(foto "Markino" )

Qui scatta l'applauso per l'avvistamento e l'appeal della macchina.
progetto di pura fantasia creativa fuori da canoni geometrici dettati dalla moda del tempo.

Standing ovation......questa è la foto dell'anno.....con rigorosa targa nera quadra.....e complimenti anche all'auto

Presenza del gancio traino a rendere ancora più tormentato il posteriore di questa auto, ma almeno qui non si è scelto di bucare la carrozzeria come su altri esemplari già apparsi..

Certo che il posteriore deve essere stato realizzato dopo attentissimi studi è un esercizio di design oppure non sapevano più come finirlo,però a me piace

È una ID 19 o 21 familiare, la versione con tre file di sedili tutte fronte marcia, a 8 posti (3 Ant. più 3 più 2 in ultima fila) ben più rara della break che invece ha due file di sedili da 3 posti più 2 strapuntini nel baule.
Sicuramente restaurata, con qualche errore, colore in primis. Assomiglia al blu angora, ma allora deve essere del' 68, forse immatricolazione tardiva.
Assomiglia anche al blu Laguna, ma era degli ultimi anni di produzione.
Manca come quasi sempre il triangolino nero alla fine del parafango post. ed anche il profilo in alluminio sul parafango stesso.
Poi dettagli (lucciola laterale, guaina portapacchi, copricerchi. ...)

Ma la denominazione corretta non è "Familiale"?

Si confermo, è "Familiale".

Vettura immatricolata per la prima volta - almeno, in Italia - il 20/05/1969, cilindrata 1985 cm3 (secondo il sito dell'AdE).
Dovrebbe essere la stessa passata per le "mani" di un notissimo operatore commerciale di Roncadelle (BS) - appena a destra della targa, qui nascosto, compare l'adesivo con il logo - nella cui "vetrina" web è ancora visibile tra le vetture vendute (con targa occultata), con il corredo di numerose foto. Sul sito, è indicata come "DS 20 Break (ID 20)" - una contraddizione, direi - del 1968, cilindrata 1911 cm3, telaio n. 3986390.
Pur prediligendo le Berline della stirpe, apprezzo molto anche queste versioni da carico/promiscue. Non dev'essere stata facile la trasformazione "Break" partendo dalla sagoma "discendente" della "DS" tradizionale (che si riflette anche nel progressivo "ispessimento" del padiglione, e nell'andamento del profilo superiore della finestratura che, nel tratto posteriore, fornisce un impercettibile effetto "pagoda" ); credo sia molto più semplice partire da una vettura con linea di cintura sostanzialmente rettilinea.
Le foto mi sono pervenute da un amico bresciano, grande appassionato di vetture americane e di storiche in generale; la prospettiva "storta".di una di esse è un suo tipico stile, con il quale, posso assicurarvi, realizza anche interi reportage molto originali e riusciti.


Come riportato in didascalia sin dalla pubblicazione, la targa "giusta" è del 1981, qui riprodotta in formato quadrato pre-'76.

In effetti i dati corrispondono ad una ID 20, anno modello 1969.