Favoloso esemplare scudo largo, impreziosito dalla strepitosa livrea blu pervinca metallizzato.
Chissà se ha dovuto anch'essa subire la conversione al GPL, tipica per le vetture anziane in buona parte dell'immensa circoscrizione comunale di Roma. Vedo occhieggiare sotto l'angolo destro del paraurti un minuscolo aggetto nero...
Vista la tinta, dovrebbe appartenere alle serie unificate post '77 (prima mi pare non fosse disponibile sulla scudo largo). Dipende da quanto tempo è finita nelle mani di un collezionista, se viene utilizzata in mezzo alla settimana e anche da quanta voglia ha il proprietario di spendere in oramai preziosissima benzina, scelta determinata anche dal grado di "integralismo", che ha come teoria principe il rimuovere l'impianto gpl, inadatto ad una vettura d'epoca e, a maggior ragione ad un'Alfa. Io naturalmente non condivido affatto qurest'ultima cosa. Sono dell'avviso che una vettura, anche d'epoca, vada goduta, non tenuta ferma a fare le ragnatele in garage. Per questo detesto anche il termine "collezionismo".
Livrea molto elegante e poi i cerchi a canale allargato (saranno quelli della Montreal?) le stanno da Dio.
Io aborro l'impianto a GPL, specie su una storica. Mi accontento ad usarla di meno ma a mio avviso il bialbero Alfa va nutrito a benzina, meglio se additivata o al limite metto la 100 ottani. Solo il lezzo da fornellino da campeggio che fuoriesce dallo scarico mi fa venire la nausea, al contrario della ormai estinta cara vecchia Super. Già quando ero piccolo e si entrava nella stazione di servizio a rifornire la Giulia respiravo a pieni polmoni....
Che meraviglia!!! Esemplare dalle condizioni favolose, evidentemente conservato, dalla tinta fantastica..una di quelle che meglio donano alle Alfa dei tempi...e impreziosito dai meravigliosi millerighe. Motorizzazione perfetta oltretutto.
#3 | IL BUE il 26/08/2014 10:22:54
Dipende da quanto tempo è finita nelle mani di un collezionista, se viene utilizzata in mezzo alla settimana e anche da quanta voglia ha il proprietario di spendere in oramai preziosissima benzina, scelta determinata anche dal grado di "integralismo", che ha come teoria principe il rimuovere l'impianto gpl, inadatto ad una vettura d'epoca e, a maggior ragione ad un'Alfa. Io naturalmente non condivido affatto qurest'ultima cosa. Sono dell'avviso che una vettura, anche d'epoca, vada goduta, non tenuta ferma a fare le ragnatele in garage. Per questo detesto anche il termine "collezionismo".
Quoto anche la punteggiatura di quanto hai scritto.
È solo grazie al gpl/metano che, nei grandi centri urbani, tanti esemplari di auto "proletarie" sono giunte fino al 2014... Quindi non sputiamoci troppo sopra alla leggera...
BUE scusa se te lo dico (amichevolmente) ma mi sembra che tu hai la fobìa dei consumi!!! Forse io sarò eccessivo nel lato opposto ma se compro un'Alfetta del 1975 sto a guardare se mi fa gli 8km/l piuttosto che i 12? Certo, se per "usarla" intendi quotidianamente allora devi mettere il GPL o ti compri una Uno D già ASI e sei a posto. Ma se devo godere del bialbero Alfa, del boxer Porsche o del 6 cilindri Bmw per delle gite domenicali o comunque per due/tre volte alla settimana, non riesco a sopportarne l'odore del gas allo scarico e il pulsantino di commutazione col led sulla plancia! Se devo comprare una macchina storica pensando solo ai consumi (senza gasarla) mi rimane ben poco da scegliere...
