2.0 ultima serie a carburatori, tra le configurazioni che apprezzo maggiormente, molto bella.
Da bambino restavo affascinato dall'imperiale multifunzione posizionata sul padiglione, pieno di tasti, 3 spot di lettura orientabili e la plafoniera con la luce verde.
Appesantita dalle sovrastrutture in plastica, alle quali faceva da contrappeso un miglior livello di finitura, ma in ogni caso ancora notevole.
10mila circa le unità realizzate della 2 litri; oggi è piuttosto difficile da reperire. Questa era una delle livree più frequenti.
Il padre del mio più caro compagno delle scuole medie, ingegnere libero professionista, ne acquistò un esemplare identico, con il quale sostituì un'altra 2 litri avorio del 1980 circa. Erano i tempi in cui, in Italia, l'Alfetta costituiva il benchmark naturale per la categoria.
Esemplare davvero splendido e pari al nuovo. Come Alfa 33, preferisco questa versione 2.0 a carburatori alla seppur pregiata e assai affascinante Q.O, in quanto, oltre ad assicurare maggior affidabilità, acquisisce fascino per la rarità.
Con i cerchi in lega della Q.O(opzionali anche per la 2.0 normale)sarebbe il massimo.
A me piace proprio così, con i tanto vituperati cerchi in acciaio ed il relativo coprimozzo in plastica grigia. Da ragazzino infatti ne ricordo moltissime in livrea Carabinieri (con un amico ogni pomeriggio trovavamo la scusa per passare a piedi davanti al locale Comando nel desiderio di vederne qualcuna posteggiata all'esterno) ed è un immagine a cui sono rimasto molto affezionato.
Tanto di cappello a prescindere per una vera Alfa, ma le ho sempre preferito le versioni precedenti. Certo, capitasse l'occasione, non me la farei sfuggire
Non sono le mie Alfette preferite le faro quadrato, tuttavia esemplari belli e ben tenuti come questo mi sono sempre graditissimi
Nella mia città universitaria ne conosco una identica abbandonata senza targhe in uno spiazzo erboso a circa 50 m da dove abitavo fino allo scorso anno: la settimana passata, recandomi lì per motivi di studio, sono andato per pura curiosità in quel punto e ci stava ancora, seminascosta dietro dei rami e nelle stesse discrete condizioni
Condivido pienamente le parole di nonsolo86, questa Alfetta era una vettura che nelle grandi occasioni faceva e fa ancora bella figura, una berlina di rappresentanza che sa dare grandi soddisfazioni quando si cerca il vero piacere di guida.
(foto "AP" )