Dovrebbe essere una versione GXL. Bella in bianco, in contrasto col tetto in vinile nero. La mia Taunus preferita. Non può essere considerata una muscle car (e nemmeno una pony) con i suoi 88 cv, ma ha un'immagine più grintosa e "muscolosa" rispetto alla elegante ed europea Capri. Probabilmente anch'io, tra le due, avrei scelto la Taunus coupe.
Gusti a parte, la Taunus coupé è coupé solo di linea: passo ed abitacolo sono gli stessi della berlina, ossia spazio e comodità a volontà. La Capri - specie dietro - è un po' scomoda, anche persone di statura media danno volentieri ginocchiate sui sedili posteriori, senza considerare lo spazio per i bagagli, pochi nella Capri, molto capiente quello della Taunus. Probabile l'acquirente aveva bisogno di conciliare la coupé con le esigenze di famiglia.
C'era anche un effetto novità: la Taunus "TC" o unificata (prodotta sia in Germania che Regno Unito con la stessa carrozzeria, nonostante Oltremanica la chiamassero ancora Cortina) era nata da pochissimo nel 1972, mentre la Capri aveva già 3 anni e stava per ricevere (1974) un importante aggiornamento di carrozzeria. Non solo: i motori - benché non fulmini di guerra come notava ARGiuliasuper - Pinto 4 in linea erano più performanti degli omologhi 4V derivati dalle vecchie Taunus P3, P4, P5: una Capri 1.5 aveva 65 CV e anche arivando alla 1.7 litri ci si fermava a 75 CV. Benché personalmente preferisca i 4V per la robustezza (i Pinto sono delicati di distribuzione, asse a camme soprattutto), si può capire che all'epoca il pubblico preferisse un 1.6 litri da 88 CV rispetto ad un 1.7 litri da 75 CV.
Solo nell'autunno 1972 anche la Capri ricevette i motori Pinto.
prodotta sia in Germania che Regno Unito con la stessa carrozzeria
A voler fare i pignoli, la carrozzeria non era perfettamente identica: la Cortina aveva una linea di cintura più movimentata, e non prevedeva la variante coupé.
(foto "Stephan" )