Ancora ben conservata, circostanza assai rara per questa vettura di tono rapidamente dimenticata dopo la sua uscita di scena, anche perché sostituita dalla "Thema", che, onestamente, era ben altra macchina.
Ottimi i cerchi opzionali.
In realtà la Thema sostituì la Gamma. La Trevi era una categoria inferiore, prodotta anche col 1,6 litri che, giustamente (per non ripetere l'errore fatto con la Croma), sulla Thema non fu proposto.
Se non erro, però, "Trevi" e "Thema" erano classificate da Quattroruote nel segmento "E" (anche se, indubbiamente, la "Thema" era superiore per impostazione e dimensioni), mentre la "Gamma", come l'Alfa "6", era inquadrata nel segmento "F".
In fin dei conti, la "Thema" le rimpiazzò entrambe, anche perché oramai giunte tutte e due a "fine corsa".
La Trevi [...] prodotta anche col 1,6 litri che, giustamente (per non ripetere l'errore fatto con la Croma), sulla Thema non fu proposto.
La "Croma" è un poco successiva alla "Thema"; non si era ancora potuto fare esperienza di quella scelta tecnico-commerciale.
Sicuramente, una "Thema" con motorizzazione 1,6 lt. avrebbe nuociuto all'immagine "alta" che si voleva conferire alla nuova vettura, anche se tale cubatura avrebbe potuto "reggere" con la stessa dignità della "Trevi", che, anzi, nella versione 2 litri, contrariamente alle apparenze, era più pesante di qualche decina di Kg rispetto alla "Thema i.e.".
Il mercato dell'auto e le sue sfaccettature erano il mio primo ambito di interesse, quando leggevo la rivista da studente degli anni '80.
Ovvio poi, e se ne è forse già parlato su queste pagine, che la classificazione in segmenti è un'astrazione non sempre azzeccata per tutte le versioni di un certo modello. Le ammiraglie italiane con propulsore 1,6 litri erano più vicine alle segmento "D" che non alle "E" (ma "pesavano" meno nella scelta del segmento, in quanto complessivamente meno vendute); stesso discorso vale, che so, per le "Giulietta 2.0", assimilabili alle "E", ma non tali da inficiare l'inquadramento del modello nel segmento "D", in ragione della modesta quota di produzione rispetto al totale.
E gli esempi sarebbero infiniti.
Alcune fonti citano la proposta di offrire anche una versione d'attacco della Thema motorizzata proprio con un 1600, ma la cosa non dovrebbe essere andata oltre lo stato di preproduzione
Anche io avevo letto qualcosa sulla Thema 1.6; probabilmente avranno utilizzato qualche prototipo, in forma sperimentale, per un limitato periodo di tempo.
Quoto Markino e ricordo bene che l'uscita della Thema fece sparire dai listini Quattroruote sia la Gamma che la Trevi, che era sopravvissuta ben più a lungo della Beta.
I segmenti di mercato variavano da mercato a mercato, inteso come Paesi diversi. Io non sarei così schematico a dividere le auto in "fasce": una Senator 2.5 in Italia era un'ammiraglia, in Germania era nella fascia della Mercedes 250 che a sua volta poteva partire dalla 200 quindi essere nella categoria di una Alfetta 2.0. Per noi l'Alfa 6 era un'ammiraglia ma come facevamo a paragonarla alla Serie 7 E23 che partiva dalla 728? Piuttosto poteva essere considerata alla stregua di una 525 E12 che però aveva la "entry level" di soli 1.8 litri (518) quindi, per assurdo, essere paragonata ad una Lancia Beta che a sua volta partiva dalla versione 1.3 quindi equiparata anche ad una Ford Taunus…
La divisione in segmenti è puramente indicativa e, in genere, è collegata più alle dimensioni che alle motorizzazioni o alle prestazioni. E' innegabile che la Mercedes 200 della serie W123 appartenga al segmento E, con 94 CV e 160 km/h mentre la Giulietta 1.8 del 1980, che erogava 122 CV e raggiungeva i 180 Km/h appartiene al segmento D. Detto questo gli acquirenti potenziali dei due modelli erano sovrapponibili.