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Renault 16

r16markino20210607.jpg
Anno 1968 (Markino).

Data: 07/06/2021
Commenti: 32
Visualizzazioni: 1453
Commenti
#1 | time101cv il 07/06/2021 08:50:30
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2021/06/r16markino01.jpg

www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2021/06/r16markino02.jpg
(foto "Markino" )
#2 | Nathan il 07/06/2021 09:05:01
Primissima serie, perfetta e con prima targa..
Dov’è stata fino ad ora??Shock
#3 | oinotna il 07/06/2021 09:09:27
Ed è subito "francia" anche se il blu non è proprio quello!
#4 | AndreaZon il 07/06/2021 09:40:28
Queste foto mettono in risalto la differenza nel passo fra i due lati, auto meravigliosa claps
#5 | Francesco240D il 07/06/2021 09:45:11
Incommensurabile rarità, con una tinta che ha una resa stupefacente. Di pregio la targa originale, ottimo anche l'abbinamento interno. Quali sono stati i numeri di vendita in Italia ai tempi?
#6 | ARGiuliasuper il 07/06/2021 09:50:47
Eccellente avvistamento di un esemplare bellissimo per colore e condizioni. Visto l'anno di immatricolazione, le coppe e i rostri grandi, potrebbe essere una Super, versione commercializzata proprio nel 1968.
#7 | atae21 il 07/06/2021 09:53:17
Fantastica Renault in pieno stile francese, come lo erano tutte le transalpine in quegli anni 60/70. Pur preferendo la seconda serie con i fanali ingranditi, rimango affascinato anche da questa prima serie in un colore magnifico e con la sua targa quadra d'origine. Da possessore (anche) di vecchie auto francesi, non mi preoccupa l'affidabilità meccanica, sempre a prova di bomba, quanto la scarsa qualità di certi materiali soprattutto interni e la loro difficile reperibilità in fase di sostituzione. Anche se oggi internet da una mano indispensabile....
#8 | IL BUE il 07/06/2021 10:02:29
Pazzesca. Davvero pazzesca.
#9 | Strabuzov il 07/06/2021 10:12:04
Credo che tutto quello che c'era da dire sia stato detto. Solo applausi.claps
#10 | Frabo187 il 07/06/2021 10:16:40
Meravigliosa, c'è poco da dire!
#11 | Markino il 07/06/2021 11:18:24
E' probabilmente la più bella "R 16" che abbia avuto occasione di ammirare dal vero; si tratta di un esemplare sostanzialmente conservato, già incrociato nel 2018 alla manifestazione non "competitiva" Premio Castello degli Acaja, organizzata a Fossano (CN), una delle mie predilette nel panorama degli eventi del motorismo storico.
Senza nulla togliere alla raffinatezza delle ultime "TX" con vetri elettrici, nella mia scala di preferenza la serie d'origine trova - come spesso accade - un posto di primo piano, ed è qui coadiuvata da una tonalità sublime, e dalla targa nativa savonese a cinque cifre.
#12 | Stefanozero il 07/06/2021 11:38:17
Veramente stupenda; innovativa ma (almeno da noi) poco capita.
Preferisco però la seconda serie.
#13 | Transaxle73 il 07/06/2021 11:38:32
Classico esempio di auto che da bambino guardavo schifato mentre ora la ammirerei per ore.
#14 | Total III il 07/06/2021 13:15:53
Senza parole.
Le belle foto mettono in risalto le grandi superfici vetrate laterali: pensate l'effetto che dovevano fare all'epoca della presentazione.
Ancora presenti, incuranti del rischio rottura, gli introvabili fanalini posteriori delle versioni italiane con colori invertiti e catarifrangente "a parte".
#15 | IL BUE il 07/06/2021 13:28:09
Questa vettura, oltre a quelle estetiche, portò due innovazioni in particolare: il sedile posteriore scorrevole e, nel 1968, la prima trasmissione automatica a controllo elettronico
#16 | Total III il 07/06/2021 13:30:17
Già, e pensare che quando la prima Twingo ripropose il sedile scorrevole, la cosa venne esaltata dalla stampa come idea geniale. Invece era praticamente la citazione di un classico. Cool
#17 | Markino il 07/06/2021 14:26:29
Quali sono stati i numeri di vendita in Italia ai tempi?

