Per me questo è il colore "ufficiale" delle R6 seconda serie! La ricordo così quella che aveva mio zio, quella in modellino della Polistil, quella di alcune foto dell'epoca sulle riviste. Questa sembra veramente un bel conservato!

La mia adorata Renault 6 , l auto che più ho posseduto e più mi è rimasta nel cuore,questa è una L con le modanature della Tl comparse nella seconda serie,io preferisco la prima serie(69-73)ma anche questa non mi dispiace

La immagino un'auto pratica e versatile (come altre francesi più fortunate), con abitacolo ampio e arioso e portellone capace...

Superba rarità, e sembra tenuta anche molto bene. Il colore non mi fa impazzire in senso assoluto ma le sta bene.

Tra l'altro la Renault 6, per come fu disegnata, la possiamo definire oggi la nonna delle piccole monovolume (ormai defunte in realtà), ad esempio come concetto la assimilo alla Modus di 30 anni dopo, per dire.

La R6, come molte auto sue coetanee, ha due volumi ben netti, che sembrano usciti dalla matita di un bambino. Tra l'altro le piccole monovolume hanno già la loro affezionata nonna, e si chiama 600 Multipla.

Da piccolo identificavo le macchine medio-piccole francesi come dei modelli alti, comodi, spaziosi, ben molleggiati ed con un rollio che trovavo simpatico (fingevo di rotolare in curva); Citroen 2 CV, AMI 6 e 8, Renault 4 e 6, nel mio immaginario, caratterizzavano il gusto transalpino (anche se in casa avevamo una Simca 1000 ed una Renault 8 che erano abbastanza diverse) rispetto alle piccole, anguste e rigide italiane come le Fiat 600, la 850, la 127 e l'Autobianchi A 112. Anche quando uscì la Renault 5, le cui dimensioni e la distribuzione dei volumi erano assimilabili a quelli della Fiat 127, l'escursione delle molle ed il rollio elevato la distinguevano come una francesina. Oggi non esiste più alcuna differenza. Tedesche, francesi, italiane, nippocoreane o rumene hanno caratteri indistinguibili tra loro.
Anche per me la Renault 6 è rigorosamente di questo colore.

Inevitabilmente facevamo oggi la stessa riflessione con un collega, più grande di me e non più giovanissimo, che vorrebbe acquistare una nuova auto di segmento A/B per la figlia. Il mio entusiasmo nel parlare di utilitarie moderne deve essere risultato contagioso...

La direzione progettazione della Renault negli anni '50 e '70 ha avuto davvero un team eccezionale. Tirare fuori un'auto come la R6, praticamente una R4 con carrozzeria più moderna, fu una doppia maestria:

1- ribadire la bontà del progetto R4, ancora moderno dopo quasi 10 anni

2- esecuzione impeccabile anche nello stile, una R16 in sedicesimo, finanche nei dettagli (ad esempio, le maniglie) con una superficie vetrata notevolissima (quanto era invece ridotta quella della R4). Il 99.9% delle persone non sapeva della stretta parentela tra R4 ed R6, tanto indovinato era lo stile. Anche se oggi va per la maggiore la più personale R4.

D'altra parte, anche nel 1962 avevano fatto un'operazione simile, quando dal progetto Dauphine tirarono fuori la R8, però in quel caso ci fu lo zampino dell'Alfa Romeo, che cedette alla Regié lo stile del progetto 103 (mai lanciato: doveva essere la prima trazione anteriore di Arese).

Esemplare ben tenuto, unico dubbio - ma non ricordo bene - è sulle luci di retromarcia stile R5 che non ricordo sulla R6, ma potrebbero essere specifici di un modello top di gamma.

(foto "polar" )

Foto d'aggiornamento dell'amico Marco, che ringrazio!