Favolosa Corvair all'italiana, prima serie, classico grigio grafite, buono stato di conservazione, targa a 5 cifre; non tutti sanno che l'apparente luce di retromarcia sinistra è in realtà il tappo benzina, spostato nella fiancata e occultato dallo sportellino sulla "C" del '64.
Per completare il giudizio, bisognerebbe vedere l'interno, e in particolare il cruscotto imbottito con la famigerata "gommapiuma", che si gonfiava e/o sbriciolava quando poco riparato dal sole. Parecchie 1300/1500/1800/2300 giunte sino a noi sono afflitte da questo problema di non facile soluzione, per non parlare delle Lancia Flavia 1a serie, per le quali si rivela un corredo tanto sgradito quanto sostanzialmente obbligatorio.

Perfetta in tutti i dettagli.
Non ho preso foto degli interni ma, al di là di eventuali sviste concettuali che non potrei identificare non essendo un esperto, non c'era un graffio e un difetto a cercarlo.
Ho conosciuto il proprietario, gestore di un locale lì vicino. Una parte del locale è una sorta di museo, con apparecchiature musicali, mobili d'epoca, ecc ecc tutto maniacalmente tenuto.

Solitamente con il grigio grafite gli interni erano granata ...
Vettura di grande sostanza ed instancabile viaggiatrice ...

...ed anche icona del boom economico, simbolo del progresso nei redditi e nello status sociale dei ceti medi negli anni '60.
Indelebile il ricordo di una delle splendide scene girate nel casale di campagna dei parenti di "Roberto" (J.L. Trintignant) nel capolavoro di Dino Risi "Il Sorpasso" (1962), dove il cugino Alfredo declama la "Millecinque" come traguardo del benessere scaturito dall'esercizio della professione di avvocato.

Davvero un eccellente esemplare e con la targa della mia provincia oltretutto(ma presumo sia stata fotografata a 400 km di distanza da qui). Ho sempre adorato questa fantastica vettura, elegante e praticissima, ma anche con un motore davvero vivace che non aveva nulla da invidiare alle dirette concorrenti. In grigio grafite è sempre un bijou.

ma quel terminale di scarico??