Non erano certo grandi numeri, anche se li immaginavo superiori rispetto a quanto ho riscontrato, almeno per il 1967-'68: 772 "R 16" e 426 "R 16 TS" nel 1968, a fronte di 1026 "R 16" nel precedente esercizio.
Tutt'altro discorso, ovviamente, in Patria, dove il modello ottenne un notevole successo, soprattutto nei primi 7-8 anni di carriera, come ben sanno i cultori dei polar francesi tra fine anni '60 e anni '70, abituati anche ad "allungare" l'occhio al parco automobilistico, in genere parigino; molto buone, inoltre, le vendite presso diversi mercati d'esportazione "ricchi".
Complessivamente, dal 1965 al 1979 furono costruiti circa 1.850.000 esemplari, bottino indubbiamente molto sostanzioso.
#18 | IL BUE il 07/06/2021 14:48:07
Da noi, ai tempi, le auto di una certa importanza economica ce le sapevamo fare, e molto bene, in casa, e il pubblico guardava quasi solo queste. Tuttavia molte estere, come questa, meritavano maggiore attenzione.
#19 | astraG il 07/06/2021 15:50:20
Ne ho il modellino 1:43 Minichamps in tiratura limitata.
Bellissima.
#20 | Alfa33 il 07/06/2021 16:37:46
Condizioni eccellenti, molto curata.
Ovviamente sarà molto confortevole, come da tradizione francese e l’abitacolo pare assai spazioso.
#21 | giompi57 il 07/06/2021 17:45:48
Mi è capitato di viaggiare su una TS, andava veramente bene ed era molto comoda
#22 | 1600 GT il 07/06/2021 17:52:11
Favolosa! Vettura dai contenuti innovativi per l'epoca e molto confortevole e spaziosa. Anche il colore è stupendo.
#23 | astraG il 07/06/2021 17:59:16
Curiosamente indugiavo sui gruppi ottici posteriori che in effetti sembrano forzatamente alloggiati lì.
Hanno l'aspetto di fanali a sviluppo verticale probabilmente ereditati da qualche altro modello.
Ovviamente sulla Renault 16 erano i suoi di fabbrica.
#24 | berto88fi il 07/06/2021 18:15:02
come ben sanno i cultori dei polar francesi tra fine anni '60 e anni '70, abituati anche ad "allungare" l'occhio al parco automobilistico


Confermo, ne ho sempre viste tante nei vecchi film francesi del biennio 68-69; usate sia dalla Gendarmerie che dai "malviventi"
#25 | Markino il 07/06/2021 18:45:28
Comprimaria in diverse scene in esterni quella blu scuro in dotazione al burbero e spericolato commissario Letellier (J.P. Belmondo) nel celebre e rocambolesco "Il poliziotto della brigata criminale" (1976).
#26 | peppecantarella il 07/06/2021 19:04:15
Apprendo soltanto adesso della differenza di passo fra sinistra e destra di 70 mm, per accogliere la sospensione della barra di torsione. Ma questa soluzione tecnica determinava forse qualche differenza nell'assetto in curva, da un lato e dall'altro?
#27 | S4 il 07/06/2021 19:58:13
La differenza è nella carreggiata, il passo è la distanza fra i due assi, anteriore e posteriore.
#28 | AndreaZon il 07/06/2021 20:22:55
La carreggiata anteriore dovrebbe essere 5 cm più larga di quella posteriore mentre l'interasse sinistro è circa 7 cm più lungo del destro. Si nota bene la differenza se si guarda con attenzione lo spazio fra la battuta della portiera posteriore e la linea del parafango. Era così anche su R4, R5 e R6.
#29 | silver il 07/06/2021 22:58:43
Scusate la mia ignoranza, ma siamo sicuri che sia proprio il passo ad essere diverso tra destra e sinistra? Non ho mai saputo di vetture con questa caratteristica. Altra cosa è la carreggiata, che sopratutto nelle sportive normalmente è diversa tra anteriore e posteriore.
#30 | deltago92 il 07/06/2021 23:15:07
Sì, lo puoi notare anche dalle foto: il passaruota posteriore destro è molto più vicino alla porta rispetto a quello sinistro Wink
#31 | acier618 il 07/06/2021 23:24:26
anche la R14 aveva questa particolarita' della differenza di passo tra sx e dx
#32 | ARGiuliasuper il 08/06/2021 00:16:32
Per aumentare lo spazio nel vano posteriore senza perdere comfort e comportamento stradale, ricorsero alla soluzione di sospensioni con barre di torsione montate trasversalmente. L’impossibilità di allineare le due lunghe barre di torsione posteriori, ha determinato il loro fissaggio in posizione parallela ma asimmetrica di alcuni centimetri. Da qui l'interasse diverso tra i due lati. La differenza nella Renault 6 era contenuta in 5 cm.
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