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Renault 12 L

r12etilico20220307.jpg
Anno 1976, targhe nere componibili riprodotte in formato quadrato (etilico).

Data: 07/03/2022
Commenti: 27
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Commenti
#1 | IL BUE il 07/03/2022 11:33:32
PAZZESCA. Bruttina lo era discretamente, con lo sbalzo anteriore esagerato e la coda troppo simile a quella della Peugeot 504 (quella si, un capolavoro di design, secondo i miei occhi miopi), ma oggi è un avvistamento davvero notevole.
#2 | 1600 GT il 07/03/2022 11:36:45
Vettura tutt'altro che bella, sproporzionata come poche, ma con la rarità ha acquisito(per quanto mi riguarda)molto fascino. Tra l'altro questa dovrebbe essere una versione base.
#3 | Markino il 07/03/2022 11:53:36
Esemplare semplicemente sbalorditivo, considerate oltretutto le buone condizioni generali, la persistenza della bella targatura d'origine, e il parcheggio in strada, dove mi auguro non "dorma" stabilmente.
Serie conclusiva con fari posteriori grossi, nel 1976 credo venduta oramai con fatica nel nostro paese, complici le difficoltà generali dell'economia di quegli anni. Tonalità sicuramente originale, che fatico a ricordare; una buona parte recava verniciatura metallizzata.
Ricordo la pubblicità sulle riviste, dalla quale mia nonna, a 85 anni suonati, ritagliava attentamente la sagoma della vettura, con la quale - insieme a tante altre - io giocavo steso su un tappeto.
#4 | bob91180 il 07/03/2022 11:53:58
Autentico cimelio , ben conservato e con prime targhe , di un modello "onesto" , che ebbe discreto riscontro commerciale ...
Il colore scuro ed elegante , blu violaceo , attutisce gli scompensi stilistici ...
#5 | Markino il 07/03/2022 12:02:05
Effettivamente, la linea fortemente trapezoidale appare piuttosto sconcertante.
Modello di grande successo in Patria nella prima metà degli anni '70; prelibatissima la versione "Gordini", della quale ho rivisto recentemente un favoloso esemplare con targa originale CN, rifinito in verde scuro metallizzato (originale) anziché nel consueto blu Francia.
Come noto, la "12" ebbe poi lunga vita in altri paesi, divenendo uno dei primi esempi di "world car".
#6 | alequattro75 il 07/03/2022 12:03:08
Certo non una bellezza. Ma con la tipica originalità della Regie di quegli anni.
Le Renault di quel periodo erano molto cagionevoli alla ruggine, costruite e assemblate in economia (quelle successive, tipo R18, anche peggio), meccanicamente obsolete, abbastanza brillanti in alcuni motori ma comunque generalmente lente. Anche pericolosette su strada, specialmente se bagnata (peggio delle trazioni posteriori, lo dico per esperienza!).
Eppure, mi sono sempre piaciute. Adoro il "sound" del motore Cleon, i sediloni morbidissimi, e la sensazione piacevole degli abitacoli.
#7 | Astrale il 07/03/2022 13:20:38
Evvivaaaa una R 12 in buone condizioni, non posso che rallegrarmi. Fanalini posteriori grandi a parte, sembra quella di mio padre, dello stesso colore e targa quadrata, purtroppo si ruppero i freni e la macchina scendendo in retromarcia per uscire dal cortile in discesa fini contro il Cancello in ferro , crollando addosso al posteriore insieme al pilastro in sasso,fu permutata senza essere riparata
Fu l'ultima auto berlina 3 volumi comprata da mio padre, poi familiari o 2 volumi...
#8 | Frabo187 il 07/03/2022 13:26:58
Adoro! claps
#9 | marnile il 07/03/2022 13:47:11
Notevolissima!!!!
#10 | Francesco240D il 07/03/2022 15:29:42
La prima serie mi piace di più, ma di fronte a questa incommensurabile rarità non c'è da dire. Onestamente neppure a me è mai piaciuta, specie il posteriore. Ne apprezzo comunque la rarità. L'esemplare immortalato è sicuramente in ottime condizioni, in una tinta elegante e che la valorizza. Targa agrigentina di pregio. Complimenti a chi l'ha fatta arrivare fino ad oggi! Non mi stupirei se fosse ancora nelle mani del primo proprietario o dei figli.
#11 | atae21 il 07/03/2022 15:34:41
Markino, da cultore della 12 Gordini non sapevo dell'esistenza di esemplari in verde. Sono a conoscenza di vetture arancio, oltre al consueto azzurro, ma non verdi! La 12, nella sua sconcertante linea, ha avuto un successo mondiale. Durata per decenni (in alcuni casi con restyling imbarazzanti mantenendo il più possibile i lamierati originali) oltre che in Francia, anche in Sudamerica, Turchia e Romania (leggi Dacia). La robustezza e l'affidabilità erano i suoi punti forti, che nei Paesi motoristicamente minori, furono particolarmente apprezzati. Wink Questo esemplare sfoggia tardive targhe quadre (nel 1976 qui da me c'erano già le componibili), peccato per la basica versione "L" che non aiuta a migliorare l'estetica (una "TS", ancorché restyling, sarebbe già stata più apprezzabile). Smile
#12 | mikitiki94 il 07/03/2022 16:29:36
nel 1976 qui da me c'erano già le componibili

No, nella tua Como le targhe componibili arrivarono soltanto a metà febbraio '76; ad Agrigento arrivarono circa un mese dopo.
Comunque attorno alla targa di questo esemplare c'è qualcosa di strano: il portatarga. É del tipo "stretto", che già nel 1975 era stato sostituito da quello "largo", in grado di montare anche le targhe componibili.
O si tratta di una delle prime Renault 12 II, arrivata in concessionaria nel 1975 ed immatricolata tardivamente; oppure, semplicemente, ha un portatarga non suo.