Io ho la fobia dei consumi!!! Detesto regalare i soldi ai benzinai, mi ha sempre dato ai nervi. E detesto allo stesso modo le auto moderne, per cui ne voglio una da usare sempre, Per cui, il mio optimum è una storica (ma non troppo, leggasi Alfa 75, naturalmente non in condizioni eccelse, quelle è giusto che rimangano conservate in mano più sapienti delle mie) alimentata a gas, sia perchè la benzina svena, sia perchè sennò a Roma non cammina.
Ovviamente quoto alla grande Atae21, anche se mi rendo conto che l'utilizzo dell'auto storica in una metropoli come Roma o Milano impone la conversione dell'alimentazione a GPL.
Poi facendo bene i conti con una percorrenza annua di 5.000 km il risparmio a GPL ammonterebbe a 400 euro scarsi, senza considerare che in ogni caso l'avviamento lo devi fare a benzina e se fai tratti brevi il risparmio è ancora minore. Poi ci sarebbe da aprire il capitolo manutenzione e il paragrafo sull'usura delle valvole e un'altro sulle guarnizioni......
Riguardo all'uso del GPL ho più volte espresso il mio parere ragionevolmente ambiguo.
A livello estetico il tappo di rifornimento è uno schifo, il bombolone idem, specie su una storica. In più, su una vettura sportiva qual'è un'Alfa Romeo, può fare un po' di tristezza.
D'altra parte è grazie alla conversione a GPL se siamo riusciti a conservare qualche oldtimer all'interno dei grossi centri urbani.
Fuori dal discorso blocchi al traffico, esiste il problema dei costi di gestione. Uso la 500 e la 2CV quotidianamente, ma solo grazie all'eccezionale sobrietà dei consumi. Se possedessi - e ormai l'esigenza si fa pressante - qualcosa di più serio e impegnativo, come una CX (che prima o poi necessariamente avrò), allo stato attuale delle cose farei più di un pensierino sul GPL. Questo, se volessi fare un uso dell'auto non prettamente radunistico, ma anche occasionale, e perché no, vacanziero. Vivere un auto storica, per quanto mi riguarda, è soprattutto questo.
I raduni ci possono stare, ma al massimo un paio all'anno. Dopodichè la noia regna.
La situazione delle storiche a Milano e hinterland è decisamente migliore, forse perché le varie bagnarole sono state incentivate a partire dal 1997; si circola senza limitazioni (e senza bombolone) da aprile a ottobre, negli altri mesi solo il sabato e la domenica oppure dopo le 19, nessuna limitazione per le vetture iscritte e omologate nei vari Registri, ma in centro Milano in una selva di semafori, chi è il folle che usa l'auto storica?
Poi ci sarebbe da aprire il capitolo manutenzione e il paragrafo sull'usura delle valvole e un'altro sulle guarnizioni...
...e un altro ancora sulle devastazioni estetiche nel vano motore e nel baule, senza considerare i vari particolari che avanzano dallo smontaggio, i quali finiscono nel archivio verticale, altresì detto bidone dei rifiuti!
Ben venga il gas se serve a mantenere viva (e non imbalsamata) un'auto storica, poi potremmo discutere su quali auto erano già nate per un uso quotidiano (e l'Alfetta era tra queste) e quali no. Certo se vedessi una Montreal a Gpl...
Il mio punto di vista ricalca trasversalmente buona parte degli argomenti espressi in questa discussione, innescata da un mio innocuo riferimento all'eventuale presenza su questa Alfetta romana dell'impianto GPL, con la rilevante differenza che, da una decina d'anni, il sottoscritto utilizza la macchina piuttosto di rado, e l'auto storica, che, dopo gli anni lontani della Fulvia 4 marce, ancora latita come spesso mi viene rimproverato dagli iscritti con cui ho sviluppato più confidenza, potrebbe assolvere tranquillamente al ruolo di unica vettura. Questo con le dovute cautele, perché, avendone a cuore in primo luogo la preservazione, e il mantenimento di un'integrità compatibile con l'utilizzo su strada, cercherei di mettere nel conto le numerose insidie che possono "incombere" su un oggetto di quel genere, dall'affaticamento meccanico, ai sinistri, al furto (tutt'altro che infrequente): il che significherebbe, fondamentalmente, evitare strade affollate e soste appena prolungate in aree non custodite, nonché adottare una guida per lo più tranquilla, di tipo "turistico", tenendo conto che il mio target di storica è più datato di quello del BUE, diciamo tra i decenni '50 e '60, mentre con una 75, che ho già avuto la fortuna di possedere anni addietro, mi farei senz'altro qualche fisima in meno.
