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Maserati Biturbo

maseratibiturboamonks20170225.jpg
Anno 1983 (amonks).

Data: 25/02/2017
Commenti: 12
Visualizzazioni: 1133
Commenti
#1 | Total III il 25/02/2017 09:30:33
Alla faccia delle dicerie sul suo conto.... Pfft
#2 | Uno Turbo D il 25/02/2017 11:35:32
La targa BO e' un must...
#3 | 1600 GT il 25/02/2017 12:58:37
Motivo in più per non credere alle dicerie concernenti alcune autovetture. Questa bellissima Biturbo trotta ancora tanto a quanto pare.
#4 | Biturbo83 il 25/02/2017 13:33:58
Grande avvistamento Andrea!
Le dicerie sulla Biturbo, le posso controbattere; l'ho usata regolarmente dal 1994 al 2007 ed era una prima serie carburatori del 1983, come questaSmile
#5 | attom83 il 25/02/2017 14:43:32
Un anno fa stavo per prenderne una a iniezione da un meccanico, che aveva anche un modella a carburatori. E mi confermò tutte le dicerie.
#6 | bayerische il 25/02/2017 14:50:01
l'obbiettività e la capacità di andare oltre le baggianate metropolitane è il grande merito di questo sito,virtù rara nell'ambiente e pure nella carta stampata.
#7 | bob91180 il 25/02/2017 17:11:13
Va detto comunque che la prima serie lamentava alcuni inconvenienti , e non e' un motore alla portata di qualsiasi meccanico ...
#8 | Total III il 25/02/2017 17:43:38
Credo sia difficile negare che la Biturbo soffrisse di problemi congeniti di una certa entità, molti dei quali dovuti proprio alle sue peculiarità di progettazione, mettendo da parte tutte le riserve su una qualità di montaggio e di finitura per molti versi insoddisfacente. Eppure, sono pronto a scommettere che se molti proprietari "smanettoni", soprattutto quelli che la compravano di seconda mano a prezzo interessante, avessero perlomeno cercato di seguire le prescrizioni d'uso della Casa - soprattutto quella, importantissima, di far girare il motore al minimo dopo una tirata per evitare di cuocere le turbine - si sarebbe evitata buona parte della cattiva nomea.
A ben guardare, le uniche modifiche meccaniche di rilievo nella lunga vita della Biturbo furono l'adozione dell'intercooler (per evitare la rogna di cui sopra) e dell'iniezione elettronica per risolvere i problemi di accensione ed alimentazione.
Stop. Tutto il resto andava benone, salvo gli americani che dovettero fare i conti con un catalizzatore con un gran brutto carattere.
A dirla tutta, la maggior parte degli utenti si liberava della Biturbo essenzialmente per i costi di gestione innegabilmente molto alti (di certo non molto superiori a qualsiasi sportiva di razza), prova ne è il fatto che la vera ondata di rottamazioni venne registrata dal 1997 in poi, quando la tassa di possesso cominciò ad essere calcolata in base alla potenza del motore invece che sulla cilindrata.
Dopotutto, in anni di frequentazione dei demolitori, ho rinvenuto un numero altissimo di BMW Serie 7 (nonché svariate coupe' 635 CSi, auto da me adorata) buttate via per le medesime ragioni di consumo / bollo / costo dei ricambi: dando per scontata una costruzione certamente più accorta rispetto a quella della Biturbo, oggi è difficile trovare qualcuno disposto a parlar male di quelle sensazionali e ambite bavaresi.
Riguardo alle esperienze personali, bisognerebbe valutarle un tanto al chilo. Mio zio ha un pessimo ricordo della sua CX Pallas, svenduta per disperazione. Mentre registro diverse testimonianze di entusiasti che ci hanno percorso un milione e mezzo di chilometri senza inconvenienti di sorta. Dove sta la verità? Smile
#9 | S4 il 25/02/2017 18:26:05
Dove sta la verità?

Non ricordo di chi sia la citazione e la butto lì come ce l'ho in mente: "nella vita è fondamentale avere un buon commercialista". Aggiungo che è fondamentale avere un luminare meccanico, il quale non crei altri danni e problemi quando deve risolvere un guasto. In altre parole, l'assistenza post vendita deve essere qualificata e in grado di risolvere problemi, senza liquidare il cliente con risposte: "sono tutte così", "stiamo aspettando la modifica dalla Casa", "ci hanno spedito un ricambio sbagliato", "il suo guasto rientra nella casistica"... e amenità varie, e ciò vale per qualunque marchio, i forum sono colmi di persone inviperite le quali cercano una soluzione ai problemi delle sempre più sofisticate vetture moderne perché hanno già perso troppo tempo nelle varie officine, le leggende metropolitane meglio lasciarle al bar sport.
#10 | Total III il 25/02/2017 19:26:11
Certo l'assistenza Maserati ebbe il suo buon ruolo nell'estinzione della Biturbo (e della clientela annessa).
Uno dei problemi maggiori era probabilmente la sua disomogeneità a livello nazionale, più efficiente al nord e decisamente carente (quando non inesistente) al sud.
Quanto ai meccanici generici, questi - a quanto mi raccontano i protagonisti - erano soliti respingere le Biturbo all'uscio. nerd
#11 | Biturbo83 il 25/02/2017 20:07:50
Probabilmente sono stato fortunatoSmile
I problemi iniziali descritti, sono stati risolti all'origine dal primo proprietario. Io la conservavo con cura in garage e non la spingevo a freddo; infine nella mia zona c'era un concessionario Maserati che era un appassionato. La mia fu poi esposta a Padova per il trentennale come uno dei migliori esemplari circolanti.
#12 | amonks il 26/02/2017 22:52:46
Grande avvistamento Andrea!

Grazie! Per me è uno dei migliori avvistamenti degli ultimi anni, non ricordavo una "Biturbo" a targhe nere dagli anni '80, quando la possedeva il papà di un mio carissimo amico.
Fotografato nella sua zona di origine, questo esemplare era in ottime condizioni. Una volta imboccata l'autostrada l'ho tallonata per un po': filava che era una meraviglia, al volante un signore di mezza età molto distinto.
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