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Ferrari 250 GT Berlinetta

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Anno n.c., targhe nere del 1981 (sir alec).

Data: 02/10/2017
Commenti: 12
Visualizzazioni: 1939
Commenti
#1 | bob91180 il 02/10/2017 11:47:30
Sorella della swb e madre della gto ... finitura molto elegante per questa celeberrima 250 gt "berlinetta passo lungo scaglietti" parcheggiata come un'auto di tutti i giorni ... ma piuttosto , e' autentica ?
#2 | puma76 il 02/10/2017 19:04:47
mah.. trovo strano auto di questo valore parcheggiate cosi'
#3 | atae21 il 02/10/2017 19:08:11
Dietro c'è un'altra storica, cosa sarà? Magari è solo una riesumazione momentanea per sistemazione box...dubbio
#4 | deltago92 il 02/10/2017 21:44:37
Mai sentita nominare, dall'anteprima l'avevo scambiata per una Giulietta Sprint.
#5 | Markino il 02/10/2017 22:50:32
Autentica dovrebbe esserlo: la ricordo esposta a più di una manifestazione parecchi anni fa, quando il modello valeva già parecchi denari, ma non le cifre a sei zeri che spunterebbe oggi ad un'asta, contesto che, quasi inevitabilmente, porterebbe fuori dall'Italia una delle poche Ferrari di gran pregio rimaste entro i suoi confini. Gli anni '80 e '90 avevano conosciuto un corposo rientro dall'estero di Ferrari delle serie "auree" con motore anteriore a 12 cilindri, spesso sottoposte a complessi restauri integrali di carrozzeria e meccanica (rileggete, se l'avete sotto mano, l'eccellente intervista al famoso preparatore e restauratore torinese Almo Bosato, pubblicata in uno dei primi Ruoteclassiche, nel 1988; Bosato scomparve prematuramente pochi anni dopo); diversi fattori, tra cui l'occhio sempre più invasivo del fisco - non di rado giustificato dalla formazione improvvisa, sospetta od occulta di certe ricchezze -, la forte crescita del valore di questo genere di vetture, che ha portato molti collezionisti ad optare per la monetizzazione, ed il ricambio generazionale, hanno determinato un percorso inverso, con la conseguenza che il paese dove le Ferrari, quelle più straordinarie, sono nate, ne è anche desolatamente povero.
Solo 45 furono gli esemplari della "TDF" realizzati tra il 1956 e il 1959 dalla Carrozzeria Scaglietti di Modena, su disegno mozzafiato di Pininfarina, ed articolati in più serie, tra loro distinte da diversi dettagli, tra i quali lo sfogo di aerazione sul montante, a bocca unica o con più corpi; le vetture erano poi di volta in volta personalizzate in ragione di eventuali esigenze sportive del committente. Questa in foto dovrebbe essere stata costruita nel 1957 o 1958.
Giustamente, è stata riportata in primo luogo la dicitura ufficiale "250 GT Berlinetta"; l'appellativo "Tour de France", con cui il modello è noto, nacque tra gli appassionati e nel giornalismo sportivo, a seguito delle vittorie conseguite nella famosa competizione, specie ad opera del mitico pilota belga Olivier Gendebien.
Ho idea che Pigi54 conosca la vettura in questione, e sarei lieto di trovare un suo commento ad integrazione o rettifica di quanto sopra.
#6 | silver il 03/10/2017 00:10:19
La vettura fotografata appartiene dalla fine degli anni 70 ad un appassionato che nel 1957 partecipò, arrivando 16mo assoluto, alla Mille Miglia con una vettura identica. Con un'altra TDF partecipo ad altre gare nel 1958, prima di smettere con le corse dopo pochi anni. C'è anche un libro, uscito credo nel 2013, scritto dal proprietario della vettura, che è fotografata in copertina dall'alto. Mauro
#7 | free_runner il 03/10/2017 01:03:48
che linea intramontabile, e che fegato a parcheggiarla così...
Mi chiedevo: metti caso che fosse un falso (se bob91180 lo ha ipotizzato vorrà dire che ne esistono) vorrebbe dire che dei carrozzieri/battilastra hanno fatto una Ferrari dal nulla?
O come base hanno usato un'auto simile?
Ma allora in quest'ultimo caso il tarocco sarebbe evidente, tipo le Pontiac simil 348, che quando metteva in moto si capiva tutto...
nghenghe
#8 | mx5dan il 03/10/2017 01:21:15
C'è anche un libro, uscito credo nel 2013, scritto dal proprietario della vettura, che è fotografata in copertina dall'alto.

