Buick Electra 225 Custom Convertible
Anno n.c., targhe ZA in formato europeo (PrinceMax).
Data: 05/07/2014
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Le Buick che più mi appassionano sono quelle costruite tra la 2a metà degli anni '30 e il 1970, e i loro punti di forza sono un design di eccezionale impatto, capace di combinare mirabilmente eleganza e sportività, una costruzione tradizionalmente molto accurata e un lusso evidente ma non sfacciato come sulle Cadillac, marchio del quale non sono un fanatico.
La foto ritrae una splendida versione "Convertible" del modello top di gamma, appunto la Electra 225, incarnata nell'edizione 1968. Notare la fanaleria posteriore sottile e molto estesa, che crea un particolare effetto ad incastri con l'acciaio dei vistosi paraurti, l'onda sinuosa che increspa l'intera fiancata, felice scelta stilistica delle Buick della 2a metà del decennio '60, uno dei più fertili della storia del design a stelle e strisce, e gli immancabili "ventiport" in una delle loro infinite metamorfosi, ossia compressi in un sottile rettangolo, in numero di quattro ad esprimere il modello più lussuoso. Tale scelta risaliva al 1949, periodo a partire dal quale praticamente tutti i ragazzi americani impararano che quattro di questi decori, all'epoca circolari, erano appannaggio delle lussuose "Roadmaster", e soltanto tre contraddistinguevano le "Special" e le "Super"