Anche nel caso di un utilizzo di tal sorta, eviterei accuratamente il GPL indipendentemente dal modello, per mantenere la vettura integra da tutto ciò che è stato già analiticamente ricordato. Un utilizzo accorto e ragionevolmente limitato compenserebbe almeno in parte il maggior onere del carburante, dal momento che neppure io gradisco finanziare l'erario tramite la quasi totalità del prezzo alla pompa.
si circola senza limitazioni (e senza bombolone) da aprile a ottobre, negli altri mesi solo il sabato e la domenica oppure dopo le 19, nessuna limitazione per le vetture iscritte e omologate nei vari Registri, ma in centro Milano in una selva di semafori, chi è il folle che usa l'auto storica?
Ecco: questa non la sapevo, ed è una regolamentazione assai più ragionevole di quella romana, che ha spinto tanti a montare il bombolone anche a modelli costituzionalmente inadatti (uno su tutti: la 500, da cui per ovvi motivi di spazio va eliminato completamente il serbatoio originale!)
nessuna limitazione per le vetture iscritte e omologate nei vari Registri
ti sei scordato dell'Area "C": in settimana, con la storica, ci entri solo se hai il gas...
ma in centro Milano in una selva di semafori, chi è il folle che usa l'auto storica?
Io sicuramente, ma anche molti altri, a giudicare da quanto vedo in settimana.
L'unico "contatto ravvicinato" in 33 anni di storiche l'ho avuto su una statale priva di semafori, a 2 corsie per ogni senso di marcia ed a oltre 30 km. dal centro di Milano.
Se si fanno troppe congetture va a finire che la storica deperisce in garage....
Bisognerebbe innanzitutto sapere quando è stato montato l'impianto. Per esempio la Fiesta bianca di famiglia è stata comprata nuova nel 1987 da mio papà, e l'anno successivo le fece montare l'impianto GPL per motivi di risparmio (non che la Fiesta 1.1 consumi molto comunque ) . La cosa risultò "conveniente " anni dopo, visto che dal 1995 fino al 2000 circa ci si recava 1-2 volte al mese a Trieste in ospedale a causa di problemi di salute miei (fortunatamente risolti ) , percorrendo circa 250 km ogni volta. All'epoca in famiglia c'erano solo la Fiesta e la 128, (quest'ultima sconsigliata per i lunghi viaggi a causa dell'elevato consumo dovuto in parte al carburatore doppiocorpo montato anni prima da mio zio ) quindi la Fiesta è stata per molti anni la più "chilometrosa " . Detto questo, abbiamo già rinnovato l'impianto 2 volte (obbligatorio farlo ogni 10 anni ) ma l'interruttore nel cruscotto è sempre lo stesso del 1988, idem il bocchettone esterno (anche se tutti gli installatori hanno avuto la brillante idea di spostarlo in posizioni diverse ogni volta lasciando qualche foro sulla carrozzeria!! ) quindi anch'essi "storici " e l'accensione non avviene sempre a benzina ma dipende dalla posizione dell'interruttore. L'indicatore non c'è, abbiamo risolto con un contachilometri parziale manuale stile Trabant. Solitamente la sera la si "gira a benzina " per mantenere attivo l'impianto per poi rigirarla a GPL il giorno dopo subito dopo partiti. Il GPL abbassa leggermente la potenza del motore rispetto alla benzina ma in compenso lo fa durare più a lungo e le valvole non ne risentono per nulla. Anche l'olio, una volta sostituito, risulta più "bello " perchè il gas non contiene le scorie presenti nella benzina. La cosa poco piacevole è che ad ogni rinnovo dell'impianto viene cambiato anche il libretto di circolazione.
