Ho visto Sabato scorso un paio di esemplari in vendita, esposti all'Automotoretrò; decisamente una bella auto, una volta mi impressionava in modo particolare la strumentazione, davvero completissima.
Mi piace da matti l'HPE: vista di tre quarti davanti sembra quasi un gatto pronto a scattare, e in effetti soprattutto dalle 1.8 a salire scattante lo doveva essere Sulla modernità delle linee vale il discorso della E32 di oggi, anche se per lei i fatidici "quaranta" sono già passati.
La strumentazione a 6 indicatori (oltre a tachimetro e contagiri) è dotata anche di un sofisticato sistema a depressione per il controllo del livello olio: si preme un apposito pulsante sul quadro strumenti e dopo pochi istanti l'indice comincia a muoversi sulla scala graduata... meglio non pensare agli esemplari visti nei piazzali dei demolitori, manco a dirlo premere l'apposito pulsante era il mio ultimo saluto.
Quante occasioni perse, penso anche ai prototipi come la Kayak e la Fulvia del 2003, quest'ultima era una delle auto che più mi piacevano circa 12 anni fa, quando comprai la Ypsilon.
In compenso, ho il modellino acquistato in edicola.
Eppure non bastava molto per tenerlo in vita: gli anni '80 hanno insegnato che era sufficiente disegnare una linea seducente e sfruttare sapientemente pianali e motori presenti in casa... Chissà che potente sonnifero (o quanti pochi soldi) hanno dato ai designer negli anni'90, quando l'uscita di modelli decisamente poco azzeccati ha affossato il marchio...
Chissà che potente sonnifero (o quanti pochi soldi) hanno dato ai designer
Negli anni '90 la Y è stata, probabilmente, il canto del cigno del centro stile diretto da Fumia, l'ultimo guizzo di vita l'ho visto con la Lybra SW la quale sotto il vestito presentava dei contenuti pregevoli, come l'esclusiva e costosa sospensione posteriore a bracci guidati, ma un brutto giorno si presentò al centro stile un tale Mike Robinson...
... uscito dal famigerato Art Center di Pasadena al pari del suo ispiratore, tale Chris Bangle che fece danni simili alla BMW. Per esempio le "sue" auto provocarono la migrazione del sottoscritto, fino ad allora affezionato cliente di Monaco, verso altri lidi. Solo che BMW, che poteva contare su ben altra struttura industriale, dopo avere cacciato a calci Bangle, è tornata a produrre belle auto. La già traballante Lancia, invece, ha imboccato la strada di un declino inesorabile.
Anche se è stato un flop, a me piaceva molto la K Coupè, e pure la "Delta-sud" non era male (magari con un altro nome) . Poi sembra che abbiano abbandonato "la classe Lancia" (cit.) per concentrarsi sulle citycar e sulle monovolume in generale (vedi Musa, Z e Phedra fino all'americana Voyager...) . A me viene da ridere (o piangere, fate voi) quando sento "la nuova Ypsilon Elefantino Rosa" , visto che l'elefante rosso o blu era già presente sulle versioni HF di Delta e Fulvia.
Parlando di demolitori, invece, quando ci andavo da piccolo con mio papà rimanevo "stregato" dal cruscotto particolare della Beta Trevi, auto che ai tempi si vedeva abbastanza in quei luoghi.
Vista con gli occhi di oggi e soprattutto confrontandola con le accozzaglie di lamiere circolanti, la Delta 836 la trovo tutt'altro che sgradevole, il tre quarti posteriore tanto criticato lo possiamo ritrovare nella Seat Leon...
Diciamo che ha deluso le aspettative, soprattutto con le motorizzazioni asfittiche dai consumi abnormi delle prime serie. Le cose migliorano decisamente con il restyling del 1996 quando vennero introdotti i nuovi motori 16 valvole, nuovi interni in microfibra e svariati affinamenti; tra l'altro, come la sorella Dedra da cui derivò, non era nemmeno venduta a prezzo di saldo.
quando ci andavo da piccolo con mio papà rimanevo "stregato" dal cruscotto particolare della Beta Trevi
Il cruscotto fu disegnato dall'architetto Bellini (all'epoca c'erano soldi da spendere ) senza dubbio originale e di grande impatto visivo, forse un po' disarmonico rispetto alla linea classicheggiante della Beta.
