La foto è meravigliosa, un capolavoro che sancisce un equilibrio perfetto fra dinamismo, messa a fuoco e tempismo!
L'Anglia è un'autovettura per cui stravedo, carica di storia e di vissuto nella sua leziosa, piccola pretenziosità tipica di certa produzione automobilistica di fine anni '50/anni '60 (come la DKW Junior, altra vettura coeva che apprezzo moltissimo).
Nella seconda metà degli anni '60, la possedeva il temutissimo professore di latino e greco di mia mamma. Ogni giorno, quell'Anglia azzurrina parcheggiata lì, dentro scuola, era il "buongiorno" che veniva dato agli studenti. Una mattina mia mamma entrò in classe e trovò un'atmosfera a dir poco euforica: l'Anglia non c'era in cortile, quindi (deduzione ovvia) l'insegnante era assente, in giorno d'interrogazioni per giunta!
Ma ben presto la gioia dilagante si trasformò in delusione totale quando il docente (pipa su di una mano e dizionario "Rocci" di greco antico sull'altra) entrò in classe come ogni mattina, pronto ad interrogare. Aveva semplicemente cambiato auto: da allora il veicolo più temuto dell'istituto divenne un'enorme Ford Taunus.
Io riesco a perdere serate ad ascoltare questi racconti semplici, carichi di vissuto ed evocativi di un tempo che, pur con tutti i suoi problemi, vedo sempre ricordato con molta nostalgia dai miei genitori e dai loro coetanei.
Bello il tuo commento Prince!
Traspare veramente come un auto sia legata ad un periodo di vita, un ricordo e quasi venga a fondersi con il suo proprietario.
A proposito di Anglia azzurrina, ricordo quella di un medico della mutua, ormai anziano, che vedevo parcheggiata vicino a casa mia, quando ero piccolo.
Auto molto particolare come soluzioni estetiche da farmela preferire in colori più accesi, nulla togliendo all'avvistamento di Marlon ovviamente: come quotazioni ho visto essere abbastanza accessibile nonostante sia decisamente più rara della concorrente Fiat 1100.
Mi è sempre piaciuta molto questa vettura inglese che ebbe un buon riscontro di vendite qui in Italia: la reputo molto affascinante e anche piuttosto originale.
Bellissimo l'esemplare in foto.
OT ... Capperi , il "Rocci" ce l'ho ancora , ma non mi vergogno a dire che ci ho sempre capito poco dei suoi contenuti ... ho dato la maturita' nel '76 , quando le anglia circolavano ancora ...
@bob: anche io! In cinque anni di classico l'ho aperto credo due volte. Quando ho studiato io greco (in anni piuttosto recenti) esisteva, in alternativa, "IL G", un po' incompleto forse, ma sicuramente più chiaro e meno delirante.
IL G era criticato da mia madre(peraltro insegnante di lettere)proprio per la sua incompletezza, ma rispetto al suo vetusto e straconsumato Rocci che mi prestava per versioni e compiti in classico era di una chiarezza superlativa se si ponevano entrambi a confronto.
"Rocci" e "IL G" sono ancora a casa, e devo dire che mi fanno sempre un certo effetto pauroso quando li vedo, sebbene siano passati ormai 11 anni dalla mia maturità classica.
Fine OT.
IL
Anch'io sono un reduce del classico (2001/06), pure io ho usato il mitico Rocci, antiquato finchè vuoi ma completo, anche se per alcune parole serviva il dizionario sinonimi-contrari.
Per la cronaca, lo conservo ancora e mi ha seguito quando mi sono trasferito.
L'altro dizionario di greco più recente si chiama "Il GI", non "Il G".
Vedo che qua i ricordi si scatenano...
Giallo chiaro con padiglione bianco, accostamento garbato e piacevole per questo ottimo esemplare di una delle mie utilitarie d'epoca preferite; un pregio, ai miei occhi, la linea leziosa e pretenziosa.
I pochi esemplari sopravvissuti non possono restituire l'idea di un parco all'epoca discretamente numeroso, nonostante la penalizzazione a cui erano soggette le vetture di provenienza extra CEE (come appunto quelle britanniche), anche dopo la parziale liberalizzazione del 1962.
targa oro...
ottime condizioni per questa rara Anglia