Pezzo notevole l'upgrade della Giulietta Sprint alla cilindrata della Giulia, avvenuto contestualmente al lancio della berlina TI, nel 1962.
L'abbinamento tra lo straordinario corpo vettura nato dalle matite di Franco Scaglione (per la Carrozzeria Bertone) e di Felice Mario Boano (per la Carrozzeria Ghia), e la brillante motorizzazione 1600, capace di prestazioni notevoli, anche in virtù dell'ottimo rapporto peso/potenza, ne fa una vettura assolutamente desiderabile, sebbene gli integralisti preferiscano la Sprint (al pari della Spider) nella sua configurazione più pura, legata indissolubilmente alla cilindrata 1300. Il pregio del modello è qui ulteriormente accresciuto dalla targatura d'origine, e dalla livrea biancospino, che sulle Alfa del periodo, se ben lucidata, è garanzia di una resa eccezionale.
Prodotta solo fino al 1963 in 7000 esemplari circa: non sono poche quelle sopravvissute, ma, anche in questo caso, molte unità hanno varcato da tempo i nostri confini, dato il gradimento e la consuetudine degli stranieri per le cilindrate elevate.

Auto splendida, ma non sono sicuro che il portatarga sia quello corretto per la 1600.

Certamente , l'"aeroplanino" e' tipico delle giulietta sprint fino al '59 , se non sbaglio ...
Comunque gran macchina la sprint 1600 , unico difetto i freni a tamburo ...

In effetti, pur essendo in bella evidenza il famoso "aeroplanino", non ci ho fatto proprio caso. Solo ora, noto inoltre che manca la scritta "1600" a fianco della targa.
Il combinato disposto di questi due indizi potrebbe suggerire che questo esemplare sia in realtà una Giulietta Sprint ritargata.
Come grande appassionato di Alfa Romeo, questa volta devo proprio aver preso una bella cantonata...