi stretti, l'Alfa Romeo interpellò nuovamente la Carrozzeria Bertone, il cui stilista di punta era il toscano Franco Scaglione, già autore della stessa Sprint (al cui disegno cooperò anche Felice Mario Boano della Carrozzeria Ghia) nonché delle famose dream car B.A.T. 5, 7 e 9. Libero di fantasticare sulle scarne suggestioni fornite dal committente, che, a quanto pare, non specificò chiaramente di pretendere una vettura da corsa, Scaglione concepì una sagoma fortemente caratterizzata e aerodinamica, più adatta ad essere esposta nei saloni internazionali o sui lungomare delle riviere, oltre che all'impiego nei tragitti veloci - dove poteva raggiungere la punta di 200 km/h, strabiliante per una milletré di serie - che non a gareggiare in salita o sul misto, dati gli ampi sbalzi a prua e a poppa che ne pregiudicavano l'impiego agonistico.
L'Alfa Romeo non si scompose particolarmente di fronte a queste contraddizioni, e, dopo una gestazione durata ben oltre un anno, nella quale si intervenne soprattutto sul frontale, nel 1959 incluse la Giulietta SS nella propria gamma ufficiale, intuendone le potenzialità come veicolo dal forte richiamo di immagine. Scelta avveduta, poiché, nonostante un prezzo di listino assai elevato, ne furono realizzate circa 1.400 unità, replicate in egual misura dopo il 1962, quando, con il lancio della Giulia TI, le Giuliette derivate furono upgradate alla cilindrata 1600.
Lo splendido esemplare postato, se la targa è originale, è uno degli ultimi costruiti, risalente a una stagione in cui la Giulia SS era oramai venduta con difficoltà. Mi lasciano in dubbio solo i cerchi, ma è un'inezia di fronte a una vettura così straordinaria.
#3 | bob91180 il 20/02/2014 11:31:06
Effettivamente i cerchi di origine hanno finestratura ovale ...
Ho il modellino in ferro della togi in scala 1/24
#4 | etilico il 20/02/2014 12:11:43
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#5 | etilico il 20/02/2014 12:17:36
La postura di guida è alquanto singolare: sedile praticamente a contatto con il pavimento, posizione di guida pressoché sdraiata e freno a mano parallelo al piantone di guida che interferisce, soprattutto in entrata ed in uscita, col ginocchio di chi, come lo scrivente, è alto 1,90 m. Rombo impressionante. Targa di origine, uniproprietario al netto della inevitabile successione intervenuta nel tempo. I cerchi sono provvisori.
#6 | etilico il 20/02/2014 22:14:42
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