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Lancia Aurelia B20

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Anno 1952, targhe nere del 1964 (Marlon).

Data: 19/04/2017
Commenti: 8
Visualizzazioni: 1807
Commenti
#1 | Markino il 08/12/2014 10:56:47
Riecco affacciarsi dopo anni questo capolavoro dell'ingegneria e del design italiano, un modello che sintetizza mirabilmente eleganza e sportività e la cui intera produzione ha attraversato quasi completamente il decennio '50. Ancora nel 1957-'58, l'ultima serie, la sesta, raccolse un notevole successo commerciale per una vettura tanto elitaria, nonostante la linea iniziasse ad apparire datata.
Questo esemplare dovrebbe appartenere alla 2a serie, costruita in circa 700 esemplari tra il 1952 e il 1953: è l'ultima delle B20 equipaggiate con un 6V da 2 litri, che qui eroga 80 CV, prima del passaggio, appunto nel 1953, al più dimensionato 2,5 lt. Le ottime prestazioni (grande elasticità di marcia, e velocità massima di ben 160 km/h), migliorate rispetto alla versione del 1951, si accompagnano alla configurazione estetica più nervosa - e, per me, straordinaria - delle B20 di serie, dovuta alle vistose pinne posteriori, soppresse nella 3a serie, che slanciano ulteriormente una linea già estremamente filante e ribassata.
Le unità sopravvissute ammontano a poche decine, tutt'altro che scarse considerato che le "2000" e le prime "2500", fino al cambio di passo dovuto alla nuova gestione Pesenti, venivano spese in gara senza risparmio, e spesso distrutte.
La vettura è un eccellente conservato, con targa pregiata anche se di epoca successiva alla prima immatricolazione. Magnifici anche gli interni in panno, e la plancia dominata da due grandi strumenti circolari. Lodevole la preservazione dei minuscoli fanalini d'origine, integrati dagli indicatori di direzione sotto i paraurti, dato che, non di rado, si sono viste Aurelia delle prime due serie con fari posteriori addirittura della FIAT 1500 Cabriolet, o simili, montati rovinando le pinnette.
Elegantissimo il colore, ma, per la 2a serie, a mio giudizio il massimo sono le tinte scure.
Mi auguro che il parcheggio fosse adeguatamente presidiato dal proprietario o da chi per lui: ad un'asta internazionale, quest'auto brucerebbe come ridere i 150mila euro.
#2 | bob91180 il 08/12/2014 10:59:28
Ullalla' ... prima o seconda serie ... conservata mirabilmente ... versione da museo ...
#3 | Astrale il 08/12/2014 14:01:14
Non c'è che dire noi italiani eravamo proprio bravi e questo gli altri lo sapevano, quindi sono corsi ai ripari , al contrario nostro che ci siamo adagiati.....
#4 | Marlon il 08/12/2014 19:28:42
Mi auguro che il parcheggio fosse adeguatamente presidiato dal proprietario o da chi per lui

Non saprei se il proprietario la stesse tenendo sott'occhio, ma me la sono trovata parcheggiata proprio di fianco alla mia auto... Grin
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#5 | Marlon il 08/12/2014 19:30:31
Purtroppo non so essere più preciso sull'età del modello: sul lato destro del frontale aveva pure la targhetta ASI, ma me ne sono accorto solo a casa riguardando le foto...
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#6 | Marlon il 19/04/2017 00:42:01
Forse il dato relativo alla potenza non è corretto (82kw), comunque l'auto risulta essere immatricolata il 29/11/52
#7 | time101cv il 13/08/2019 00:01:33
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2019/08/img-20190811-wa0112_super80_tn26864.jpg

www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2019/08/20190811_204138_super80_tn26864.jpg
(foto "super80" )
#8 | manug75 il 13/08/2019 13:35:09
Perché rovinare così un tale capolavoro? dubbio
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