Molto rara, e molto bella, nel colore rosso Alfa. A cercare il pelo nell'uovo sosituirei i tergi neri con un paio di racchette cromate e andrebbe rifatta la fascia antirombo posteriore.
Primissima serie tutta originale e probabilmente conservata così com'era e mai restaurata. Bellissimo questo colore e più raro sulla prima serie, ma già più diffuso credo sulle successive "scudo largo".
Si tratta senza dubbio di una delle più belle Alfetta che ho avuto occasione di vedere dal vivo da quando questo modello ha iniziato a diventare oggetto da collezione, ossia negli ultimi 7-8 anni. Oltretutto, se non ricordo male, questa tinta, che si vedeva peraltro di rado nonostante l'automatico abbinamento Alfa Romeo-rosso nell'immaginario collettivo, era appannaggio dell'esemplare utilizzato nella prova su strada di Quattroruote del 1972.
Le condizioni di questo splendido esemplare erano probabilmente frutto di un'accurata conservazione nel tempo, più che di un radicale e recente restauro: smaltito l'effetto sorpresa, ne ho tratto un reportage completo, complice anche l'assoluta tranquillità della zona.
Sì, Quattroruote ha provato un'Alfetta rossa come questa, insieme ad una gemella beige cava. La prova è stata suddivisa in due puntate, giugno e luglio (o maggio e giugno?) 1972. Un'altra Alfetta rosso Alfa è stata usata per la prova dei 100.000 km (giugno 1975).
In effetti il Rosso Alfa in Italia non è stato molto richiesto sull'Alfetta berlina. Negli anni Settanta il nonno di un ragazzino vicino di casa in montagna possedeva una macchina uguale a questa della foto, una delle prime, targata MI R. Per un certo periodo ero convinto che l'avesse fatta verniciare lui di questo colore, tanto mi appariva insolito. Glielo domandai e mi disse che l'aveva richiesta così dalla fabbrica.
(foto "Markino" )