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Fiat 131 Supermirafiori 1400 TC

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Anno 1983 (Frabo187).

Data: 05/01/2021
Commenti: 8
Visualizzazioni: 1359
Commenti
#1 | Frabo187 il 04/01/2021 21:05:17
Dal 2002 di proprietà di un amico appassionato, la targhetta riporta la cilindrata 1.4.
Aggiungo una foto dell'Ottobre 2017, al raduno "In Cento a Cento", che ogni Ottobre si tiene in Piazza del Guercino a Cento (FE).

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#2 | Marlon il 04/01/2021 21:59:35
La targhetta credo sia corretta, se non sbaglio la dicitura è passata da "1300/TC" a "1400/TC" negli ultimi periodi di produzione (nonostante la cilindrata sulla terza serie fosse sempre stata di 1367cc)
#3 | time101cv il 05/01/2021 01:14:30
Credo sia più probabile la tesi dell'importatore parallelo o del rimpatrio dall'estero. Nei mercati esteri la 131 era venduta come 1400, pur mantenendo lo stesso motore della nostra 1300.
#4 | TanteUno il 05/01/2021 09:11:17
Non ricordo che in Italia sia mai stata venduta la 1400.

Quando è uscita la terza serie, la cilindrata è passata da 1301 a 1367 cc in tutta Europa, ma in Italia è rimasta nominalmente 1300 probabilmente per non sconvolgere le abitudini della clientela.

In alternativa all'importazione parallela, potrebbe essere stata una macchina destinata all'estero finita per qualche strana vicenda nella normale rete vendita italiana.
#5 | atae21 il 05/01/2021 11:03:43
Concordo in pieno con quanto scritto da "TanteUno". Wink
#6 | screanzato il 05/01/2021 11:27:44
Mi sono sempre piaciuti i cerchi della super con quella specie di anello ornamentale.
#7 | LFL il 06/01/2021 17:33:00
Fino a buona parte degli anni '80 la Fiat prevedeva un trattamento speciale alle carrozzerie degli esemplari destinati ad alcuni mercati esteri come Svizzera e Paesi Scandinavi (che infatti non si sono mai lamentati della ruggine come invece i clienti britannici, francesi o tedeschi, che erano nella CEE).

Chi conosceva i canali giusti, poteva riuscire a mettere le mani su un esemplare destinato a tali mercati: importatore parallelo, ad esempio, o il classico parente all'estero con cui "triangolare" l'acquisto, nei casi più semplici.

Va detto che nel passaggio da II a III serie il motore passa da distribuzione OHV (tipo 124, per intenderci) alla distribuzione OHC, che adottava la stessa testata ad albero a camme in testa della 1600 CL in versione con trasmissione automatica (circa 85 CV): considerazioni di natura produttiva (anche Lancia adottò lo stesso 1367 cc sulle Beta coupé III serie) suggerivano di aumentare leggermente l'alesaggio (da 76 mm a 78 mm) per non modificare troppo la testata esistente adottata sul 1600.

Allo stesso tempo, Fiat volle mantenere l'identificazione come 1300 invece di 1400 per una ragione puramente commerciale: pur rimanendo il 1367 cc dentro ai 15 CV fiscali, tutti gli altri 1400 cc del mercato appartenevano alla fascia dei 16 CV fiscali (Renault, Talbot), tranne Peugeot che aveva cilindrata quasi identica - 1360 cc - ma dedicava questo propulsore solo alle piccole sportive, non alle medie.

Fiat non fece alto che adottare la stessa strategia dell'ALfa Romeo, che nel 1977 chiamo Giulietta 1.3 nonostante avesse 1357 cc e nel 1979 continuò a definire l'Alfasud 1.3 come tale, nonostante il motore passasse da 1286 cc a 1351 cc (e guadagnasse una decina di CV...).
#8 | Blowup il 06/01/2021 17:56:52
la 131 è, insieme con le beta coupè/hpe e la 124 sport, forse l'unica auto che trovo magnifica a prescindere dalla serie. anche quando è di colore bianco come questa
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