Forse "racing da stampo" va meglio?
Faccio notare il famoso doppio serbatoio già discusso in un recente passato, che non avevo mai visto, e convengo inoltre che è Morris e non Innocenti.
Però trovo che il mix modello-cerchi-codolini sia quanto meno avventato....
Credo che della Morris originale conservi solo estetica e targa (strepitosa!), anche il motore dev'essere stato pesantemente elaborato: quando è scattato il verde è partita con un rombo cupo che ha fatto vibrare il parabrezza dello scooter. La vetrofania sul lunotto è di un noto preparatore milanese di auto inglesi, sicuramente era fuori in prova.....ha imboccato un vialone ed è sparita nel nulla in pochi secondi!!!
A me piace......
Non nego sia molto bella esteticamente e non ho dubbi sulle qualità dinamiche così ben descritte.
L'unica osservazione che mi permetto di fare riguarda la mia personale avversione per le preparazioni al di fuori del periodo storico dell'esemplare o comunque non coerenti col modello.
Questo indipendentemente dal risultato ottenuto, sia estetico che prestazionale.
Sarebbe un discorso lungo, complesso e forse noioso, per cui mi fermo qui.
Ma fabio perchè dici così? I codolini sono perfettamente dell' epoca, come i cerchi..
A me sta mini mi stava per far svenire... La più bella mini del sito.. Esteticamente parlando. Poi se è una cooper S...
Boh.....forse Fabio ha visto qualcosa di storto che a noi è sfuggito.
Presa dalla rete, è una 1964: http://archive.liveauctioneers.com/archive4/handhcollectors/15198/0360_1_lg.jpg
La produzione della Mini Innocenti cominciò solo nel 1965 (e quella della Cooper nel 1966) per cui se questa è del 1964 è necessariamente di costruzione inglese.
Però ciò non significa che sia una Cooper, nè tantomeno una Cooper S: tante sono le Mini "standard" che hanno ricevuto una trasformazione totale (i pezzi si trovano con una facilità estrema, seppur a prezzi da farmacia).
Prendendo per buone le apparenze, e cioè il fatto che si tratti di una vera Cooper, le possibilità sono svariate: Cooper 998 (che sostituì la 997 ad inizio anno), Cooper S 1071 (prodotta da marzo '63 ad agosto'64), Cooper S 970 (da giugno '64 ad aprile '65) o la celeberrima S 1275 (da aprile '64 a ottobre '67). Naturalmente, senza libretto, non ci sono dati da cui desumere con certezza la motorizzazione, a meno che non risulti dal sito del bollo.
Per quel che concerne l'estetica, neanch'io vedo di buon'occhio le elaborazioni "Rallye Montecarlo Look" che pur hanno un loro ineguagliabile fascino: tantopiù che le tinte in catalogo Austin-Morris (e, in seguito, Innocenti), in abbinamento al rosso prevedevano obbligatoriamente il tetto nero.
I cerchi sono meravigliosi ma dall'aspetto più lussuoso che sportivo, starebbero meglio su una Mini Radford (che per intenderci era quella con interni degni di una Rolls) che su una Mini corsaiola.
I codolini di questo tipo erano in produzione all'epoca, furono montati anche dalle Cooper S da rally, erano prodotti anche in Italia dalla defunta Cigala & Bertinetti. Personalmente li trovo molto più belli di quelli tutti in plastica adottati anche dalla Rover.
Per un perfetto look da Cooper mancano però i rostri ai paraurti.
Beato te che hai un conoscente al PRA......se potessi esprimere un desiderio ora vorrei avere il migliore amico (ma anche amica va bene) che lavora al PRA
Hai ragione, rettifico parzialmente dopo aver scritto troppo di getto.
Mi baso spesso solo sulla memoria e non ricordavo, al momento, le Mini stile Montecarlo coi codolini.
Gran parte degli esemplari che parteciparono alle varie edizioni del rally infatti i codolini non li avevano.
Però ho verificato che in immagini d'epoca ci sono anche vetture che li adottavano. (devo documentarmi meglio prima di esprimermi...)
Per quanto riguarda gomme e cerchi confermo la scarsa attinenza.
Total ha già perfettamente chiarito quanto sia difficile ricostruite e verificare la coerenza e l'attendibilità di certi esemplari, soprattutto per modelli così appetibili e diffusi.
La mia congenita diffidenza quando mi imbatto in esemplari da competizione deriva da due consuetudini che personalmente non approvo e non condivido:
- quella di trasformare una macchina in un'altra
- quella di trasformare una macchina in ciò che un tempo non era.
So di essere radicale in queste posizioni ma credo che la storia vada conservata e salvaguardata e non trasformata e distorta a proprio piacimento.
@Total: salvato in corner....
L'uomo al PRA ha dato il seguente responso: Morris Cooper S, cc.1275, immatricolata il 13/12/1965, telaio n. 485xxx, attuale proprietario lo stesso titolare della sopracitata officina che, verosimilmente, se l'è fatta pari pari con le stesse specifiche delle Mini che correvano ai tempi (beato lui).
