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Simca 8

simca8total20141225.jpg
Anno n.c., targhe ZA in formato europeo (Total III).

Data: 25/12/2014
Commenti: 2
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Commenti
#1 | bob91180 il 25/12/2014 12:04:19
Omologa della fiat 508C ... una vera prelibatezza ...
Non credo ne sopravvivano molti esemplari ...
Finitura avorio/nera molto sfiziosa ...
#2 | Markino il 25/12/2014 23:10:24
Da almeno un paio di lustri si registra in Italia un modesto ma incessante flusso di vetture SIMCA risalenti agli anni più lontani della fertile stagione di Enrico Pigozzi, l'imprenditore torinese che fondò il marchio nel 1935, facendovi confluire le attività produttive della precedente SAFAF, azienda creata nel 1926 per la commercializzazione, e in seguito la costruzione in loco, di vetture FIAT in territorio francese. Come già accadde per la SAFAF, la gamma SIMCA replicava la struttura essenziale della produzione italiana, identificando i vari modelli con un numero che ne esprimeva la potenza secondo il sistema fiscale francese. La 508 Balilla era così la "6", "11" l'Ardita, "5" la 500 "Topolino". Nel 1937 la 508 Balilla conobbe un'importante evoluzione che diede vita alla capostipite della fortunatissima generazione delle 1100, la 508 C, e l'affiliata francese ne riprese pressoché fedelmente le caratteristiche, costruendo appunto la "8", qui ritratta in un esemplare appartenente alla prima generazione, durata fino al 1949.
Da oramai noto estimatore delle vetture prebelliche, non posso che gioire di fronte a questo avvistamento, ben fissato nello scatto dinamico, anche se il mio massimo gradimento è ovviamente rivolto alla versione originale italiana, le cui unità superstiti in condizioni dignitose sono ben rare. Non sono particolarmente esperto del modello in questione, ma l'esemplare sembra aver goduto di un recente restauro, durante il quale mi auguro che non si sia proceduto ad una riverniciatura non conforme, dato che questa livrea bianco-avorio mi lascia più di un dubbio, al pari di quanto accade con le 1100 "Musone" italiane.
Per tornare alla considerazione d'apertura, oltre a un discreto numero di Balilla francesi, in versione sia Berlina che Coupé (splendide queste ultime del carrozziere Kelsch), e a poche "5", capita oramai di vedere alle nostre manifestazioni anche qualche Coupé Sport, Cabriolet fuoriserie o addirittura Barchetta Sport, sulla stessa base SIMCA "8". Segnalo in particolare, tra le acquisizioni più recenti dei nostri appassionati, una Cabriolet blu metallizzato del 1950 comparsa recentemente in Lombardia, che, per una spesa sicuramente inferiore, fa sfoggio di un'eleganza di forme e di allestimenti che la rende quasi equivalente, all'occhio non smaliziato, alle Cisitalia 202 Cabriolet carrozzate nella stessa epoca dagli Stabilimenti Farina.
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