Questo grigio non mi ha mai sconfinferato troppo, soprattutto sulla 125, tuttavia l'esemplare è davvero bello, e nella ancor più rara versione da 90 cavalli

Ma ha il retronebbia al posto della luce di retromarcia???

Chissà perché la luce di retromarcia si è trasformata in retronebbia....

Perché la targa è di Milano

Pezzo piuttosto raro ... dalle mie parti ne circolava una identica , chissa' dove e' finita ...

Bella davvero, mi ha sempre dato l'idea di essere un'auto solida e ben fatta.

quoto senza dubbio biturbo ah ah ah....

Sì, una volta magari.....ora è emigrata anche la nebbia!

Ormai questa è la configurazione più rara da trovare, ottimo avvistamento; auto di grande personalità.

Tra la macchina e la nebbia non so quale sia più rara..

Molto elegante, anche in questo grigio...

Stupenda prima serie da 90 cv e 4 marce, ormai divenuta molto rara e anche questo grigio non è molto diffuso su questo modello. Sempre una gran bella macchina la 125.

La prima serie è la mia preferita, piena di dettagli vintage e di soluzioni affascinanti (come i fari posteriori disposti verticalmente, in parallelo o la ricchezza di cromature).
L'esemplare in foto (grigio perla?) è uno spettacolo. Complimenti a chi l'ha portata in queste condizioni sino ai giorni nostri!

Questa tinta è il Grigio Medio. Sulle 125 di tutte le serie erano disponibili altre due tonalità di grigio: grigio perla (molto più chiaro) e il grigio acciaio (molto più scuro), come li definiva la Casa all'epoca.
Si intuiscono gli interni in un bellissimo rosso Cartier.

Bellissima,mi ricorda momenti d'infanzia

Tutte le versioni della 125 rientrano nel mio garage ideale, con privilegio per le unità pre-1970; mentre la maggior parte degli appassionati ricerca la più brillante "S", io, come da mia inclinazione, non avrei alcuna difficoltà ad accogliere la serie d'origine "4 marce", già molto godibile su strada come testimonia uno splendido video girato nel 1967, che riguarda una prova su strada della nuova vettura, testata per l'occasione dal pilota Ludovico Scarfiotti (altri tempi, altri uomini, altri spessori), conservato grazie al prezioso "Archivio nazionale cinema d'impresa".

https://www.youtu...a+fiat+125


Questo esemplare, che esibisce un abbinamento esterno/interno a me assai gradito, dovrebbe essere identico a quello immaginato da Clelia D'Onofrio, storica penna di Quattroruote, per concludere una sorta di breve racconto epistolare vissuto al femminile, e pubblicato, mi pare, alla fine del 1967, che descrive il piccolo "travaglio" generato in una famiglia borghese dal desiderio del marito di sostituire la propria automobile (una FIAT "1300" ). Un'invenzione letteraria che forse sottendeva qualche velato intento pubblicitario (ma c'è anche da dire che, all'epoca, la 125 era l'auto del momento), e che, per il suo garbo e la sua piacevolezza, mi ha portato diverse volte a ripercorrerne le righe

Buongiorno a tutti, l'auto della foto è mia.
Grazie per i complimenti.
L'auto è ritargata perchè fu venduta in Francia ad un Ministero a quanto ne so, ha suffragio di ciò che dico, c'è una targhetta all'interno del vano motore.
Inoltre una sua foto è inserita all'interno di un libro dedicato al Presidente della DC Aldo Moro e la sua scorta.
Insomma, diciamo che è carica di storia.
Io sono il terzo proprietario, l'auto gode di ottima salute ed è piacevolissima da guidare.
Grazie ancora.
Roberto Valentino