Che bella...... mi fa tornare in mente un aneddoto di metà anni '80....
Eravamo al campeggio in Calabria ed un nostro vicino di piazzola ne aveva una identica con la quale, come noi, (131 SM 1.6 TC) ci tirava la roulotte...
Ovviamente volevo sapere da mio padre chi "tirava meglio".... il quale mi rispose con un sorrisetto soddisfatto "il motore è uguale ma la nostra 131 pesa di meno... tiriamo meglio noi..."
Proprio niente male. Tempo fa mi informarono di uno sfascio a 25 km da casa mia che ha una 1.6 terza serie con fermo amministrativo che non hanno demolito (era ancora targata), ma la stavano cercando di vendere: chissà se è ancora lì.
Ben conservata questa 1600 dalla tinta poco diffusa e che personalmente le dona assai, ma che ricordo su di un esemplare con la più diffusa motorizzazione 2000, targato Roma U6 appartenuto ad una coppia di anziani coniugi che nelle estati del 1995 e del 1996 sono venuti in villeggiatura nella località dove spesso vado anche io.
Ricordo ancora il proprietario che stava sempre li a spolverarla continuamente per paura che la salsedine si posasse sulla sua vettura. Chissà che fine hanno fatto sia la macchina che i proprietari, peraltro molto simpatici e socievoli.
Infatti ricordo che lui parlava spesso della sua 132, dicendo che nonostante avesse 17 anni, andava come il primo giorno in cui la ritirò e che voleva tenersela a vita.
limiti estetici che la plastica, al mio occhio, ha dato alla terza serie
Concordo che - con il senno di poi - paracolpi e paraurti della terza serie appesantiscano la vettura. Paradossalmente, però, credo che all'epoca, conferissero al modello un aspetto più moderno e "importante", consono al nuovo ruolo di ammiraglia acquisito dopo l'uscita di scena della 130. Per questo motivo, la preferisco nelle tinte metallizzate, che ai miei occhi le fanno guadagnare dei punti in termini di eleganza.
Ancora in forma nonostante lo stato di servizio, forse tuttora persistente. Tinta rara già all'epoca.
Lo scarsissimo interesse collezionistico per questa serie conclusiva non depone a favore dei pochi esemplari superstiti, spesso a rischio demolizione per eventi spiacevoli legati al proprietario, o al manifestarsi del primo guaio serio di meccanica o di carrozzeria.
L'esperienza raccontata da 1600GT conferma che chi possiede un modello di questo colore è "croce e delizia". Delizia perché il rosso è sempre un colore piacevole da vedere - specie in Italia, dove è disdegnato nelle auto, benché apprezzato in abbigliamento, nonostante richiami il mondo delle corse - croce perché il tempo crea non pochi problemi di durata e "sfarinamento".
Vidi l'annuncio su subito di quella 132 allo sfascio ...
Se si riferisce a questa in foto, è andato a buon fine perchè l'ho avvistata a circa 500 km a nord della provincia della targa e del (probabile) luogo del primo avvistamento.
Bel colore.