Detesto il modello, da fan accanito di Rino Gaetano (che in se, poverino, non c'entra nulla, tra l'altro era la serie precedente), tuttavia è un piacere vederne una viva. Esteticamente non m'ha mai fatto impazzire l'anteriore, a mio avviso un pò sproporzionato
Avevo letto da qualche parte che inizialmente nel progetto DAF/Volvo doveva essere coinvolta anche BMW per produrre una sorta di Serie 1 ante litteram.
Da amante delle rarità, confesso che mi metterei in garage (a trovarne una) una 360 GLT 3 porte, col 2 litri e l'estetica sportiveggiante, regolarmente a listino anche in Italia ma a mia memoria mai vista una dal vero...
Stesso bellissimo colore della "345 GL", targata GE 769169, acquistata nel marzo 1980 da mio zio, che, contestualmente, avviò alla demolizione la "1500 C" verde scuro del 1967, oramai sfruttata; come quest'ultima, anche la Volvo ricevette subito il gancio per trainare una roulotte Caravelair del 1970, utilizzata per le vacanze estive in Sardegna ancora per qualche anno.
Fui invitato alla serata "celebrativa" dell'acquisto, trattandosi oltretutto della prima macchina nuova di famiglia: una gustosa pizza in un locale recente del "Quartiere Azzurro" a Genova-Quinto, e, a seguire, nel suggestivo borghetto di Boccadasse, il mitico "semifreddo" in una notissima gelateria di antica tradizione.
Ho viaggiato molte volte su quest'auto, sia in città, sia in numerose trasferte nel Monferrato, raggiunto tramite la "A26" Genova-Ovada, fresca di ultimazione (con la "1500" si transitava ancora per la Statale del Turchino). Per la sua categoria, era davvero un'ottima macchina, dalla qualità elevata e percepibile a colpo d'occhio; la sensazione era di stare a bordo di una vettura di classe superiore, nonostante il propulsore Renault di 1.397 cm3, più che onesto ma non un prodigio, e il cambio - eccellente per precisione ed innesti - che faceva sentire la mancanza del quinto rapporto. Lo sterzo era impressionante per efficienza e velocità di ritorno.
Esteticamente, l'ho sempre trovata molto piacevole e personale.
Considerato che, all'epoca, il marchio Volvo era ancora avvolto da un'aura di mistero per numerosi automobilisti, le vendite della "Serie 300" sulla nostra piazza furono complessivamente modeste, come si può immaginare dalla posizione prossima al fondo occupata dalla Casa di Göteborg nella graduatoria dell'Osservatorio Economico di Quattroruote.
Sostanzialmente ignorata - salvo rarissime eccezioni - dal collezionismo, costituisce oggi un avvistamento decisamente inconsueto, e intrinsecamente pregevole
Bella esperienza Markino: per la qualità non avevo assolutamente dubbi, è sicuramente valida, robusta e di buona qualità in termini di finiture come tutte le Volvo di ieri e di oggi. A mio parere è l'estetica che lascia a desiderare.
Meriterebbe maggior considerazione anche la successiva serie 400. Vettura non certo dal brillante design, scomparsa in fretta dalla circolazione, indubbiamente di eccellente qualità
Concordo con "tonymura": la naturale erede (440/460), anch'essa costruita in Olanda, l'ho avuta in diverse versioni, tra le quali anche una splendida 440 Turbo del 1990. Il maggior pregio di queste "400" era senza dubbio la posizione di guida e la perfetta ergonomia dei sedili. Solo su altre poche auto mi sentivo così ben posizionato a guidare. Il giusto peso collezionistico di questa famiglia di piccole Volvo lo sta trovando solo la rivoluzionaria (per i canoni Volvo) "480" che, essendo un coupè, attira già l'interesse di club e appassionati alternativi.
Confermo sulla sparizione delle 400. In due anni, due soli esemplari pescati. Ma del resto, sembra che tutte le Volvo storiche, eccezion fatta per la 200, siano difficili da trovare.
Vettura non entusiasmante esteticamente, ma dalle tante qualità e ormai assai rara. Il grandissimo Rino Gaetano(un vero artista, grandissimo poeta, scomodo e anche capace di comporre testi assai romantici come "A mano a mano", oppure la bellissima "Sfiorivano le viole", dove verso la fine cita anche Mameli e Bismark) perse la vita su una 343 a 3 porte se non erro su Via Nomentana in un frontale con un camion e tra l'altro con un'altra 343 qualche tempo prima aveva fatto un altro incidente.
Eh già. Senza nulla togliere a Riccardo Cocciante, ma la versione interpretata da Rino Gaetano è spettacolare! Lui era capace anche di questo. Un artista geniale andato via veramente troppo presto.