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Ford Taunus 26M

fordtaunus26menea20160918.jpg
Anno 1971 (Enea).

Data: 18/09/2016
Commenti: 9
Visualizzazioni: 1333
Commenti
#1 | atae21 il 18/09/2016 10:50:10
Nooo!!!! Addirittura una "26M"???? Versione top di gamma, prodotta dal 1969 al 1971, col 6 cilindri a V da 2551cc. Chissà com'è rimasta fino ai giorni nostri, oltretutto con la sua bella targa "MINO". Solo il colore non mi piace, la preferirei nel suo classico oro metallizzato più diffuso (per quanto sia diffusa l'auto) all'epoca.
#2 | IL BUE il 18/09/2016 13:32:22
Non è malaccio il colore, in realtà, si addice molto alla linea... Classico esemplare dimenticato n anni in garage, e riesumato recentemente. Gran bel pachiderma, dalla linea gradevole. Chissà che storia nasconde...
#3 | Uno Turbo D il 18/09/2016 14:42:59
Oh mamma mia! La voglio. Subito.
Dei bei cerchi dell'epoca renderebbero bene.
#4 | vivi61 il 18/09/2016 14:43:22
A vedere come è tenuta non credo che abbia vissuto tanto tempo in qualche box,magari usata poco sì,visti iconsumi da Tir
#5 | Alfa33 il 18/09/2016 15:43:06
Molto interessante, le 26M sicuramente erano poco richieste, controllerò poi qualche dato; speriamo che qualcuno decida di curarla un po' di più.
#6 | 1600 GT il 18/09/2016 17:57:37
Opulenta e dalla linea a mio avviso bellissima e per l'epoca in cui è stata prodotta, anche piuttosto moderna.
La tinta mi piace, così come il tetto in vinile. Versione ben motorizzata(2600 cm3 se non erro.....)e, come già detto(ma già di per se presumibile vista la cubatura motore)molto assetata.
#7 | Mc 127 il 19/09/2016 01:37:33
Shock Ma dimmi tu... Anch'io propendo per un lungo sonno in qualche rimessa, a seguito di un uso intenso e non troppo accorto in origine. Certo la rarità pretende un ripristino, ma devo ammettere che il modello strizza l'occhio a queste condizioni un po' dimesse: e nonostante una tinta accesa!
#8 | danguard76 il 21/09/2016 13:45:36
La versione sportiva OSI era agli antipodi, ma celava la stessa meccanica e pianale, non è vero?
#9 | Markino il 22/09/2016 00:30:21
Decisamente inconsueta sulle strade italiane già all'epoca, dato che ne vennero complessivamente immatricolate circa 200. Il marchio "popolare", e la derivazione da una berlina per la classe media, non hanno agito da incentivi per la conservazione di un certo numero di esemplari, sebbene dimensioni e propulsori fossero quelli di una vera ammiraglia; Jaguar o Mercedes hanno avuto chance di sopravvivenza ben superiori, nonostante le "Taunus" ben figurassero per confort e qualità costruttiva.
Oltre alle due pubblicate sul sito (precedente di qualche tempo, una strabiliante Coupé del 1970 targata PC 12), non ho mai avuto esperienza o notizia diretta di altre "26M".
Avvistamento sensazionale e molto gradito al sottoscritto, grande amante della produzione Ford del decennio '60 (e relativi "strascichi" nei primi anni '70). Centrato il riferimento di Ata al colore oro metallizzato, il primo al quale anch'io ho sempre associato le "P7", anche per la persistenza nella mia memoria di un lontanissimo ricordo di un esemplare rifinito in quella tinta Smile
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