Non sarà bellissima ma tanto di cappello per condizioni e rarità.
La linea dettata dalla abitabilità degli interni ricorda vagamente il classico taxi londinese.
Personalmente le preferisco l'italiana Primula pur apprezzando molto il soggetto in foto.
Tinta classica per questo modello assieme all'arancio condizioni stupende, molto veloce con 2 carburatori. Chissà se i copricerchi da luna park sono stati rimossi volontariamente.
Immatricolazione di confine molto intrigante e "tardiva" per un pezzo esotico di notevole spessore e rarità (già all'epoca); la nostra "J5" era uscita di produzione l'anno precedente.
Pezzo di rilievo da salvaguardare gelosamente.
Rarissima, notevole e molto apprezzabile. Pole meritatissima. Somiglia tantissimo alla Innocenti J4 o IM3 (spero di non sbagliare il nome, detto così a memoria).
A essere precisi, bisognerebbe invertire i termini: erano le nostre Innocenti ad essere costruite su licenza della casa madre britannica, seppur con un percorso "autonomo" che, tra l'altro, fece della "IM3" con frontale "firmato" la più gradevole "ADO 16" realizzata.
Notevole il lunotto termico aftermarket, diffusissimo negli anni 70.
La serie ADO 16 non mi è mai dispiaciuta esteticamente, al contrario della Maxi che ho sempre trovato di una bruttezza con pochi eguali.
Anch io preferisco la Primula nostrana,ma anche le Ado 16 in tutte le declinazioni non mi dispiacciono,tra l altro questa versione Morris 1300 l aveva un Comandante di marina del mio paese,stesso colore e targata GE 53,data via per acquistare una R18 turbo bordeaux , ancora custodita gelosamente dal genero,appassionato di moto e auto storiche e fondatore di un famoso museo di modernariato che Markino sicuramente conosce con sede in prov. di Genova
(foto "Enricovale03" )