Magnifica e impeccabile.

Esemplare superlativo in condizioni da concorso, si tratta di una Special seconda serie (lanciata nel mercato nel 1970), ovverosia il modello soggetto ad un leggero restyling che, con grandi rimpianti da parte dell'italiano medio, rimase in produzione solamente per due anni.
Con i suoi 100 cv e la presenza della quinta marcia, la 125 "S" garantiva ottime prestazioni, che le consentivano di raggiungere comodamente i 170 km/h. Si trattava di una delle Fiat meglio accessoriate per l'epoca; offriva, a pagamento, optional di pregio quali il climatizzatore, i cerchi in lega, il lunotto termico, i cristalli atermici, nonché il cambio automatico (a tre rapporti) e l'accensione elettronica.
Il bianco le dona oltremodo; ottimo avvistamento!

Effettivamente questo esemplare sembra perfetto ... sarebbe un peccato trasformarla con una preparazione per rally storici ...

PrinceMax: fari posteriori e paraurti identificano chiaramente questa "Special" come una prima serie, costruita tra il 1968 e il 1970. Anche la scritta identificativa è tipica della versione originaria; nella seconda, nota agli appassionati come "Gommona" per via dei paraurti con i vistosi inserti, la denominazione "Special" compariva per intero.
Effettivamente non avevo fatto caso all'anno, il 1971, che, quanto a prima immatricolazione, risulta tuttavia incompatibile con le caratteristiche di questo esemplare, a meno che, all'epoca, non si trattasse di un "fondo di magazzino".

Hehe grazie mille Marco per la precisazione che alla talpa (che sarei io) era ovviamente sfuggita: mi ero basato sull'anno di prima immatricolazione, non considerando l'ipotesi del fondo di magazzino da te giustamente sottolineata!

Secondo il sito dell'agenzia delle entrate è stata immatricolata alla fine di Aprile del 1971....
Cilindrata 1608 cc, 74 KW.
Le ipotesi sono tre: errore del sito, fondo di magazzino, auto immatricolata originariamente all'estero (non sarebbe la prima ad esser rientrata in Sicilia assieme al suo proprietario dopo un trasferimento all'estero).

Reputo più probabile il fondo di magazzino... Davvero magnifica

Sul piano squisitamente tecnico rimane da aggiungere, a quanto fin qui detto, che la 125 "S" introduceva lo sdoppiamento del circuito frenante. Sul versante estetico e funzionale, invece, oltre all'aggiunta e/o spostamento di alcuni fregi cromati e le coppe copri-mozzo di nuovo disegno, la "S" finalmente si dotava di pannelli porta inediti e non più mutuati dalla 124 (ad eccezione dell'imbottitura superiore dei pannelli, appannaggio esclusivo della 125 fin dalla prima serie, che ne facevano la prima Fiat senza lamiere esposte all'interno). Scompariva, inoltre, la finitura in finto legno della plancia e, incomprensibilmente, il grande portaoggetti sul tunnel centrale davanti al cambio, in seguito reintrodotti sulla Special. A dispetto del telaio e delle anacronistiche sospensioni posteriori a balestra della Fiat 1300/1500, di una linea quasi identica alla 124 e quindi di una presumibile vetustà del progetto, la 125 con le sue tre versioni in soli sei anni di produzione ottenne un tale riscontro di vendite e gradimento del pubblico che - ricordo di avere letto da qualche parte nello scorso millennio - quando fu annunciata la fine della produzione e l'avvicendamento con la 132, si scatenò la corsa all'acquisto degli ultimi esemplari disponibili.