Tra le auto più "dimenticate" degli anni 80 e anche oggi, come storica, questa Volvo non suscita nessun interesse. Eppure io ci ho viaggiato quando avevo 20 anni, in compagnia (era della madre di un amico), versione però 1.7 a carburatore già restyling 1987: una macchina che ti faceva sentire al sicuro e comodo, senza nessuna velleità sportiva ma che faceva il suo compito senza bizze. Insomma, non proprio da giovani ventenni...
Da amante Volvista, non mi sono mai spiegato l'incredibile lentezza di queste vetture (specialmente in velocità massima) rispetto alla concorrenza, nonostante che i motori Renault che la equipaggiavano, avessero una potenza discreta, se non buona.
Il terzo volume, al netto di un passo un po' corto, le regalò eleganza e "importanza", a mio avviso.
Certo non poteva rivaleggiare, in quanto a fascino, con la splendida e modaiola sorellona 760.
Questa piccola Daf/Volvo ha una chicca tecnica di non poco conto, il ponte posteriore De Dion.
Da qualche parte ho letto che in quegli anni BMW era interessata alla Volvo Serie 300 per costruire una piccola vettura da posizionare sotto la Serie 3, in pratica una Serie 1 ante litteram.
Ho avuto una 345 GL color argento (censita qui sul sito) che avevo "salvato" da un signore delle mie zone. Ho deciso di darla via per parecchi motivi, tra cui il fatto che colleziono prettamente auto italiane e mi occorreva spazio per nuovi progetti, ma anche a causa dell'imbarazzante lentezza di questa auto, unita ad un consumo da "ammiraglia". Inoltre, chi la conosce saprà che l'auto è equipaggiata con un albero di trasmissione in alluminio, il quale è collegato a motore e cambio tramite due parastrappi in gomma vulcanizzati su di esso, che una volta secchi (normale, dato che sono ricambi che hanno 40 anni o più) inevitabilmente non riuscendo più ad assorbire gli Shock della trazione, si rompono e l'auto si ferma, richiedendo la sostituzione del pezzo intero. Parliamo di un ricambio introvabile nuovo sul mercato, non esiste riprodotto, occorre affidarsi ai ricambi usati di un venditore olandese che però stanno finendo ed hanno durata limitata tipo roulette russa....l'auto comunque è finita in Germania dove probabilmente modificheranno l'albero inserendo due parastrappi normali, acquistabili quindi nuovi e freschi, molto più economici e di facile sostituzione.
Le preferisco la sorella a due volumi e mezzo, molto più caratteristica sotto il profilo estetico. All'epoca, da potenziale cliente, le avrei senza dubbio preferito una Lancia Prisma. Questa si è ancora in tempo per conservarla cambiando guarnizioni ormai cotte e poco altro, il colore mi piace tanto.
(foto "Jacopo04" )