Mettendo da parte le fisse personali riguardanti cerchi, tetto, ganci traino, spazzole tergi , lampadine, moccolo al naso del guidatore, ecc...., rimane comunque un bel mezzo con una targa veramente superba!
Averne.....
sembra quella riprodotta nel gioco Colin McRae 2.0, che però aveva la targa inglese... Mi ricordo che ci facevo dei tempi impressionanti sui vari circuiti, soprattutto quelli misti.
Poco altro da aggiungere allora: questa Mini è un sei al Superenalotto, il modello del desiderio di tutti i Ministi che si rispettino.
Poi con l'immatricolazione italiana dell'epoca..... Argh!
Ricordo che il 1275 preparato per i rally erogava potenze prossime ai 100 cavalli, immaginatevi il loro effetto su 600 chili scarsi di macchina.....
Se è stata allestita sulla base delle specifiche rallystiche dell'epoca, avrà anche i freni a disco posteriori. Che bolide ragazzi....Che bolide!
La mia congenita diffidenza quando mi imbatto in esemplari da competizione deriva da due consuetudini che personalmente non approvo e non condivido:
- quella di trasformare una macchina in un'altra
- quella di trasformare una macchina in ciò che un tempo non era.
Non posso che appoggiare, in linea di principio. Un tempo (diciamo in un lasso d'età che và dai 13 ai 19 anni) avrei senz'altro approvato questo genere di "libertà".
Oggi la vedo in maniera non dissimile da una Dodge Charger replica Generale Lee, o di una Gran Torino replica Starsky & Hutch. Auto fatte per catalizzare l'attenzione e le fantasie dei visitatori delle manifestazioni pubbliche, quasi sempre ammirate ed osannate (più dai "profani" che non dai veri intenditori) e questo per il proprietario si traduce spesso in soddisfazione, soprattutto per via dei costi sopportati.
Per quanto mi riguarda, ormai, non vedo queste operazioni di buon occhio, o perlomeno, non rispettose della rarità e delle quotazioni di mercato di certi modelli. Ma siccome ognuno declina la propria passione come vuole......
..Ve l'avevo detto che era una bestia... Che non era una normale austin gonfiata..
Per me, se le modifiche sono congrue con l'epoca, sono ammesse. E come sempre, vale la regola del buon gusto, e io in questa mini (a parte gli adesivetti) non ci vedo nulla di contrario ai concetti espressi poc'anzi.. cooper 1275 S.. What else?
Bisogna anche ammettere che, di buona regola, la quasi totalità delle Cooper S sbarcate all'epoca in Italia erano destinate ad uso agonistico (fra le rivali più temibili figuravano Abarth 1000 TCR e Giulia GTAJ) e molte di esse vennero puntualmente riverniciate in rosso e bianco, come fossero ufficiali BMC.
In questo caso il "danno" se così si può chiamare, sarebbe molto minore se non inesistente.
Se fosse mia (magari!!!) mi limiterei a togliere TUTTI gli adesivi, come giustamente fatto notare da danguard, ed a togliere i portanumero sulle portiere, unica aggiunta: una branda in box proprio di fianco a lei....
Se fosse mia (magari!!!) mi limiterei a togliere TUTTI gli adesivi, come giustamente fatto notare da danguard, ed a togliere i portanumero sulle portiere, unica aggiunta: una branda in box proprio di fianco a lei...
Ciliegina sulla torta, dopo cotanta (interessantissima) discussione.
In luglio all'asta di Bonhams a Goodwood, una delle originali ex-works (quella di Paddy Hopkirk) è stata battuta a circa 79.000 euro.
Con quattro cerchiacci in ferro rugginosi.
Tanto per rimarcare la differenza tra ciò che è e ciò che sembra.
Ad ogni modo, per dirla con Battisti: "Comunque bella" (1972)
In luglio all'asta di Bonhams a Goodwood, una delle originali ex-works (quella di Paddy Hopkirk) è stata battuta a circa 79.000 euro.
Con quattro cerchiacci in ferro rugginosi.
La Mini ex Hopkirk-Liddon ricordo fù oggetto di un bel servizio di Autocapital del 1994, ricordo che mi stupirono le condizioni in cui era stata conservata: vernice originale (quindi screpolata in più punti), cerchi rugginosi con gomme vecchie (originali anch'esse!!!), all'epoca mi chiedevo perchè non la restaurassero, ora mi trovo a plaudere alla cosa.
Siete favolosi, super appassionati mini! Complimenti. io vorrei avere un garage con pareti in vetro in modo da aver sempre sott'occhio la mia Mini. ne ho visto uno in una puntata di Top Gear, ma non trovo il link.
la macchina dovrebbe essere quella di un noto specialista lombardo di mini ed auto d'epoca.
io trovo che nella preparazione non ci sia proprio nulla che non vada. forse le gomme sono moderne, ma la macchina viene sempre utilizzata in pista dopo una vita di utilizzo in gara, perché e' sempre stata da corsa.
anche i cerchioni, che si vedono pochissimo e non si puo' capire, sono probabilmente dell'epoca o compatibili con i lunghi anni in cui la macchina ha corso.
le targhe portanumero sono testimonianza di un'epoca in cui una mini di serie era una delle piu' efficinti macchine da corsa in circolazione.