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Citroen Ami 8

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Anno 1975 (Super207).

Data: 04/10/2020
Commenti: 5
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Commenti
#1 | mariano il 04/10/2020 14:18:38
Avvistamento ai limiti dell'incredibile, non ho mai amato la linea decisamente strana e spigolosa della Ami 8, che spezzava la linea affascinante dell'Ami 6, però bisogna comunque dire che a distanza di 51 anni dalla sua uscita è ancora una linea ''anomala'' e fuori dal comune, come da sempre in casa Citroen ci hanno insegnato.

Certo che il proprietario deve aver avuto un bel coraggio ad acquistarla nuova nel '75, quando ormai era già abbastanza obsoleta meccanicamente e anche visivamente.
#2 | Sauro il 04/10/2020 16:44:17
L'ho sempre amata molto... compresa la linea.
Avevo un cugino che l'aveva azzurra e d'estate si scavallavano a velocità le dune di sabbia al mare... Tenuta di strada e dondolio di prim'ordine...
#3 | vivi61 il 04/10/2020 18:42:04
la Ami che amo di più
#4 | Super207 il 04/10/2020 22:00:46
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#5 | LFL il 08/10/2020 00:03:32
@ mariano: in realtà - almeno in certe zone d'Italia - l'Ami 8 ha avuto un discreto successo. Non va dimenticato che, dopo la cessata produzione della NSU Prinz, nel mercato nazionale non c'era più una vettura di cilindrata ridotta che potesse ospitare decentemente 4-5 persone con altrettanti bagagli: nei primi anni '70 c'era ancora un discreto numero di automobilisti che vedevano nei 903 cc della 127 un motore troppo grosso, soprattutto per i 12 CV fiscali che la ponevano nella fascia superiore alla minima della RC auto, diventata da poco obbligatoria. L'ami 8 con soli 7 CV fiscali pagava bollo e assicurazioni inferiori del 30-40% rispetto al best seller nazionale.

Sull'obsolescenza meccanica dissento in parte: passi per il raffreddamento ad aria (ma i Porschisti avrebbero molto da ridire Wink), ma camera di scoppio emisferica e valvole a V sa di bialbero, anche se era solo un aste e bilancieri... se a questo aggiungi un radiatore olio, si comprende come un piccolo 602 cc riusciva ad erogare 33 CV e portare la non compatta Ami (aveva dimensioni superiori alla 127) ad oltre 120 km/h, limitando a soli 5-10 km/h la differenza con la maggior parte delle 1000 cc (dalla Ford Escot alla Opel Kadett passando per la Simca 1000). Anche le sospensioni non erano da disprezzare: alcune concorrenti giravano ancora con il ponte rigido posteriore, addirittura con balestre (Escort 940 cc).

Insomma, una 600 cc capace di stare al passo delle 900/1000 cc, al pari della GS che con un 1000 cc stava al passo delle 1100/1200/1300 concorrenti: ci volle la Panda per tirare fuori un prodotto altrettanto valido nella stessa fascai commerciale.
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