Se dovessi comprare una storica non la metterei a GPL per usarla si e no 10 volte all'anno, però se fosse già montato, magari dello stesso periodo dell'auto (ovviamente i pezzi che non è obbligatorio cambiare ) la lascerei così.
In questo caso, trattandosi di un'Alfetta, non la comprerei comunque (ho già detto altre volte che non digerisco i freni inboard ) ma se mi capitasse con l'impianto la userei a GPL. Se poi nello specchietto vedo 4 fari circolari con due reni al centro ed un numero di tre cifre sulla calandra, non faccio altro che girare a benzina, scalare e accellerare
Io uso regolarmente due/tre storiche alla settimana, ma c'è da dire che abito in provincia di Como dove non ci sono blocchi di sorta (a Como città sì, uguale a Milano, ma di fatto non controlla nessuno...) e il traffico non è micidiale (almeno fino alle 17:30) anche se pieno di fastidiosi dossi, inutili e dannosi alle mie auto con assetti ribassati! Oltre agli autovelox che crescono come funghi porcini in Valtellina d'autunno... In ogni caso, dicevo, ne riesco a fare un buon uso senza GPL e con il classico 20 euro che serve quanto basta a muoverle un pò. Oltretutto la mia avversione al GPL può nascere anche dal fatto di abitare in una zona dove questa alimentazione non ha mai preso piede (al contrario soprattutto del centro Italia) per vari motivi: due su tutti i pochi rifornitori e la vicina Svizzera (dove la benzina è sempre costata meno). Ora girano anche qui parecchie auto a GPL e metano per il fatto che molte sono già commercializzate così da nuove. Ecco, se abitassi nel centro di Roma, avessi una 323i, e fossi costretto a metterla a GPL o a venderla, logicamente chiuderei naso e occhi e farei questo sacrificio (GPL). Ma è una roba veramente anticostituzionale su un bene privato per il quale pago già non poco allo stato...
Se poi nello specchietto vedo 4 fari circolari con due reni al centro ed un numero di tre cifre sulla calandra, non faccio altro che girare a benzina, scalare e accellerare Pfft
Accertati bene che sulla calandra nello specchietto non ci siano due 3 con un 2 in mezzo, altrimenti dovresti inserire anche il NOS oltre a disinnescare il GPL... A meno che sia una strada a curve sotto la pioggia...
Se dovessi comprare una storica non la metterei a GPL per usarla si e no 10 volte all'anno, però se fosse già montato, magari dello stesso periodo dell'auto (ovviamente i pezzi che non è obbligatorio cambiare ) la lascerei così.
Concordo. Io ho comprato due anni fa la R18 Turbo e, purtroppo, ha il GPL montato dal 2007. L'ho tenuto, giro maggiormente a benzina ma non disdegno di usarla anche a gas. Ho tante altre storiche e per una rarità qual'è la R18 Turbo ho chiuso un occhio...
Il GPL può essere montato solo nei casi in cui ci sono dei blocchi pazzeschi del traffico nella zona in cui un possessore di auto storiche vive e viaggia, oppure se la si usa tutti i giorni come una normale vettura di oggi. Io sulla mia Delta non lo monterei mai un impianto GPL, non solo perché non la uso quotidianamente, ma anche perché non abito in zone con ZTL e blocchi del traffico per veicoli Euro 0.
Certo mi capitasse un auto storica già con GPL, non certo rimuoverò l'impianto, anche perché ne trarrei vantaggi in tanti termini(costi in primis).