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Chevrolet Monte Carlo

chevroletmontecarlothemarcello20161211.jpg
Anno 1976, targhe europee del 2008 (Themarcello).

Data: 11/12/2016
Commenti: 9
Visualizzazioni: 1161
Commenti
#1 | bob91180 il 11/12/2016 11:34:58
Il frontale sembra quello di un commerciale ...
#2 | audiclassic il 11/12/2016 12:10:04
Premessa del tutto personale: a mio gusto le auto americane "oggettivamente belle" introdotte nel periodo 1972 - 1982 si possono contare sulle dita di una mano, infatti ritengo quel periodo in assoluto il più buio, triste e sconsolante, di tutta la produzione U.S.A., soprattutto se paragonato ai tanti modelli presentati nella seconda metà degli anni 60, capaci di suscitare emozioni mica da ridere.

La standardizzazione del design di molti frontali dei veicoli americani in quel periodo è dovuta in gran parte all'uso generalizzato dei "sealed beam" prescritti dal codice di molti stati, se non tutti. In pratica si trattava di fari sigillati (se si bruciava la lampadina lo dovevi cambiare tutto intero), disponibili in pochissime varianti, rotondi in 2/3 misure e rettangolari forse solo 2. I designers, già provati dalla "tristezza diffusa" spiegata sopra, facevano quel che potevano.. Venivano adottati anche prima, sono stati introdotti fin dagli anni 40 se non ricordo male, ma le linee eleganti e/o esagerate, li mascheravano alla grande.

Dalla seconda metà degli anni 80 la legge è stata modificata ed è stata data più libertà, sia al prodotto interno che a quelli di importazione, prima obbligati in sede di omologazione ad adottare gli stessi gruppi ottici standard, con accrocchi spesso inguardabili, al pari dei paraurti ad assorbimento d'urto.

Tornando in tema, la Monte Carlo è comunque piuttosto gradevole ai miei occhi, le fiancate lavorate e il disegno della parte posteriore del padiglione la rendono sicuramente meno banale di molte sue conteranee/coeve. E il fatto di averne viste a decine nei vari film e telefilm girati in quegli anni, la rende, sempre ai miei occhi, ancor più gradevole. Un plauso all'avvistatore e ovviamente anche al proprietario Wink claps
#3 | bob91180 il 11/12/2016 12:15:29
La standardizzazione dei fari non la sapevo proprio ...
#4 | Markino il 11/12/2016 12:48:09
Questo tipo di carrozzeria, introdotto quasi all'unisono dalle Big Three per i MY 1973-'74, rappresenta la soluzione stilistica che sostituì le ben più affascinanti berlinette fast-back di fine anni '60-primi anni '70, le muscle cars note anche ai muri, quando la crisi petrolifera e le norme antinquinamento ne decretarono la fine. Compatibilmente con la volontà di mantenere comunque una suggestione sportiva, seppur con propulsori molto depotenziati - nel caso in foto, ad esempio, siamo pur sempre di fronte a un 350 c.i./5,7 lt., e il marchio è quelllo più "in basso" nella gerarchia GM - si escogitò una configurazione meno estrema che nel recente passato (allora giustificata dalle prestazioni assai esuberanti), più votata al confort di marcia e più omogenea rispetto alle Sedan di cui si adottava il pianale, segno che, crisi economica a parte, i gusti della clientela, anche di quella più giovane, stavano cambiando.
Queste Coupé di nuova generazione (più vicine al concetto di personal luxury car) ottennero grande successo, come si può notare in molti film o serie televisive di quell'epoca, e risultavano esternamente tutte molto simili, caratterizzate specialmente dal frontale massiccio con vistosa calandra, e dalla conformazione posteriore del padiglione, che si concludeva quasi sempre con un - più o meno - sottile finestrino verticale ritagliato nella lamiera, o, preferibilmente, nel vinile; durarono, con le consuete modifiche annue, sino alla fine degli anni '70, quando la concorrenza straniera, specialmente giapponese, e pressanti esigenze di razionalizzazione, imposero all'industria americana nuovi paradigmi costruttivi.
L'esemplare in foto è una presenza costante ai principali raduni di auto a stelle strisce, muovendosi trasversalmente per il Nord Italia, da Dormelletto (NO), sponda piemontese del Lago Maggiore, a Voghera (PV), da Milano a Padova, dove l'ho incrociato per l'ultima volta a fine ottobre, in occasione di una nutrita manifestazione segnalatami da PiGi54.
Pur non rientrando nelle mie preferenze - come in generale tutte le Monte Carlo del decennio, sin dalla prima versione del 1970 - le ottime condizioni e l'abbinamento cromatico esterno/interno - quest'ultimo è rifinito in un magnifico blu medio, plancia e pannelli portiera compresi - me lo rendono complessivamente gradito, tanto più trattandosi di una scelta - sebbene piuttosto "recente" ai miei occhi - tutt'altro che banale.

Postilla: mentre queste righe erano "in fieri", Audiclassic ha inserito un bel commento, con un'informazione - circa lo standard costruttivo dei proiettori - che ignoravo, interessante soprattutto per il suo impatto sul design, e con una considerazione generale sullo stile USA nell'epoca in esame che, con le dovute eccezioni e sfumature, posso tuttavia sottoscrivere, soprattutto in raffronto alla 2a metà del decennio precedente, una delle più felici per l'industria americana.
#5 | Themarcello il 11/12/2016 13:54:31
Grazie,Daniele Smile
#6 | Markino il 11/12/2016 15:26:31
Aggiungo a questa bella foto di Marcello la vista posteriore che, per mancanza di spazio, non ha forse avuto modo di cogliere.
Siamo all'edizione 2015 del raduno organizzato al "Guest Ranch" di Voghera (PV) da "American Drive", ultima prima del definitivo trasferimento della manifestazione nei pressi della sede della rivista, sul Lago Maggiore.

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#7 | gabford il 11/12/2016 17:18:14
Direi che non c'è altro da aggiungere, se non che probabilmente la vettura si presenta nell'allestimento di punta Landau Coupe.
Gli interni descritti da Marco sono raffigurati anche nella brochure dell'epoca:
www.lov2xlr8.no/brochures/chevy/76monte/bilder/5.jpg
(da lov2xlr8.no)
#8 | peppecantarella il 12/12/2016 07:54:54
Concordo con Audiclassic, magari il posteriore sa tanto di pick up, ma nel complesso è una bella americanona elegante
#9 | Uno Turbo D il 12/12/2016 21:51:10
Non la trovo affatto male, meglio ancora in una tinta più vivace e con cerchi più attraenti: a mio parere l'industria automobilistica anni '70 e '80 offre molto, molto peggio.
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