Bellissima. Primo anno di produzione. C'è anche una foto dell'anteriore?

Come già la precedente "514", anche la "508", di taglia inferiore anche per effetto della forte recessione che imperversava in quegli anni, e che avrebbe portato le principali banche e molte industrie sotto il controllo di un ente pubblico (IRI), fu costruita in versione Spider, benché l'affermazione della berlina metallica anche sulla vettura di taglia medio-piccola fosse oramai netta, e le tipologie scoperte, usuali sino al precedente decennio, fossero oramai indirizzate ad una clientela sempre meno numerosa: le "Torpedo" potevano ad esempio essere destinate ad impieghi istituzionali, mentre le "Spider" erano più voluttuarie e soddisfavano il desiderio di distinguersi, ad un costo relativamente contenuto, fatti salvi i casi, che dovevano essere ancora di qualche peso, di chi continuava comunque a preferire la vettura aperta a quella chiusa.
Lo splendido semplare in foto appartiene all'anno del lancio, come rilevato da Stefano, ossia al periodo compreso tra marzo e dicembre, e appare in condizioni rimarchevoli, rifinito in una bella tonalità e munito di targa notevole, non di primo impianto ma comunque rappresentativa della fruibilità della "508" - semplice e robusta - nell'immediato dopoguerra, e di quanto offrisse il mercato dell'usato in un epoca in cui la produzione nostrana si era da poco ripresa dalle devastazioni della guerra, ed acquistare un'automobile nuova, foss'anche una "500", era un lusso per pochi privilegiati. Anche mio zio materno, conseguita la patente a circa 25 anni, intorno al 1949, acquistò una "508" a tre marce, che utilizzò per spostarsi nei lavori rimediati dopo essere stato dimissionato dalla Polizia nell'epurazione condotta - con molto più successo rispetto all'epurazione del personale compromesso col Regime, vagheggiata dalle forze progressiste ma rimasta inattuata - dal ministro dell'Interno Mario Scelba verso gli ex-partigiani.

Questa vettura per essere una lusso non ha la serratura del bauletto posteriore originale e gli archetti della capote non hanno i legni, inoltre capote malfatta, mancano per aprire il vetro posteriore i tournichette ed il vetro è montato troppo in alto. Per finire non ha il suo fanalino originale posteriore con la gemma rossa sfaccettata come i fanali anteriori. Probabilmente ritargata visto che non vi è il simbolo del fascio sulla targa. Alle coppe ruote mancano i filetti rotondi neri. Altro non posso dire da questa foto.

E' un vero piacere leggere queste notazioni di dettaglio per vetture italiane così datate, che notoriamente mi appassionano molto, ma che non arrivo a conoscere nei minimi particolari.
Quanto alla targa, la didascalia indica già che si tratta di emissione in epoca repubblicana (1948).

Aggiungo anche da un'esame più attento che il colore non è esatto...troppo chiaro e brillante. E comunque quelle 4 informazioni che conosco mi piace trasmetterle a chi le apprezza.