(foto "ARGiuliasuper" )

Si vede anche una 500 là davanti

Dai dettagli sembrerebbe essere una 1300TI o SUPER.

Esattamente , la base aveva plancia in metallo con strumentazione lunga , calandra nido d'ape , selleria in tessuto quadrettato , e pure paraurti diversi da questi ...

Potrebbe essere benissimo una delle ultime "4 marce" consegnate, assai poco richiesta ma, credo, ancora a listino.
Plancia e calandra erano oramai del tipo aggiornato, ma restavano invariate le scritte identificative (l'elemento "Alfa-Romeo" sembra qui riposizionato, mentre lo scudetto al centro del coperchio baule è un'aggiunta di fantasia), e le coppe inox prive di inserto nero; può essere che i paraurti dovessero recare i precedenti rostri, più sottili e più allungati.
Ricordo un esemplare coevo, biancospino, targato GE 410..., sempre parcheggiato nei pressi della strada che conduceva al mio liceo, all'epoca conservato religiosamente, purtroppo sparito da lustri dai "radar"; al mega raduno Alfa Romeo del 2010, organizzato presso la fiera di Rho, ne vidi invece una azzurra, del 1969, targata RSM, con rostri del vecchio tipo, in condizioni spettacolari.
Fatta la tara dei ragionevoli dubbi, si tratta comunque di un esemplare che ingolosisce l'appassionato di Alfa Romeo datate, per di più rifinito nella tonalità a mio giudizio più bella per l'epoca.

Mi sembra che le Giulia 4 marce fossero prive delle luci di retromarcia.

Erano tuttavia presenti su quest'ultima serie.
Ne erano dotati entrambe gli esemplari di cui conservo memoria (e anche qualche foto di quella targata San Marino, originariamente presente in una scheda di questa cartella ma non più trattenuta dal sito di hosting).

http://www.targhe...o_id=20337

(mio commento #16, e commento #17 del buon Massimo).

Nel 1968/1969 la 4 marce costava circa £ 1.300.000

Concordo con Markino: l’unico particolare non originale è il baule posteriore. A partire dal settembre 1967 anche la 1300 base fu equipaggiata con il nuovo cruscotto della omologa versione TI e con i fanali posteriori integrati con le luci di retromarcia. I paraurti, con i rostri più grandi e squadrati, furono aggiornati alla fine del 1968 in entrambe le versioni. Il 1971 fu l’ultimo anno di produzione della 1300 base con l’introduzione, avvenuta nel novembre dell’anno precedente, della versione Super con due carburatori doppio corpo, 89 cv di potenza e impianto frenante sdoppiato. Dal ‘67 e fino alla fine della sua vita produttiva le residue differenze con le altre versioni della gamma 1300 si riassumevano nell’assenza della quinta marcia e del servofreno, oltre alle scritte identificative. Quella sul cruscotto dal lato del passeggero, un semplice GIULIA 1300 (senza TI o SUPER) mi ha indotto a seguire questo esemplare fino a trovare un posto adatto per poterlo immortalare, consapevole che si trattava di una versione poco diffusa. Anche l’app dell’ACI riporta un numero di cavalli (78) conforme alla versione di base mentre la TI, complice un maggior rapporto di compressione, ne vantava 82.
A dispetto del prezzo competitivo di un milione 310 mila lire, circa 200.000 in meno della versione TI, e quasi 300.000 lire in meno della Super da 89 CV, nel 1970 ne furono immatricolate poco meno di 4.000 esemplari, quasi il doppio di quelli venduti nell’anno precedente. Le borchie senza anello equipaggiavano i cerchi da 15” e gli interni in stoffa erano ancora disponibili nel 1970.