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Ford Escort 1100 4p.

fordescortmarkino20151102.jpg
Anno 1971 (Markino).

Data: 02/11/2015
Commenti: 10
Visualizzazioni: 1326
Commenti
#1 | time101cv il 02/11/2015 07:40:19
www.targhenere.net/images/005/dscn9906_zpspdyypyv1.jpg
(foto "Markino" )
#2 | Uno Turbo D il 02/11/2015 11:59:49
Tinta bellissima e condizioni stupende: affronta il traffico come ridere Grin
#3 | Alfa33 il 02/11/2015 15:17:57
La serie che preferisco dal punto di vista estetico.
#4 | 1600 GT il 02/11/2015 17:51:28
Meravigliosa sia nelle condizioni che nella tinta questa prima serie, ossia la migliore. Forse la Escort più bella mai fotografata.
#5 | IL BUE il 02/11/2015 18:28:06
Davvero deliziosa, per l'equilibrio perfetto tra la linea proporzionata e la tinta davvero gradevole
#6 | gabford il 02/11/2015 23:39:22
Marco, ti sei dato alle foto dinamiche Grin. D'altronde questo ottimo esemplare lo meritava Smile.
Anche se dovrei averci fatto il callo, rimango sempre spiazzato dall'elevata numerazione, in termini relativi, delle targhe della Granda...
#7 | Markino il 03/11/2015 00:57:46
Le foto, scattate a dir poco al volo, risalgono ad oltre un anno fa, ma la vettura, veramente in ottime condizioni, è tuttora esistente, e di tanto in tanto fa pure capolino a qualche raduno di periferia o dell'entroterra.
Quanto alla provincia di Cuneo, si tratta di un territorio enorme (Gabriele ha ben ricordato l'appellativo di Provincia Granda, ignoto a molti), piuttosto popoloso per l'elevatissimo numero di borghi piccoli e medi, alcuni dei quali ricchi già negli anni '60 (basti pensare ad Alba), ma, nelle zone montane, afflitto per buona parte della storia a "targhe quadre" da una notevole povertà, struggentemente descritta nei libri di Nuto Revelli. La numerazione di Cuneo, così come colta nella foto, era quindi il prodotto di questo squilibrio, poiché, se da un lato, nonostante la buona articolazione delle linee ferroviarie, alcune delle quali oggi dismesse, la motorizzazione privata risultava sempre più indispensabile per assicurare la mobilità in aree tanto vaste, anche solo tra comuni confinanti, la diffusione dell'automobile era in realtà appannaggio delle zone pianeggianti e collinari più sviluppate, risultando invece frenata in consistenti distretti montani e pedemontani Smile
#8 | gabford il 03/11/2015 23:58:51
l'elevatissimo numero di borghi piccoli e medi, alcuni dei quali ricchi già negli anni '60

Penso sia questo il punto cruciale: alcune delle principali province venete, ad esempio, pur essendo significativamente più popolose, a fatica competevano con il numero di immatricolazioni di Cuneo.
#9 | time101cv il 28/06/2022 13:00:23
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2022/06/img-20220603-wa0055_super80_tn31737.jpg

www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2022/06/img-20220603-wa0056_super80_tn31737.jpg
(foto "super80" )
#10 | Markino il 28/06/2022 13:04:57
A distanza di sette anni dal primo avvistamento, fortunatamente sembra ancora ben preservata e lasciata esente da idiozie corsaiole e altre stupidaggini, tanto più che, ritengo, deve aver cambiato zona, passando probabilmente di mano.
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