Secondo me, questa è la Thema "perfetta" anche coi suoi cerchi da 14.
Quando usci' era moderna ma anche classica. La serie successiva divenne a mio parere troppo moderna, e la terza serie troppo "appesantita".
Di questo esemplare non mi fa impazzire il colore, che ne mortifica un po' l'immagine.
Bellissimo esemplare, peccato per la mancanza dello scudetto Lancia sulla mascherina...Comunque, da possessore dello stesso modello, vi assicuro che è un vero piacere guidarla sia con calma sia con brutalità....
Secondo me, questa è la Thema "perfetta" anche coi suoi cerchi da 14.
Quando usci' era moderna ma anche classica. La serie successiva divenne a mio parere troppo moderna, e la terza serie troppo "appesantita".
Di questo esemplare non mi fa impazzire il colore, che ne mortifica un po' l'immagine.
Quoto tutto, anche se apprezzo molto anche la seconda serie.
Splendida berlina 3 volumi. il colore dovrebbe essere il grigio quarzo metallizzato, ma potrei sbagliarmi poichè in abbinamento
dovrebbe avere la selleria in ciniglia/alcantara blu e questa invece sembra in Beige
In realtà Alfa 166 e Lancia K erano prodotti nati con le migliori intenzioni, finendo male per motivi perlopiù inerenti alla gestione del Gruppo (arcinoti ormai)...Croma '05 di buono aveva solo abitabilità e capacità del bagagliaio, ma per il resto fu, a mio parere, una pessima idea, al pari della "cuginetta" Signum....
Il fatto che all'epoca la maggior parte di chi doveva sostituire per anzianità la propria Thema o 164 non prese neanche in considerazione le eredi è eloquente ed estraneo alla gestione del gruppo che in quei anni era tornata in vetta quanto ad immagine.
Il fatto che all'epoca la maggior parte di chi doveva sostituire per anzianità la propria Thema o 164 non prese neanche in considerazione le eredi è eloquente ed estraneo alla gestione del gruppo che in quei anni era tornata in vetta quanto ad immagine.
Invece c'entra eccome, esistendo una cosa denominata Marketing. All'epoca dopo il lancio, sia K che 166 furono letteralmente abbandonate a se stesse, K non ebbe nemmeno uno straccio di piccolo restyling, e lo dice uno che apprezza molto K.
Inoltre all'epoca i giornali si vendettero spudoratamente alla concorrenza tedesca, sono indimenticabili alcune prove di Auto che osannavano l'A6 e criticavano la 166 per cose QUASI inventate, o situazioni analoghe si trovavano anche su QR ma con Mercedes, e questo nell'era pre-Internet influiva eccome sulle vendite.
Nel periodo di cui parliamo,metà circa anni 90, il gruppo fiat veniva dai successi di Uno Thema Croma Tipo 164 Dedra Y10 ecc. aveva lanciato le altrettanto fortunate Punto Y 145 Bravo e dimostrava grande vivacità con Barchetta Coupe Gtv Spider era in procinto di lanciare la 156 Multipla e aveva introdotto grandi novità a livello motoristico e telaistico.L'errore madornale fu quello di affidare lo styling di alcuni modelli fondamentali al funesto I.de.a Institute i cui sfigatissimi modelli tutti conosciamo. L'abdicazione del gruppo a mio avviso avvenne più tardi,nei primi 2000.
K non ebbe nemmeno uno straccio di piccolo restyling
Che invece ebbe, nell'estate del 1998: pochissimi dettagli, ma avvenne. Le cose più macroscopiche furono l'introduzione del motore 2.4 Jtd e la "radica" interna lucida invece che opaca, che a mio avviso abbassò ulteriormente la sensazione di qualità.
o situazioni analoghe si trovavano anche su QR ma con Mercedes
Quattroruote fino all'alba dei 2000 rimase coerente ad essere totalmente filo Fiat (con maxi prove di 8000 pagine per ogni novità. la cosa fu palese fino alla Stilo, poi andò scemando, visti i risultati commerciali), con una certa inclinazione per Audi, di cui osannava le finiture interne. Poi passarono a diventare fanatici della qualità di guida delle Bmw, cosa decisamente condivisibile. Successivamente, ho smesso di leggerlo, quindi ignoro com'è finita. Presumo molto male. Tuttavia, questa particolare inclinazione per Mercedes non l'ho mai notata, e sono un collezionista.
L'errore madornale fu quello di affidare lo styling di alcuni modelli fondamentali al funesto I.de.a Institute i cui sfigatissimi modelli tutti conosciamo.
Alla fine son gusti, e molti modelli i.de.a ebbero ottime vendite. Secondo me il problema era la scarsa cura per la qualità costruttiva e la pochissima attenzione al cliente, pensando che tanto "si vendono a peso". Ancora deve arrivarci il manicotto servosterzo della Tempra, ordinato nel 1995. Nel frattempo hanno fatto in tempo a fallire prima il concessionario, poi la Fiat stessa, come costruttore indipendente.
La Tipo si vendeva a peso, la Dedra anche, i primi due anni della Tempra furono ottimi, e anche la 155 ebbe un iniziale buon riscontro. Effettivamente Delta e K non pervenute: la prima era nata vecchia (da qualche parte lessi che originariamente sarebbe dovuta uscire prima della Dedra, e allora si che avrebbe fatto il botto, anche a scapito della Tipo), sulla seconda è come sparare sulla Croce Rossa, pensando alla Germania. Diciamo che dopo il 1992/93, e secondo me una ben precisa vettura, la Bmw E36, la gente ha iniziato a guardare oltre, scoprendo l'America. Solo l'Alfa 156 riuscì a riportare un pò di gente a casa. ma dopo poco tempo fuggirono via definitivamente.
Anche nella primavera del 1996, in occasione delle nuove versioni coupé e SW, ci furono importanti aggiornamenti, anche per quanto riguarda colori dei rivestimenti e tinte di carrozzeria:
Anche nella primavera del 1996, in occasione delle nuove versioni coupé e SW, ci furono importanti aggiornamenti,
Infatti l'aggiornamento più importante era quello apportato al cinque cilindri da due litri che venne arricchito con il V.I.S. (Variable Induction System) già in uso sulla 2400 fin dal lancio.
Il trafiletto postato sopra lascia capire molto poco circa l'entità degli aggiornamenti meccanici, visto che il tutto viene liquidato come "testata derivata dal 2500" (che poi era 2400 ) e "coperchio superiore con scritta V.I.S." Invece il V.I.S. era un'innovazione abbastanza sostanziale, che consisteva nell'aggiunta di condotti di aspirazione sdoppiati - uno più corto e rettilineo che veniva usato agli alti regimi e uno più lungo e curvo che aumentava la turbolenza della miscela ai bassi giri - grazie ai quali si incrementavano sia le prestazioni massime che la coppia motrice ai regimi più bassi.
(foto "Icoma26" )