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Cisitalia 202

cisitalia202frabo18720171018.jpg
Anno 1947, targhe nere del 1964 (Frabo187).

Data: 18/10/2017
Commenti: 8
Visualizzazioni: 1806
Commenti
#1 | time101cv il 18/10/2017 08:02:41
La targa è "FO 10"
#2 | Biturbo83 il 18/10/2017 10:24:45
Autentico gioiello la Cisitalia!
Grande avvistamento ed esemplare che ho poi potuto vedere dal vero, esposto per il 70° del marchio.
#3 | freccetricolori il 18/10/2017 11:37:47
Avvistamento superlativo! Completa e non pasticciata.
Sarà il suo colore originale?
#4 | Markino il 18/10/2017 12:07:08
Capolavoro di Piero Dusio e della sua èquipe di progettisti, la "202" è una delle automobili più belle di tutti i tempi, un pilastro del design italiano, e segnatamente di Pininfarina, riconosciuto a livello internazionale, tanto da essere stata esposta a lungo (in rosso) al Museum of Modern Art di New York come esempio di "scultura in movimento". L'esemplare in foto, appartenente a un noto esperto e restauratore del marchio, è niente meno che il primo costruito, ed è realizzato in acciaio, mentre i successivi (circa 170) saranno in alluminio. La produzione, di stampo artigianale, fu ripartita fra i più importanti atelier torinesi (Pininfarina, Stabilimenti Farina, Vignale), le cui variazioni sul tema - sempre riuscite - non intaccarono mai il superbo impianto complessivo. Il colore è con tutta probabilità originale, sia per l'esistenza di altre "202" così rifinite, tono più, tono meno, sia tenendo conto del palato raffinato che detiene la vettura.
Oltre allo stile impareggiabile, al quale saranno poi ispirate vetture del calibro dell'Aurelia "B20", nonché molte fuoriserie di fine anni '40 e dei primi anni '50 (a cominciare dalle berlinette Ferrari), anche la meccanica è un raffinato esercizio di ingegneria, dovuto all'estro di Giovanni Savonuzzi: propulsore FIAT "1100" adeguatamente elaborato, e telaio tubolare molto abbassato - grazie al quale fu possibile ottenere quella sagoma - rendevano la "202" una vettura velocissima nonostante l'esigua cilindrata, con una punta massima nell'ordine dei 170 km/h, alla portata, per intendersi, delle ben più potenti Alfa Romeo "6C 2500".
A inizio settembre si è svolto in Romagna il raduno internazionale a commemorazione dei 70 anni del modello. Una dozzina gli esemplari convenuti - le mie aspettative erano francamente superiori - con defezioni della trentina che complessivamente risiedono in Italia dovute anche all'elevata età media dei proprietari di queste auto, e della coincidenza con un week end di massicci rientri. Un esemplare verde scuro del 1950, conservato nella stessa Romagna, è stato purtroppo gravemente danneggiato all'anteriore destro (sic) da una Peugeot "106" che gli ha tagliato la strada durante il trasferimento verso il luogo del raduno.
#5 | Frabo187 il 18/10/2017 13:30:24
Purtroppo la pioggia quel mattino ha dissuaso molti dal mettersi in auto, ma è stato comunque un piacere ammirare alcuni dei modelli radunati, insieme al sopra presente Marco Grin
#6 | oinotna il 18/10/2017 21:43:47
Io le ho viste la sera a Cervia... SPETTACOLOOOOOOOO
#7 | Alfa33 il 18/10/2017 22:38:41
Bellissima opera d'arte.
#8 | free_runner il 18/10/2017 23:47:25
Che linea senza tempo, da restare inebetiti ad ammirarla!

Un esemplare verde scuro del 1950, conservato nella stessa Romagna, è stato purtroppo gravemente danneggiato all'anteriore destro (sic) da una Peugeot "106" che gli ha tagliato la strada

Che sfortuna per il povero proprietario, ma come fara' a farsela aggiustare?
Cioè: esisteranno dei carrozzieri che siano in grado di rifare e rimontare a regola d'arte, ad esempio, un parafango in alluminio di questo gioiello?
E soprattutto esisteranno assicurazioni/periti in grado di liquidare/quantificare il danno subito?
dubbio
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