Secondo me le ultime Lancia portatrici dei valori di qualità ed innovazione propri del marchio sono state Y10 e Thema,dopo vetture prive di innovazione e personalità spesso vestite dal macabro studio I.DEA che propinò linee lassative anche in casa Alfa e Fiat.....ed infatti i numeri confermano.....
Parlando di Lancia-Fiat io personalmente rivaluto la Dedra: onesta berlina ben rifinita, una linea comunque equilibrata (meglio della Lybra!) e con interessanti versioni (SW Integrale, HF Turbo, Turbo Integrale...). Al contrario la Delta da essa derivata proprio non riesco a farmela piacere, addirittura preferisco l'ultima Delta, nella sua stranezza. Concordo nel definire un'ottima macchina la Thema (e anche la cugina Croma); le successive K e Thesis invece hanno avuto due linee opposte: la prima quasi anonima, la seconda troppo ricercata. Menzione speciale per la K Coupè: talmente venuta male (il passo corto e la linea tozza su tutto il resto) che mi piace! Però nulla a che vedere col capolavoro nato 20 anni prima e chiamato Gamma Coupè! E scusate se anche stavolta le ho sparate grosse...
A me le uniche che piacciono molto del centro stile I.DEA sono Tipo e Dedra: anche Delta 2 mi convince abbastanza ma non pienamente, ma son convinto che se fosse uscita nell'88 insieme a Tipo e avessero sfruttato quella nei rallies, avrebbe avuto ben altro destino.
è chiaro che da più di un decennio fiat ha considerato il marchio lancia come la parte "fighetta"/elegante del gruppo. tutti concordiamo sulla validità di Y10-Y e thema, personalmente trovo la dedra una buona macchina. ai tempi mi piaceva anche la K, che però aveva (ha) zero personalità e innovazione. molto meglio la thesis, particolarmente gradevole nella versione centenario, mentre "il deltino" - che a me piaciucchia, nonostante fosse un'auto pesante e veramente inchiodata con motore 1.6 - non era all'altezza del nome. così come non lo è la nuova delta. la nuova thema è una chrysler a tutti gli effetti.
Dato che atae ha nominato la Dedra, posso affermare che anche io la sto rivalutando e colgo l'occasione per dirvi che qua nel Monferrato è ancora discretamente diffusa, addirittura vedo spesso una 2.0 prima serie con la strumentazione digitale (forse si chiamava optoelettronica), poi incrocio quotidianamente delle 1.6 e 1.8 più recenti, targate AD-AH-AP-BA, quindi i modelli degli ultimi anni di produzione, meglio rifiniti ed accessoriati e quasi sempre in mano a persone di una certa età; invece le cugina Tempra e 155 si possono contare, in modo particolare la prima, che all'epoca era assai più diffusa delle altre 2.
Mi ero totalmente dimenticato della Y... L'ultima Lancia bella. L'ho avuta, azzurra, prima serie LE del tutto priva di optional. Sono stato costretto a venderla, e la rimpiango. Era una Punto, si, ma con stile e personalità. L'ultima, a mio modo di vedere.
In famiglia abbiamo avuto due Prisma e una Dedra e la Dedra mi è rimasta nel cuore. Secondo me è stata l'ultima Lancia di successo, dopo di lei non hanno più indovinato un modello, un flop dietro l'altro.
Continuando l'OT, e me ne scuso in anticipo, della Dedra salverei solo la Turbo i.e. 2 litri da 165 cv con il differenziale anteriore Viscodrive, antesignano del Q2 meccanico prodotto in casa Alfa.
La Dedra è ancora nelle mani di un mio parente che la possiede dal 1991 e che utilizza solo ogni tanto affiancata da una Bravo del 2007 che utilizza ogni giorno. La sua è una 1600 da 90 cv nero metallizzato senza clima ma con cerchi in lega e nonostante i km, si mantiene ancora perfetta. La Y l'ho tenuta anch'io, versione LS 1200 8v. Bella macchinetta devo dire.
Vettura gradevole e raffinata, ulteriormente impreziosita dalla targa suggestiva, prossima al giro di boa.
La lamiera sotto il paraurti meriterebbe una bella ripulita.