La robustezza e l'affidabilità erano i suoi punti forti

Forse della versione originale Renault; perché dell'affidabilità della variante a marchio Dacia ho sentito parlare molto male.
#13 | alequattro75 il 07/03/2022 17:00:18
Diciamo che le Renault dell'epoca difficilmente ti lasciavano a piedi. Soprattutto a livello di motore.
Tutto il resto cadeva a pezzi.
Nel 1980 mio padre comprò una R18 usata di un anno (che durò altri 14 anni). Piena di accessori che hanno sempre quasi funzionato. Ma ho nei miei ricordi un viaggio in Liguria con mio zio che aveva una Fiat 124 1.2 del '75 (una delle ultime) che sebbene avesse solo quattro anni in meno della nostra Renault sembrava preistorica.
Ebbene, arrivati quasi a destinazione, sentimmo un terribile odore di bruciato nella nostra Renault. Aperto il cofano, avevamo la batteria quasi sciolta ma la macchina continuò a funzionare per il resto del viaggio....La 124 invece non battè ciglio.
Questo per sottolineare la differenza fra affidabilità e qualità.
Anche io ho sempre sentito parlare molto male delle Dacia. Addirittura, un rumeno che conosco coniò una filastrocca in italiano del tipo "Dacia, dove ti porta li ti Lacia...)ROTFL
#14 | Alfa33 il 07/03/2022 17:52:19
Complimenti per l’avvistamento; modello da apprezzare per alcune stranezze estetiche e per la grande rarità.
#15 | Markino il 07/03/2022 18:46:50
non sapevo dell'esistenza di esemplari in verde

@Ata: la puoi ammirare per qualche istante in questo video della recente partenza del "Monte Carlo Historique" a Milano (dove appunto l'ho vista per la seconda volta, dopo una fugace apparizione ad un bel raduno vercellese qualche anno fa), dal minuto 1:01:

https://www.youtu...kX6t7X9YJc
#16 | S4 il 07/03/2022 19:09:16
Comunque attorno alla targa di questo esemplare c'è qualcosa di strano: il portatarga. É del tipo "stretto", che già nel 1975 era stato sostituito da quello "largo", in grado di montare anche le targhe componibili

Da un controllo effettuato, questa targa è già una di quelle componibili; in altre parole, la c.d. quadrotta risale a una decina di giorni prima di questa immatricolazione, provvederemo alla modifica. nerd
#17 | atae21 il 07/03/2022 19:12:35
Visto, grazie Markino. Wink Tra l'altro targa quadra Cuneo e prima serie con targhette di foggia più datata... una TS bianca invece l'avrai senz'altro notata qualche anno fa alla fiera di Rho in vendita presso un commerciante, con targhe MI S.... Wink
#18 | Markino il 08/03/2022 07:15:36
Credo che le condizioni di luce portino a percepire "blu violaceo" - come efficacemente definito da Roberto - quella che, in realtà, è una tonalità sul genere amaranto.
#19 | IL BUE il 08/03/2022 11:46:40
Eh si: ho visto la stessa auto in un'altra piattaforma on line, e la tinta è assai simile al faggio Alfa
#20 | Super207 il 08/03/2022 12:38:42
i.postimg.cc/154dn8xh/IMG-20220303-140104.jpg
#21 | 1600 GT il 08/03/2022 14:35:15
Che colore stupendo!
#22 | etilico il 08/03/2022 18:39:18
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#23 | S4 il 08/03/2022 20:11:34
Si piazza uno stemma Lancia e si ottiene una quasi Fulvia Sport Z. ROTFL
#24 | Francesco240D il 09/03/2022 00:01:38
Allora non è tenuta così bene...
#25 | IL BUE il 09/03/2022 12:44:50
Si piazza uno stemma Lancia e si ottiene una quasi Fulvia Sport Z. ROTFL

Con la coda della Peugeot 504
#26 | marnile il 09/03/2022 15:34:33
Allora non è tenuta così bene...

Ma neanche in condizioni drammatiche.... sicuramente è uniproprietario
#27 | toki il 10/03/2022 07:53:27
Avvistate in un discreto numero in Marocco, dove mi sono recato due anni fa in vacanza, insieme a tante altre auto a partire dagli anni ‘60 ai giorni nostri.
Inutile dire che le condizioni erano al limite delle leggi della fisica.
Duole pensare che tale parco auto verrà usato fino allo sfinimento e poi gettato via.
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