Chissà se è ancora lui a guidarla, alla rispettabile età di 90 anni Smile
#9 | pigi54 il 03/10/2017 01:52:58
Questa meravigliosa Tour de France la conosco benissimo , è autenticissima ed è da sempre appartenuta, così mi hanno raccontato, ad un ex pilota di quegli anni con la quale fece oltre alla mille miglia vera anche tante altre gare del periodo. Silver dice che questo esemplare venne comprato alla fine degli anni 70 ma a me hanno sempre raccontato che era la vettura con cui correva e che quando ha smesso di gareggiare ha sempre conservato. Negli anni '80 oltre a parecchie rievocazioni storiche della Mille Miglia e a varie Coppe d'oro delle Dolomiti ha anche partecipato a varie Coppa d' Italia, gara di velocità in salita ed in pista ideata da un noto appassionato padovano tra il 1985 e il 1990. Nel 1986 la ricordo benissimo perché in quell'anno partecipai anch'io ed ebbi la fortuna di conoscere il suo proprietario che mi raccontò vari aneddoti legati alla sua vettura. Se ripenso all'urlo del v12 preparato nei rettifili del Mugello mi si accappona la pelle ancora adesso. Ricordo nel 1985 una manifestazione a Mestre dove facevano anche un gara di accelerazione sui 100 150 metri, io con un amico avevo una Ford Mustang Boss 351 con il cambio manuale a 4 rapporti con il rapporto al cambio corto e differenziale autobloccante motore leggermente potenziato con circa 400 cv preparato dal famosissmo Sabatini, preparatore delle De Tomaso Pantera gruppo 4 di Maranello. Sono partito velocissimo e sono uscito al traguardo in terza marcia, la Ferrari TDF invece partendo un po' più lenta di me ma con un crescendo entusiasmante è uscita dal traguardo in prima marcia a 9500 giri a circa 120 km all'ora vincendo per 9 centesimi di secondo, i due cambi di marcia anche se pur veloci mi sono stati fatali. Quest'anno il suo proprietario ha compiuto 90 anni e mi hanno detto che ha da poco venduto la vettura che credo abbia preso la via dell'estero, non sono andato a fondo della cosa perché da appassionato essere sicuro di aver perso un altro pezzo della nostra storia mi avrebbe fatto troppo male.
#10 | berv8 il 04/10/2017 23:33:17
La macchina, oltre ad essere autentica, ha una storia sportiva di assoluto rispetto.Infatti nello stesso anno della consegna, il 57, si è piazzata al terzo posto al Tour de France. Ha poi corso dappertutto per poi emigrare in America. Da qui, alla fine degli anni 70 è stata portata in Italia dal gentleman driver cui accenna pigi. Questi aveva corso con due esemplari diversi nel 57 e 58 ( mille miglia vere ecc.) e con questo acquisto aveva fatto una rievocazione dei bei tempi. Del raduno di Mestre vi sono delle bellissime foto dell'auto con il proprietario con la targa ben visibile ( anche del Mustang sfidante...)
#11 | berv8 il 04/10/2017 23:39:49
In una delle fotografia a cofano aperto si vede una sfilza di tromboncini con griglia da preannunciare che non si fanno sconti...
#12 | sir alec il 06/06/2018 15:09:19
Ringrazio tutti per gli interventi. Sapevo di aver fatto un avvistamento sensazionale, ma non mi aspettavo che questa Ferrari avesse una storia così prestigiosa, evocativa di corse e corridori d'altri tempi. L'anno dovrebbe essere il 1957 (su una targhetta all'interno avevo letto - erroneamente - 1967).
Ho fatto l'avvistamento in una zona residenziale piuttosto tranquilla e quella dietro è un'Alfa Montreal spesso presente in loco e già apparsa su questo sito.
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