(foto "Mc 127" )

Ivan deve aver fatto una doppietta di Lancia in poche decine di metri...
Esemplare assai raro ed in condizioni rimarchevoli, esposto in vendita due settimane fa ad Automotoretrò; tinta non entusiasmante.

Ora che ho per le mani una Beta 2.0 mi sto rendendo conto delle qualità del bialbero italiano, in questo caso a carburatore. Però, come altro lato della medaglia, mi sto altrettanto accorgendo dei tanti difetti di scarsa qualità costruttiva e di approssimazione che una Lancia del decennio precedente di sicuro non aveva. E anche della penuria di disponibilità dei ricambi non meccanici. La tanto famigerata plancia "a gruviera" non mi sembra poi così sconvolgente a livello strettamente ergonomica, perlomeno non dopo una prima fase di adattamento. Certo è che c'entrava davvero poco o nulla con questa linea classica… ma nemmeno con quella a due volumi della Beta.

Certamente ... linea classica ed interni futuribili fu un mix micidiale ... nella seconda serie i sedili tornarono con imbottitura tradizionale ...

Esatto bob: dimenticavo di dire dei sedili che, sull'esemplare in mio possesso (1981) sono di contenimento laterale pari a zero! E la foggia è quantomeno originale...

Peccato per la tinta che penalizza la già non troppo slanciata linea di questa rara Trevi 2000

Noto che a nessuno e per nessun modello piacciono questi beige pastello che invece a me piacciono, molto più del bianco e a volte anche del nero.

Sulle rese cromatiche dei vari modelli si potrebbe aprire un thread dedicato, personalmente detesto il nero, il marrone e questa tinta caffelatte riproposta anche sulle moderne Ypsilon; c'è da dire che 35 anni fa i gusti erano diversi, tuttavia quando vedo un'Alfa Romeo coeva di questa Trevi in tinta eburnea mi viene l'orticaria.


Esatto, una cassapanca al posto dei sedili; bisogna guardare i vantaggi, ci si può mettere in qualsiasi posizione.

Ed é subito "ritorno agli anni 80"
Al contrario la Beta serie conclusiva, si tratti di classica o Trevi, la reputo più desiderabile dal sottoscritto, soprattutto per la plancia futuristica, pur tuttavia essendo quest' ultima un po' meno resistente come qualità di materiali rispetto alle serie antecedenti
Colore abbastanza piacevole, maggiormente in voga nel decennio precedente