Targa? Sembra RA, e a giudicare dalle location, potrebbe anche essere...
Sarebbe la terza fra quelle pubblicate oggi, che aggiunta alle 2 targate FO, fanno vincere decisamente la romagna!!!

Stesso discorso della Giulietta dell'altro giorno: l'essenziale è che abbia la forma più pura del bialbero, ed il relativo canto. Per le prestazioni, chissenefrega.

La targa è "RA 40"

Molto ben tenuta nonostante l'utilizzo persistente, suggerito dall'impianto GPL di cui si nota chiaramente il bocchettone.
I cerchi in lega opzionali conferirebbero più brio a una linea che, comunque, ho sempre apprezzato senza riserve.
A mio modo di vedere, troppo rara per andarci in giro tutti i giorni, anche se nelle piccole province il traffico offre meno insidie, ed è più elevata la possibilità di una custodia al chiuso.
Livrea molto tipica per la "90", che ben si sposa con la sobrietà e l'eleganza delle forme.
Ottimo lo scatto, come d'abitudine per Alessio.

Davvero un bel conservato, nonostante sia la motorizzazione base, sulla carta non mi pare sottodimensionata.

Se il 1.8 non era sottodimensionato sull'Alfetta non vedo come possa esserlo sulla 90.

Concordo, oltretutto il peso era sostanzialmente equivalente anche all'Alfetta del 1972, quella visivamente più snella.

Le 90 equipaggiate con il motore 1.8 venivano utilizzate dai Carabinieri e dalla Polizia stradale, le ricordo bene; bello l'esemplare fotografato.

Chissà perché Giulietta, Alfetta, 75 sono state prodotte anche col 1,6 litri mentre la 90 partiva dal 1,8. Forse è giudicato superficialmente "sottodimensionato" proprio perché visto come il modello base della gamma, com'era il 1.3 per la Giulietta e il 1.6 per Alfetta e 75. Ma di fatto anche io penso sia un motore che ben si adatti alla carrozzeria della 90.

Immagino volessero evitare il cannibalismo tra 75 e 90. Tentativo riuscito male, visto come sono andate poi le cose: una volta presentata la 75, le vendite della 90 sono andate calando in maniera esponenziale.

Io conosco due ex possessori di Alfa 90 1.8, un mio parente che vive a Bergamo, e un amico di famiglia, ed entrambi hanno bei ricordi delle prestazioni della cubatura più piccola. Del resto il 1.8 di derivazione Alfetta, aveva anche 122 cv, mica bruscolini, e i 185 km/h erano a portata di piede, dunque nel segmento aveva prestazioni superiori alla media e financo migliori di tantissime 2 litri, quindi parlare di motorizzazione sottodimensionata è quanto di più errato si possa affermare.
Questo esemplare fotografato da Alessio è in condizioni pressoché perfette nonostante l'utilizzo quotidiano. Esemplare che entrerebbe di diritto nel mio ipotetico maxigarage.

Sono abbastanza vintage per ricordare nitidamente diversi esemplari circolanti di Alfa 90 1.8 Carabinieri. E in effetti, un po'come avveniva per l'ultima generazione di Alfetta, avvistare un esemplare "in divisa" era il modo più facile di imbattersi in questa motorizzazione d'accesso. A naso, senza cioè conoscere i dati di vendita, credo che la versione che più incontrò i gusti del pubblico sia stata la 2.0 Iniezione a quattro cilindri: evidentemente l'utenza aveva superato la diffidenza verso l'alimentazione ad iniezione elettronica, probabilmente anche grazie all'ottima riuscita dell' Alfetta Quadrifoglio con impianto Bosch.
Un mesetto fa ho fatto un avvistamento, purtroppo all'interno di un elettrauto e in gran lontananza, di una 90 targata SS (non ne vedevo da almeno vent'anni), che dopo una visura si è rivelata essere nientemeno che una 2.5 V6. Se nei prossimi mesi vedrete stormi di volatili librarsi in volo dalla Sardegna, vorrà dire che l'ho trovata per strada e che mi son messo ad urlare come un pazzo.